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La VOCE 2010 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XXIII N°2 | ottobre 2020 | PAGINA 2 - 18 |
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donald trump nella onu: «castighi» per la cina, censura alla oms e «accompagnamento» alla gente di cuba, nicaragua e venezuela.
il presidente trump, disperato, dissimula nell’assemblea generale delle nazioni unite che maneggia la covid-19 e il vaccino, la protesta, gli omicidi degli afro americani, la privazione del voto e il voto doppio.
autore: yisell rodríguez milán y nuria barbosa león | internet@granma.cu - 24 settembre 2020.
donald trump parla alla onu dalla casa bianca. foto: www.infobae.com.
il presidente trump, disperato, dissimula nell’assemblea generale delle nazioni unite che maneggia la covid-19 e il vaccino, la protesta sociale, gli omicidi degli afro americani, la privazione del voto e il voto doppio.
«vedremo se riconoscerà il risultato elettorale. sono più di 200.000 i morti sacrificati nell’altare della sua campagna elettorale», ha detto il ministro delle relazioni estere di cuba, bruno rodríguez parrilla, nel suo account di twitter, al termine del discorso del mandatario statunitense.
durante il suo intervento nel segmento d’alto livello dell’assemblea generale della onu nel suo 75º periodo di sessioni, l’ inquilino della casa bianca ha affermato che il mondo sta sferrando una grande battaglia contro un nemico invisibile: «il virus cinese». la sua allusione alla pandemia della covid-19, ancora una volta, è stata stigmatizzante.
trump non perde opportunità per incolpare, senza ragione, la cina della propagazione della malattia, motivando l’ondata razzista e la xenofobia scatenate nel mondo all’inizio di quest’anno, di fronte alla quale, come freno, sono state prese posizioni conciliatrici della onu e la oms e di una gran parte della comunità internazionale.
il presidente degli stati uniti si è riferito anche a quelle che chiama le colpe della oms che, ha affermato «è virtualmente controllata dalla cina».
senza considerare che il sars-cov-2 è un virus nuovo, del quale si conosceva poco nel primo semestre di questo 2020, trump ha accusato la oms di dichiarare intenzionalmente e con falsità che non c’erano prove di trasmissione tra gli umani e che gli asintomatici non trasmettevano la malattia.
in questi quasi dieci mesi di conoscenza del virus, la oms è stata considerata dagli esperti di tutto i mondo come una fonte affidabile d’informazione sulla covid – 19, perchè se è vero che in determinati momenti ha emesso un’informazione che ha poi ritrattato, le sue autorità sono state chiare in quanto alla ragione della volatilità: i dati sulla pandemia sono stati scartati o confermati sulla marcia degli studi scientifici sulla malattia.
ugualmente, ha chiesto di centrare gli sforzi su quelli che definisce i veri problemi del mondo anche se s’impegna di più cercando d’eliminare la sovranità ad altre nazioni che non devono niente alla sua: il terrorismo, l’oppressione della donna, i lavori forzati, il narcotraffico, il traffico di persone e sessuale, la persecuzione religiosa, la pulizia etnica delle minoranze religiose ...
durante i sei minuti del suo intervento, fiorito di insulti per la cina, ha dedicato alcuni secondi all’america latina.
«stiamo con la gente di cuba, nicaragua e venezuela nella loro lotta per la libertà», ha dichiarato con pose da auto proclamato difensore dell’universo, titolo che si aggiudicano, a quanto pare, tutti quelli che hanno occupato simili posti nella casa bianca.
il cancelliere cubano bruno rodríguez parrilla, intervenendo nella riunione d’alto livello dell’assemblea generale della onu, ha ricordato l’attacco flagrante ai diritti umani elementari che rappresenta il blocco economico, commerciale e finanziario imposto all’isola grande delle antille da questa amministrazione e gli infami intrighi che promuove contro la collaborazione medica cubana e i governi che la richiedono; oltre alle aggressioni che sferrano contro l’isola, ha portato l’esempio con diverse prove dell’atteggiamento irresponsabile e il disprezzo verso l’umanità che l’impero statunitense esprime, con la promozione di conflitti, guerre non convenzionali e commerciali e l’imposizione di severe misure coercitive unilaterali a nazioni indipendenti che non sono di suo gradimento.
«gli stati uniti ignorano importanti accordi in materia ambientale, di disarmo e controllo delle armi e abbandona i forum internazionali come la oms, l’unesco o il consiglio dei diritti umani. sembra che siano in guerra con il pianeta, le sue risorse vitali e i suoi abitanti», ha detto il capo della diplomazia cubana nella sessione di dialogo della onu pera commemorare il 75º di questo organismo multilaterale. ( gm – granma int.)
il tavolo di dialogo in venezuela è giunto a un accordo nonostante le pressioni degli stati uniti
mercoledì 16 settembre, le delegazioni dell’opposizione e del governo, garanti di questo accordo conciliatore installato nel settembre dell’anno scorso, si sono riunite per tracciare le strategie di lavoro di fronte alle elezioni con le quali si spera di rinnovare l’assemblea nazionale nel 2020 così come stabilisce la costituzione.
autore: granma | internet@granma.cu - 24 settembre 2020 .
photo: sputnik.
nonostante l’aumento delle pressioni degli stati uniti, il tavolo del dialogo nazionale del venezuela ha accordato in forma unanime di realizzare le elezioni parlamentari il prossimo 6 dicembre, ha informato prensa latina.
mercoledì 16, le delegazioni dell’opposizione e del governo, garanti di questo accordo di conciliazione installato nel settembre dell’anno scorso, si sono riunite per tracciare le strategie di lavoro sulle elezioni, con le quali si spera di rinnovare l’assemblea nazionale nel 2020 così come stabilisce la costituzione.
al termine dell’incontro il capo delle forze rivoluzionarie, jorge rodríguez, ha assicurato alla stampa che i sei accordi firmati un anno fa avevano aperto un grande cammino per la pace e la stabilità del paese. poi ha riconosciuto che il tavolo del dialogo nazionale ha apportato una nuova architettura, ottenendo di propiziare una maggior partecipazione alle elezioni.
«siamo avversari ma tutti coincidiamo nella pace e la democrazia del venezuela».
«queste saranno le elezioni più democratiche e competitive in venezuela. ci sono 107 partiti politici e più di 14.000 candidati iscritti», ha informato rodríguez.
mentre le forze politiche contendenti riescono a conciliare le strategie per la buona marcia del processo elettorale, la casa bianca aumenta le pressioni contro questa nazione sudamericana, in un disperato tentativo di destabilizzare il paese e promuovere una ribellione interna.
l’abbattimento di un aereo nordamericano e la cattura dell’agente dell’agenzia centrale d’intelligenza (cia) heath mattew, hanno preoccupato per le possibili concatenazioni di questi fatti, nei tentativi d’aggressioni promossi da washington e dalla colombia.
tutto questo accompagnato dalla visita del segretario di stato, mike pompeo, in guyana, con l’obiettivo di ottenere un altro alleato strategico nella regione.
analisti, diplomatici e alti comandi militari venezuelani, di fronte a questi segnali coincidono nell’avvertire un’accelerazione della macchina cospirativa contro questa nazione.
il presidente nicolás maduro, di fronte a questi fatti, ha assicurato che l’alto funzionario statunitense ha fallito nel suo tentativo di promuovere una guerra e boicottare le elezioni parlamentari nel paese.
dalla caserma della montagna, a caracas, maduro ha definito il giro di pompeo in guyana, suriname, brasile e colombia come guerrafondaio ed ha convocato il popolo a stare allerta di fronte ai nemici del paese che, ha sostenuto, si trovano in una fase acuta di disperazione, offrendo denaro per destabilizzare la nazione. poi ha sottolineato che gli stati uniti e un settore di quella che ha chiamato “la destra malata”, stanno attivando ordini e chiavi per disturbare la pace del venezuela in questi mesi che precedono le elezioni. ( pl/gm – granma int.)
omaggio sentito al comandante amigo.
raúl e díaz-canel hanno reso un sentito omaggio al comandante della rivoluzione juan almeida bosque, con offerte di fiori poste davanti alla tomba che custodisce i suoi resti nel mausoleo agli eroi e ai martiri del iii frente mario muñoz monroy.
autore: eduardo palomares calderón | palomares@granma.cu - 17 settembre 2020 .
juan almeida bosque. photo: archivo.
il primo segretario del comitato centrale del partito, generale d’esercito raúl castro ruz, e il presidente cubano, miguel díaz-canel bermúdez, hanno dedicato belle offerte di fiori al comandante della rivoluzione juan almeida bosque, l’11 settembre, 11º anniversario della sua scomparsa fisica.
di fronte alla tomba che custodisce i suoi resti davanti al mausoleo dedicato agli eroi e ai martiri del terzo fronte «mario muñoz monroy», fondato e diretto da almeida nella guerra per ordine di fidel , si è svolto l’omaggio guidato dai membri del comitato centrale del partito, lázaro expósito canto, presidente del consiglio di difesa provinciale, e beatriz johnson urrutia, vice presidente di questo organo.
nel luogo sacro che si trova sulla collina la esperanza, sono stati offerti i fiori inviati dal presidente dell’assemblea nazionale, esteban lazo hernández, e a nome del popolo di cuba, posti dai generali di brigata agustín peña porres e luis lores moreira, capi dell’esercito orientale e della regione militare santiago di cuba, rispettivamente.
nel suo account di twitter, díaz-canel ha reso onore al «combattente più simile al titano di bronzo. il nostro omaggio al suo esempio e alla convinzione di difendere il suo legato».
oltre a condividere le parole del leader storico della rivoluzione, fidel castro ruz, su almeida, nella stessa rete sociale il mandatario ha indicato:
«da ore ascolto per televisione l’omaggio di tutto il paese al comandante della rivoluzione juan almeida bosque. penso affrontare la morte era per lui un dovere, come tutti quelli che ha compiuto in tutta la sua vita».
al termine dell’omaggio all’ere della repubblica di cuba i presenti hanno offerto rose ponendole sul marmo della tomba a fior di terra, scortata dalla scultura di un distaccamento guerrigliero che porta la bandiera del 26 di luglio e dalla fiamma eterna che arde in memoria dei caduti in queste storiche montagne. ( gm - granma int.)
per trump, il premio alla sconfitta.
la decorazione bahía de cochinos, ( baia dei porci) ricevuta dal presidente degli stati uniti, donald trump, da parte della mafia cubano-americana del sud della florida, rappresenta un premio alla sconfitta, ha segnalato il cancelliere cubano bruno rodríguez parrilla, nel suo account di twitter.
autore: granma | internet@granma.cu - 17 settembre 2020 la decorazione bahía de cochinos, ( baia dei porci) ricevuta dal presidente degli stati uniti, donald trump, da parte della mafia cubano-americana del sud della florida, rappresenta un premio alla sconfitta, ha segnalato il cancelliere cubano bruno rodríguez parrilla, nel suo account di twitter.
«qualsiasi decorazione negli usa sulla baia dei porci è un premio alla sconfitta. chi onora cosí un presidente, lo indica come un fallito. la macchina politica anticubana del sud della florida è corrotta e disonesta, e consiglia male il presidente con una rotta isolata e respinta», ha affermato rodríguez parrilla.
la contro rivoluzione presente nella florida premia il mandatario con il distintivo della sconfitta della brigata 2506, formata da 1 500 mercenari pagati dalla casa blanca, che sbarcarono nell’aprile del 1961 nella ciénaga de zapata, con l’ obiettivo di distruggere il governo rivoluzionario.
..segue ./.
Donald Trump nella ONU: «castighi» per la Cina, censura alla OMS e «accompagnamento» alla gente di Cuba, Nicaragua e VenezuelaAutore: Yisell Rodríguez Milán y Nuria Barbosa León | internet@granma.cu - 24 settembre 2020 ![]() Donald Trump parla alla ONU dalla Casa Bianca. Foto: www.infobae.com Il presidente Trump, disperato, dissimula nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che maneggia la COVID-19 e il vaccino, la protesta sociale, gli omicidi degli afro americani, la privazione del voto e il voto doppio. «Vedremo se riconoscerà il risultato elettorale. Sono più di 200.000 i morti sacrificati nell’altare della sua campagna elettorale», ha detto il ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, nel suo account di Twitter, al termine del discorso del mandatario statunitense. Durante il suo intervento nel segmento d’alto livello dell’Assemblea Generale della ONU nel suo 75º periodo di sessioni, l’ inquilino della Casa Bianca ha affermato che il mondo sta sferrando una grande battaglia contro un nemico invisibile: «Il virus cinese». La sua allusione alla pandemia della COVID-19, ancora una volta, è stata stigmatizzante. Trump non perde opportunità per incolpare, senza ragione, la Cina della propagazione della malattia, motivando l’ondata razzista e la xenofobia scatenate nel mondo all’inizio di quest’anno, di fronte alla quale, come freno, sono state prese posizioni conciliatrici della ONU e la OMS e di una gran parte della comunità internazionale. Il Presidente degli Stati Uniti si è riferito anche a quelle che chiama le colpe della OMS che, ha affermato «è virtualmente controllata dalla Cina». Senza considerare che il SARS-COV-2 è un virus nuovo, del quale si conosceva poco nel primo semestre di questo 2020, Trump ha accusato la OMS di dichiarare intenzionalmente e con falsità che non c’erano prove di trasmissione tra gli umani e che gli asintomatici non trasmettevano la malattia. In questi quasi dieci mesi di conoscenza del virus, la OMS è stata considerata dagli esperti di tutto i mondo come una fonte affidabile d’informazione sulla COVID – 19, perchè se è vero che in determinati momenti ha emesso un’informazione che ha poi ritrattato, le sue autorità sono state chiare in quanto alla ragione della volatilità: i dati sulla pandemia sono stati scartati o confermati sulla marcia degli studi scientifici sulla malattia. Ugualmente, ha chiesto di centrare gli sforzi su quelli che definisce i veri problemi del mondo anche se s’impegna di più cercando d’eliminare la sovranità ad altre nazioni che non devono niente alla sua: il terrorismo, l’oppressione della donna, i lavori forzati, il narcotraffico, il traffico di persone e sessuale, la persecuzione religiosa, la pulizia etnica delle minoranze religiose ... Durante i sei minuti del suo intervento, fiorito di insulti per la Cina, ha dedicato alcuni secondi all’America Latina. «Stiamo con la gente di Cuba, Nicaragua e Venezuela nella loro lotta per la libertà», ha dichiarato con pose da auto proclamato difensore dell’universo, titolo che si aggiudicano, a quanto pare, tutti quelli che hanno occupato simili posti nella Casa Bianca. Il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla, intervenendo nella riunione d’alto livello dell’Assemblea Generale della ONU, ha ricordato l’attacco flagrante ai diritti umani elementari che rappresenta il blocco economico, commerciale e finanziario imposto all’Isola grande delle Antille da questa amministrazione e gli infami intrighi che promuove contro la collaborazione medica cubana e i governi che la richiedono; oltre alle aggressioni che sferrano contro l’Isola, ha portato l’esempio con diverse prove dell’atteggiamento irresponsabile e il disprezzo verso l’umanità che l’impero statunitense esprime, con la promozione di conflitti, guerre non convenzionali e commerciali e l’imposizione di severe misure coercitive unilaterali a nazioni indipendenti che non sono di suo gradimento. «Gli Stati Uniti ignorano importanti accordi in materia ambientale, di disarmo e controllo delle armi e abbandona i Forum internazionali come la OMS, l’Unesco o il Consiglio dei Diritti Umani. Sembra che siano in guerra con il pianeta, le sue risorse vitali e i suoi abitanti», ha detto il Capo della diplomazia cubana nella sessione di dialogo della ONU pera commemorare il 75º di questo organismo multilaterale. ( GM – Granma int.) Il Tavolo di Dialogo in Venezuela è giunto a un accordo nonostante le pressioni degli Stati UnitiAutore: Granma | internet@granma.cu - 24 settembre 2020 ![]() Photo: Sputnik |
Nonostante l’aumento delle pressioni degli Stati Uniti, il Tavolo del Dialogo Nazionale del Venezuela ha accordato in forma unanime di realizzare le elezioni parlamentari il prossimo 6 dicembre, ha informato Prensa Latina.
Mercoledì 16, le delegazioni dell’opposizione e del Governo, garanti di questo accordo di conciliazione installato nel settembre dell’anno scorso, si sono riunite per tracciare le strategie di lavoro sulle elezioni, con le quali si spera di rinnovare l’Assemblea Nazionale nel 2020 così come stabilisce la Costituzione. Al termine dell’incontro il capo delle forze rivoluzionarie, Jorge Rodríguez, ha assicurato alla stampa che i sei accordi firmati un anno fa avevano aperto un grande cammino per la pace e la stabilità del paese. Poi ha riconosciuto che il Tavolo del Dialogo Nazionale ha apportato una nuova architettura, ottenendo di propiziare una maggior partecipazione alle elezioni. «Siamo avversari ma tutti coincidiamo nella pace e la democrazia del Venezuela». «Queste saranno le elezioni più democratiche e competitive in Venezuela. Ci sono 107 partiti politici e più di 14.000 candidati iscritti», ha informato Rodríguez. Mentre le forze politiche contendenti riescono a conciliare le strategie per la buona marcia del processo elettorale, la Casa Bianca aumenta le pressioni contro questa nazione sudamericana, in un disperato tentativo di destabilizzare il paese e promuovere una ribellione interna. L’abbattimento di un aereo nordamericano e la cattura dell’agente dell’Agenzia Centrale d’Intelligenza (CIA) Heath Mattew, hanno preoccupato per le possibili concatenazioni di questi fatti, nei tentativi d’aggressioni promossi da Washington e dalla Colombia. Tutto questo accompagnato dalla visita del segretario di Stato, Mike Pompeo, in Guyana, con l’obiettivo di ottenere un altro alleato strategico nella regione. Analisti, diplomatici e alti comandi militari venezuelani, di fronte a questi segnali coincidono nell’avvertire un’accelerazione della macchina cospirativa contro questa nazione. Il presidente Nicolás Maduro, di fronte a questi fatti, ha assicurato che l’alto funzionario statunitense ha fallito nel suo tentativo di promuovere una guerra e boicottare le elezioni parlamentari nel paese. Dalla Caserma della Montagna, a Caracas, Maduro ha definito il giro di Pompeo in Guyana, Suriname, Brasile e Colombia come guerrafondaio ed ha convocato il popolo a stare allerta di fronte ai nemici del paese che, ha sostenuto, si trovano in una fase acuta di disperazione, offrendo denaro per destabilizzare la nazione. Poi ha sottolineato che gli Stati Uniti e un settore di quella che ha chiamato “la destra malata”, stanno attivando ordini e chiavi per disturbare la pace del Venezuela in questi mesi che precedono le elezioni. ( PL/GM – Granma Int.) Omaggio sentito al Comandante amigoAutore: Eduardo Palomares Calderón | palomares@granma.cu - 17 settembre 2020 ![]() Juan Almeida Bosque. Photo: Archivo Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, e il Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, hanno dedicato belle offerte di fiori al Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, l’11 settembre, 11º anniversario della sua scomparsa fisica. Di fronte alla tomba che custodisce i suoi resti davanti al mausoleo dedicato agli eroi e ai martiri del Terzo Fronte «Mario Muñoz Monroy», fondato e diretto da Almeida nella guerra per ordine di Fidel , si è svolto l’omaggio guidato dai membri del Comitato Centrale del Partito, Lázaro Expósito Canto, presidente del Consiglio di Difesa Provinciale, e Beatriz Johnson Urrutia, vice presidente di questo organo. Nel luogo sacro che si trova sulla collina La Esperanza, sono stati offerti i fiori inviati dal presidente dell’Assemblea Nazionale, Esteban Lazo Hernández, e a nome del popolo di Cuba, posti dai generali di brigata Agustín Peña Porres e Luis Lores Moreira, capi dell’Esercito Orientale e della Regione Militare Santiago di Cuba, rispettivamente. Nel suo account di Twitter, Díaz-Canel ha reso onore al «combattente più simile al Titano di Bronzo. Il nostro omaggio al suo esempio e alla convinzione di difendere il suo legato». Oltre a condividere le parole del leader storico della Rivoluzione, Fidel Castro Ruz, su Almeida, nella stessa rete sociale il mandatario ha indicato: «Da ore ascolto per televisione l’omaggio di tutto il paese al Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque. Penso affrontare la morte era per lui un dovere, come tutti quelli che ha compiuto in tutta la sua vita». Al termine dell’omaggio all’Ere della Repubblica di Cuba i presenti hanno offerto rose ponendole sul marmo della tomba a fior di terra, scortata dalla scultura di un distaccamento guerrigliero che porta la bandiera del 26 di luglio e dalla fiamma eterna che arde in memoria dei caduti in queste storiche montagne. ( GM - Granma Int.) Per Trump, il premio alla sconfittaAutore: Granma | internet@granma.cu - 17 settembre 2020 La decorazione Bahía de Cochinos, ( Baia dei Porci) ricevuta dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, da parte della mafia cubano-americana del sud della Florida, rappresenta un premio alla sconfitta, ha segnalato il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla, nel suo account di Twitter. «Qualsiasi decorazione negli USA sulla Baia dei Porci è un premio alla sconfitta. Chi onora cosí un presidente, lo indica come un fallito. La macchina politica anticubana del sud della Florida è corrotta e disonesta, e consiglia male il presidente con una rotta isolata e respinta», ha affermato Rodríguez Parrilla. La contro rivoluzione presente nella Florida premia il mandatario con il distintivo della sconfitta della Brigata 2506, formata da 1 500 mercenari pagati dalla Casa Blanca, che sbarcarono nell’aprile del 1961 nella Ciénaga de Zapata, con l’ obiettivo di distruggere il governo rivoluzionario. ..segue ./.
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