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La VOCE ANNO XXII N°9

maggio 2020

PAGINA F         - 38

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segue da pag.37: la salute non è una merce, la sanità non è una azienda. l’intervento pubblico di tutela di salute e ambiente (one health) in quanto le condizioni ambientali come quelle nei luoghi di lavoro sono determinanti di salute, come confermato anche dalla attuale emergenza pandemica; - tenere conto della salute animale: gli allevamenti intensivi favoriscono il passaggio di specie dei virus e sono alla base della promozione di consumi e abitudini alimentari non salutari. un discorso a parte merita la situazione della regione lombardia per il ruolo in prima fila, svolto dagli anni ’90, nella “apertura” della sanità al privato a scapito del pubblico, con la retorica dell’eccellenza dell’intervento di cura a scapito però della prevenzione, il cui risultato è oggi il primato nel rapporto tra casi identificati di covid-19 e deceduti a livello nazionale e mondiale. con il corollario della mortalità (il 50 %) nelle rsa trasformate in lazzaretti, che ha indotto la procura della repubblica del tribunale di milano ad avviare una rigorosa indagine. le forze politiche hanno dimostrato di essere inconcludenti e incompetenti, assumendo decisioni contraddittorie e tardive, anteponendo gli interessi di partito a quelli della salute. la richiesta di commissariamento dell’amministrazione regionale lombarda sottoscritte da oltre 50.000 cittadini sono sicuramente giustificate. per parte nostra non mancheremo di studiare e attuare ogni iniziativa utile per la salute della popolazione con rigorose ed efficaci azioni legali per contribuire, anche a livello giudiziario, a svelare i comportamenti che negli ultimi 20 anni hanno prodotto l’attuale sfacelo, individuando anche le responsabilità personali. per un coordinamento nazionale: la salute non è una merce, la sanità non è una azienda. il consiglio direttivo di medicina democratica movimento di lotta per la salute onlus. milano, 20 aprile 2020. note: [1] la legge 833 nonostante i limiti e le contraddizioni, può permettere la creazione di un sistema basato sull’approccio preventivo, anche per quanto riguarda la cura e la riabilitazione, capace di autoregolarsi rispetto alla ricerca, alla conoscenza, al controllo, alla eliminazione dei rischi e dei danni più gravi e più diffusi che interessano i lavoratori e la popolazione. per avviare questo processo di progressiva sostituzione del vecchio assetto sanitario basato sull’approccio individuale e privatizzato della malattia, fatto di domande di intervento sparpagliate ed incontrollabili, sia per quanto riguarda l’efficacia degli interventi stessi, sia per quanto riguarda la spesa, con un sistema basato sulla programmazione, la prevenzione e la partecipazione, occorre una grande mobilitazione ed una grande iniziativa di popolare e di massa... la federazione cgil-cisl-uil assuma e colmi il vuoto legislativo di strutture partecipative, avviando a soluzione il problema scientifico della individuazione, del controllo e dell'eliminazione partecipata dei rischi e dei danni, tramite la costituzione di comitati di partecipazione come prima aggregazione nel territorio della usl di tutti coloro che hanno esperienza dei luoghi di vita e di lavoro nella lotta contro la nocività...” (federazione nazionale cgil-cisl-uil - convegno di ariccia 27/28 febbraio 1979). una breve risposta al pcl a proposito di "pacifismo ed antimperialismo". i militanti del pcl se la sono presa a male per un mio articolo su pacifismo ed antimperialismo e sulla mia analisi della manifestazione "pacifista"del 25 gennaio a roma. l'articolo, già anticipato dall'antidiplomatico ed altri siti, è in uscita sulla rivista on-line "la voce" dell'associazione gamadi". mi si accusa di malafede. lasciando da parte insulti, polemiche ed accuse di malafede, ma cercando solo di fare chiarezza, devo dire che i contenuti della risposta del pcl al mio articolo confermano la superficialità delle analisi dei gruppi troskisti, fatte essenzialmente di slogan ultra-rivoluzionari lontani dalla realtà. infatti si conferma il "rifiuto di un sostegno politico ai regimi dominanti in quei paesi", cioè quei paesi che sono stati presi di mira dall'imperialismo, in quanto "regimi dittatoriali". si afferma che "si, noi stiamo dalla parte delle rivoluzioni di massa contro quei regimi, in piena autonomia dalle loro direzioni liberali o piccolo-borghesi …". si parla di presunte "rivolte di massa in algeria, iraq, libia, o egitto". sembra che per i militanti troskisti qualsiasi gruppo dei fratelli musulmani, o dei gruppi fondamentalisti wahabiti e takfiriti, o degli integralisti islamici ceceni, uiguri, turkmeni, o magari dei figli privilegiati della borghesia filo-occidentale iraniana, scenda in piazza (con il sostegno dei media, dei governi, dei servizi segreti e delle ong occidentali), segni l'inizio di un genuino tentativo rivoluzionario. ma noi sappiamo benissimo da dove sono partite le false primavere arabe, ormai fallite. l'opposizione egiziana era incentrata sui fratelli musulmani con l'appoggio di una fitta rete di bloggers formati negli usa e collegati a siti e ong usa (come persino uno studio ad hoc dell'ispi ha messo in luce citando sigle e nomi). l'opposizione armata algerina era basata su feroci gruppi takfiriti, mentre anche quella "pacifica" tunisina aveva come massima colonna portante la fratellanza musulmana con la patetica copertura di qualche partito di "sinistra". la rivolta in libia è stata condotta da militanti della fratellanza musulmana e di altri gruppi fondamentalisti, ben foraggiati da qatar, turchia, francia, uk, usa, ecc. le agitazioni in libano ed iraq sono condotte prevalentemente da estremisti sunniti e gruppetti sciiti dissidenti foraggiati dall'arabia saudita. la rivolta armata siriana, ampiamente foraggiata e rifornita da usa, francia, uk, arabia saudita, qatar, ecc. - ed in gran parte non formata da siriani, ma da mercenari stranieri - ha trovato, così come le sommosse in altri paesi - il pieno appoggio di potenti ong occidentali finanziate da soros o direttamente dai governi occidentali, come gli elmetti bianchi, e medici senza frontiere (sempre pronti a costruire ospedali da campo per i "ribelli" ed a denunciare fantomatici attacchi chimici). anche amnesty international ha fatto il suo alimentando per anni il mito di un fantomatico "agente caesar" che avrebbe fotografato i corpi torturati degli oppositori, ma che nessuno ha mai visto o conosciuto. un ponte per, la ong tra i principali organizzatori della manifestazione del 25, si è distinta per anni sotto la direzione di martina pignatti ed oggi di fabio alberti , nel sostenere i tagliagole siriani ed i secessionisti curdi in siria ed iraq. ma perché non risalire ai militanti di otpor, tanto cari in
occidente, che organizzarono il colpo di stato contro milosevic, o i gruppi nazisti ucraini finanziati ed armati dagli usa per rovesciare il governo ucraino, o alla tragicomica fallita rivolta dell'agente usa guaidò in venezuela? accreditare queste orribili rivolte reazionarie, foraggiate e sostenute dagli imperialismi occidentali (usa ed ue) come rivolte popolari verso il socialismo è veramente fuorviante. lasciando stare le questioni di buona o cattiva fede, l'atteggiamento dei movimenti troskisti ed anarchici che nega la solidarietà a governi, che cercano di guidare fuori dalle secche del sottosviluppo e della dipendenza paesi ex-coloniali, è una strategia miope. molti di questi governi furono fondati da giovani ufficiali rivoluzionari dell'esercito (come in egitto, libia, siria, turchia, iraq, venezuela, ecc.), o da movimenti piccolo-borghesi, come il fronte di liberazione algerino. bene fece lenin ad appoggiare ataturk e l'urss ad appoggiare nasser e gheddafi. bene fa la russia ad appoggiare maduro ed assad, presidente eletto a grande maggioranza in regolari elezioni, intorno a cui si è stretta la siria per non essere balcanizzata. le strategie trotskiste purtroppo si ripetono da 100 canni, da quando si opponevano ai tentativi dell'urss di costruire negli anni '30 un fronte popolare antifascista, ed anzi cercavano di rovesciarne il governo. questi atteggiamenti settari hanno significato un sostanziale isolamento, sterilità, e possibilità di strumentalizzazioni. per quanto riguarda la manifestazione del 25, io, come militante di no war, gamadi, lista no nato e comitato con la palestina nel cuore (ed ex-militante pci anni '50, sessantottino e rifondazione prima del disastro bertinottiano), ho preferito non andarci per non avvallare le fasulle parole d'ordine con cui era stata lanciata, e da cui la "sinistra di opposizione" che ha voluto essere presente non è riuscita a distinguersi. mi interrompo per non incorrere in eccessi di logorrea, ma sono disponibilissimo a parlare con che intenda fare una discussione seria, cordiali saluti (in buona fede), vincenzo brandi. iniziative in preparazione su palestina ed antisionismo, siria ed antimperialismo -venerdì 14 prossimo alle 18,30 si terrà presso il centro intifada a via casalbruciato a roma una riunione organizzativa per lanciare iniziative contro l'ignobile piano trump per cancellare dalle mappe la palestina e contro i tentativi di intimidazione nei confronti del movimento di difesa dei diritti del popolo palestinese. queste intimidazioni si basano sulla truffaldina identificazione tra antisionismo ed antisemitismo che ha già portato all'incriminazione di un gruppo di compagni a milano per "incitamento all'odio razziale" e "manifestazione non autorizzata", compagni a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà. -contemporaneamente si è formato un comitato di solidarietà con la lotta patriottica del popolo e dell'esercito siriano guidati dal presidente assad contro i tentativi di distruzione e spartizione della siria condotto da invasori stranieri (usa e turchia) con l'uso di mercenari locali e stranieri che fanno capo ad al qaida, isis, fratelli musulmani, gruppi jihadisti vari, finanziati da paesi ue e nato, arabia saudita ed altre monarchie arabe reazionarie. nella seconda metà di febbraio (in data che sarà precisata a breve) è prevista un'assemblea nel quartiere quadraro a roma con l'eventuale partecipazione di rappresentanti siriani del partito baath e del partito comunista unificato della siria. -le prossime iniziative prevedono l'adesione alla giornata del 13 marzo in cui l'associazione pacifista ed antimperialista statunitense sanctions kill chiama ad una catena di manifestazioni internazionali contro le ingiuste sanzioni che colpiscono 39 paesi colpevoli solo di opporsi ai piani imperiali, tra cui siria, venezuela, cuba, nicaragua, russia, corea democratica, sudan, somalia, ecc. . -per aprile è prevista una serie di conferenze in italia del professore di storia australiano anderson, autore dell'ottimo libro "la guerra sporca contro la siria", tradotto anche in italiano, per il quale pare abbia perso la cattedra nel suo paese governato da un governo conservatore e stretto alleato degli usa. ma anderson ha scritto un secondo libro che intende presentare anche in italia. sto partecipando a queste riunioni come militante e rappresentante del comitato con la palestina nel cuore, no war, lista no nato e gruppo gamadi. chi volesse avere più informazioni può scrivermi al mio indirizzo mail, saluti a pugno chiuso, vincenzo brandi gasdotti e sovranità nazionale: gas russo, gas isreliano. segnalo che ieri sera a roma è stato presentato il libro "guerra e pace dell'energia" del prof. demostenes floros che insegna presso un master all'università di bologna in materia di energia e relazioni internazionali, in particolare con la russia. erano presenti anche caracciolo di limes, il generale cucchi esperto di studi strategici ed il sottosegretario agli esteri di 5 stelle manlio di stefano. ottimi gli interventi dei primi tre oratori che hanno ricordato che il principale fornitore di gas per l'italia e l'europa è la russia che ha concluso un importante accordo con la germania per la realizzazione del gasdotto north-stream, mentre la realizzazione del gasdotto south-stream (che avrebbe dovuto fornire gas all'europa meridionale e l'italia) è stata bloccata su pressione degli usa. viste anche la distruzione della libia (altro rifornitore dell'italia) ed il colpo di stato in ucraina (dove passavano i vecchi gasdotti dalla russia) ciò pone gravi problemi all'italia ed alla sua sovranità nazionale. rispondendo ad un mio intervento in materia, in cui avevo sollevato anche il problema della rottura delle relazioni diplomatiche e le sanzioni alla siria, di stefano ha affermato che non è vero che con i governi 5 stelle non è cambiato nulla in fatto di politica estera ed ha difeso il fatto che l'italia starebbe per concludere un accordo alternativo per la fornitura di gas israeliano con israele, cipro e grecia mediante un gasdotto sottomarino (east-med) che verrebbe in europa da israele. non credo vi sia bisogno di ulteriori commenti. vincenzo brandi. portuali di genova vs navi di guerra e morte. il 10 febbraio 2020 alle 10.26 brandienzo via nowaroma ha scritto: -venerdì 14 prossimo alle 18,30 si terrà presso il centro intifada a via casalbruciato a roma una riunione organizzativa per lanciare iniziative contro l'ignobile piano trump per cancellare dalle mappe la palestina e contro i tentativi di intimidazione nei confronti del movimento di difesa dei diritti del popolo palestinese. queste intimidazioni si basano sulla truffaldina identificazione tra antisionismo ed antisemitismo che ha già portato all'incriminazione di un gruppo di compagni a milano per "incitamento all'odio razziale" e "manifestazione non autorizzata", compagni a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà. -contemporaneamente si è formato un comitato di solidarietà con la lotta patriottica del popolo e dell'esercito siriano guidati dal presidente assad contro i tentativi di distruzione e spartizione della siria condotto da invasori stranieri (usa e turchia) con l'uso di mercenari locali e stranieri che fanno capo ad al qaida, isis, fratelli musulmani, gruppi jihadisti vari, finanziati da paesi ue e nato, arabia saudita ed altre monarchie arabe reazionarie. nella seconda metà di febbraio (in data che sarà precisata a breve) è prevista un'assemblea nel quartiere quadraro a roma con l'eventuale partecipazione di rappresentanti siriani del partito baath e del partito comunista unificato della siria. -le prossime iniziative prevedono l'adesione alla giornata del 13 marzo in cui l'associazione pacifista ed antimperialista statunitense sanctions kill chiama ad una catena di manifestazioni internazionali contro le ingiuste sanzioni che colpiscono 39 paesi colpevoli solo di opporsi ai piani imperiali, tra cui siria, venezuela, cuba, nicaragua, russia, corea democratica, sudan, somalia, ecc. . -per aprile è prevista una serie di conferenze in italia del professore di storia australiano anderson, autore dell'ottimo libro "la guerra sporca contro la siria", tradotto anche in italiano, per il quale pare abbia perso la cattedra nel suo paese governato da un governo conservatore e stretto alleato degli usa. ma anderson ha scritto un secondo libro che intende presentare anche in italia. sto partecipando a queste riunioni come militante e rappresentante del comitato con la palestina nel cuore, no war, lista no nato e gruppo gamadi. chi volesse avere più informazioni può scrivermi al mio indirizzo mail, saluti a pugno chiuso, vincenzo brandi.
Segue da Pag.37: La salute non è una merce, la sanità non è una azienda

l’intervento pubblico di tutela di salute e ambiente (One Health) in quanto le condizioni ambientali come quelle nei luoghi di lavoro sono determinanti di salute, come confermato anche dalla attuale emergenza pandemica; - tenere conto della salute animale: gli allevamenti intensivi favoriscono il passaggio di specie dei virus e sono alla base della promozione di consumi e abitudini alimentari non salutari.

  1. Un discorso a parte merita la situazione della Regione Lombardia per il ruolo in prima fila, svolto dagli anni ’90, nella “apertura” della sanità al privato a scapito del pubblico, con la retorica dell’eccellenza dell’intervento di cura a scapito però della prevenzione, il cui risultato è oggi il primato nel rapporto tra casi identificati di COVID-19 e deceduti a livello nazionale e mondiale. Con il corollario della mortalità (il 50 %) nelle RSA trasformate in lazzaretti, che ha indotto la Procura della Repubblica del Tribunale di Milano ad avviare una rigorosa indagine. Le forze politiche hanno dimostrato di essere inconcludenti e incompetenti, assumendo decisioni contraddittorie e tardive, anteponendo gli interessi di partito a quelli della salute. La richiesta di commissariamento dell’amministrazione regionale lombarda sottoscritte da oltre 50.000 cittadini sono sicuramente giustificate. Per parte nostra non mancheremo di studiare e attuare ogni iniziativa utile per la salute della popolazione con rigorose ed efficaci azioni legali per contribuire, anche a livello giudiziario, a svelare i comportamenti che negli ultimi 20 anni hanno prodotto l’attuale sfacelo, individuando anche le responsabilità personali.
Per un Coordinamento Nazionale: la salute non è una merce, la sanità non è una azienda

Il Consiglio Direttivo di Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute Onlus

Milano, 20 aprile 2020

Note:
[1] La legge 833 nonostante i limiti e le contraddizioni, può permettere la creazione di un sistema basato sull’approccio preventivo, anche per quanto riguarda la cura e la riabilitazione, capace di autoregolarsi rispetto alla ricerca, alla conoscenza, al controllo, alla eliminazione dei rischi e dei danni più gravi e più diffusi che interessano i lavoratori e la popolazione. Per avviare questo processo di progressiva sostituzione del vecchio assetto sanitario basato sull’approccio individuale e privatizzato della malattia, fatto di domande di intervento sparpagliate ed incontrollabili, sia per quanto riguarda l’efficacia degli interventi stessi, sia per quanto riguarda la spesa, con un sistema basato sulla programmazione, la prevenzione e la partecipazione, occorre una grande mobilitazione ed una grande iniziativa di popolare e di massa... La Federazione CGIL-CISL-UIL assuma e colmi il vuoto legislativo di strutture partecipative, avviando a soluzione il problema scientifico della individuazione, del controllo e dell'eliminazione partecipata dei rischi e dei danni, tramite la costituzione di comitati di partecipazione come prima aggregazione nel territorio della USL di tutti coloro che hanno esperienza dei luoghi di vita e di lavoro nella lotta contro la nocività...” (Federazione nazionale CGIL-CISL-UIL - Convegno di Ariccia 27/28 febbraio 1979).

Una breve risposta al PCL a proposito di "Pacifismo ed Antimperialismo".

I militanti del PCL se la sono presa a male per un mio articolo su Pacifismo ed Antimperialismo e sulla mia analisi della manifestazione "pacifista"del 25 gennaio a Roma. L'articolo, già anticipato dall'Antidiplomatico ed altri siti, è in uscita sulla rivista on-line "La Voce" dell'associazione GAMADI". Mi si accusa di malafede. Lasciando da parte insulti, polemiche ed accuse di malafede, ma cercando solo di fare chiarezza, devo dire che i contenuti della risposta del PCL al mio articolo confermano la superficialità delle analisi dei gruppi troskisti, fatte essenzialmente di slogan ultra-rivoluzionari lontani dalla realtà. Infatti si conferma il "rifiuto di un sostegno politico ai regimi dominanti in quei paesi", cioè quei paesi che sono stati presi di mira dall'Imperialismo, in quanto "regimi dittatoriali". Si afferma che "si, noi stiamo dalla parte delle rivoluzioni di massa contro quei regimi, in piena autonomia dalle loro direzioni liberali o piccolo-borghesi …". Si parla di presunte "rivolte di massa in Algeria, Iraq, Libia, o Egitto". Sembra che per i militanti troskisti qualsiasi gruppo dei Fratelli Musulmani, o dei gruppi fondamentalisti wahabiti e takfiriti, o degli integralisti islamici ceceni, uiguri, turkmeni, o magari dei figli privilegiati della borghesia filo-occidentale iraniana, scenda in piazza (con il sostegno dei media, dei governi, dei servizi segreti e delle ONG occidentali), segni l'inizio di un genuino tentativo rivoluzionario.

Ma noi sappiamo benissimo da dove sono partite le false Primavere Arabe, ormai fallite. L'opposizione egiziana era incentrata sui Fratelli Musulmani con l'appoggio di una fitta rete di bloggers formati negli USA e collegati a siti e ONG USA (come persino uno studio ad hoc dell'ISPI ha messo in luce citando sigle e nomi). L'opposizione armata algerina era basata su feroci gruppi takfiriti, mentre anche quella "pacifica" tunisina aveva come massima colonna portante la Fratellanza Musulmana con la patetica copertura di qualche partito di "sinistra". La rivolta in Libia è stata condotta da militanti della Fratellanza Musulmana e di altri gruppi fondamentalisti, ben foraggiati da Qatar, Turchia, Francia, UK, USA, ecc. Le agitazioni in Libano ed Iraq sono condotte prevalentemente da estremisti sunniti e gruppetti sciiti dissidenti foraggiati dall'Arabia Saudita. La rivolta armata siriana, ampiamente foraggiata e rifornita da USA, Francia, UK, Arabia Saudita, Qatar, ecc. - ed in gran parte non formata da Siriani, ma da mercenari stranieri - ha trovato, così come le sommosse in altri paesi - il pieno appoggio di potenti ONG occidentali finanziate da Soros o direttamente dai governi occidentali, come gli Elmetti Bianchi, e Medici senza Frontiere (sempre pronti a costruire ospedali da campo per i "ribelli" ed a denunciare fantomatici attacchi chimici). Anche Amnesty International ha fatto il suo alimentando per anni il mito di un fantomatico "Agente Caesar" che avrebbe fotografato i corpi torturati degli oppositori, ma che nessuno ha mai visto o conosciuto. Un Ponte Per, la ONG tra i principali organizzatori della manifestazione del 25, si è distinta per anni sotto la direzione di Martina Pignatti ed oggi di Fabio Alberti , nel sostenere i tagliagole siriani ed i secessionisti curdi in Siria ed Iraq. Ma perché non risalire ai militanti di Otpor, tanto cari in
occidente, che organizzarono il colpo di stato contro Milosevic, o i gruppi nazisti ucraini finanziati ed armati dagli USA per rovesciare il governo ucraino, o alla tragicomica fallita rivolta dell'agente USA Guaidò in Venezuela?

Accreditare queste orribili rivolte reazionarie, foraggiate e sostenute dagli Imperialismi occidentali (USA ed UE) come rivolte popolari verso il socialismo è veramente fuorviante. Lasciando stare le questioni di buona o cattiva fede, l'atteggiamento dei movimenti troskisti ed anarchici che nega la solidarietà a governi, che cercano di guidare fuori dalle secche del sottosviluppo e della dipendenza paesi ex-coloniali, è una strategia miope. Molti di questi governi furono fondati da giovani ufficiali rivoluzionari dell'esercito (come in Egitto, Libia, Siria, Turchia, Iraq, Venezuela, ecc.), o da movimenti piccolo-borghesi, come il Fronte di Liberazione algerino. Bene fece Lenin ad appoggiare Ataturk e l'URSS ad appoggiare Nasser e Gheddafi. Bene fa la Russia ad appoggiare Maduro ed Assad, presidente eletto a grande maggioranza in regolari elezioni, intorno a cui si è stretta la Siria per non essere balcanizzata. Le strategie trotskiste purtroppo si ripetono da 100 canni, da quando si opponevano ai tentativi dell'URSS di costruire negli anni '30 un fronte popolare antifascista, ed anzi cercavano di rovesciarne il governo. Questi atteggiamenti settari hanno significato un sostanziale isolamento, sterilità, e possibilità di strumentalizzazioni.

Per quanto riguarda la manifestazione del 25, io, come militante di NO War, GAMADI, Lista NO NATO e Comitato con la Palestina nel Cuore (ed ex-militante PCI anni '50, sessantottino e Rifondazione prima del disastro bertinottiano), ho preferito non andarci per non avvallare le fasulle parole d'ordine con cui era stata lanciata, e da cui la "sinistra di opposizione" che ha voluto essere presente non è riuscita a distinguersi. Mi interrompo per non incorrere in eccessi di logorrea, ma sono disponibilissimo a parlare con che intenda fare una discussione seria, cordiali saluti (in Buona Fede), Vincenzo Brandi

Iniziative in preparazione su Palestina ed Antisionismo, Siria ed Antimperialismo

-Venerdì 14 prossimo alle 18,30 si terrà presso il centro Intifada a via Casalbruciato a Roma una riunione organizzativa per lanciare iniziative contro l'ignobile Piano Trump per cancellare dalle mappe la Palestina e contro i tentativi di intimidazione nei confronti del movimento di difesa dei diritti del popolo palestinese. Queste intimidazioni si basano sulla truffaldina identificazione tra Antisionismo ed Antisemitismo che ha già portato all'incriminazione di un gruppo di compagni a Milano per "incitamento all'odio razziale" e "manifestazione non autorizzata", compagni a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà.

-Contemporaneamente si è formato un comitato di solidarietà con la lotta patriottica del popolo e dell'esercito siriano guidati dal Presidente Assad contro i tentativi di distruzione e spartizione della Siria condotto da invasori stranieri (USA e Turchia) con l'uso di mercenari locali e stranieri che fanno capo ad Al Qaida, ISIS, Fratelli Musulmani, gruppi jihadisti vari, finanziati da paesi UE e NATO, Arabia Saudita ed altre monarchie arabe reazionarie. Nella seconda metà di febbraio (in data che sarà precisata a breve) è prevista un'assemblea nel quartiere Quadraro a Roma con l'eventuale partecipazione di rappresentanti siriani del Partito Baath e del Partito Comunista Unificato della Siria.

-Le prossime iniziative prevedono l'adesione alla giornata del 13 marzo in cui l'associazione pacifista ed antimperialista statunitense SANCTIONS KILL chiama ad una catena di manifestazioni internazionali contro le ingiuste sanzioni che colpiscono 39 paesi colpevoli solo di opporsi ai piani imperiali, tra cui Siria, Venezuela, Cuba, Nicaragua, Russia, Corea Democratica, Sudan, Somalia, ecc. .

-Per aprile è prevista una serie di conferenze in Italia del Professore di Storia australiano Anderson, autore dell'ottimo libro "La Guerra sporca contro la Siria", tradotto anche in italiano, per il quale pare abbia perso la cattedra nel suo paese governato da un governo conservatore e stretto alleato degli USA. Ma Anderson ha scritto un secondo libro che intende presentare anche in Italia.

Sto partecipando a queste riunioni come militante e rappresentante del Comitato con la Palestina nel Cuore, NO War, Lista NO NATO e Gruppo GAMADI. Chi volesse avere più informazioni può scrivermi al mio indirizzo mail, saluti a pugno chiuso, Vincenzo Brandi

Gasdotti e sovranità nazionale: gas russo, gas isreliano

Segnalo che ieri sera a Roma è stato presentato il libro "Guerra e Pace dell'Energia" del Prof. Demostenes Floros che insegna presso un Master all'Università di Bologna in materia di energia e relazioni internazionali, in particolare con la Russia. Erano presenti anche Caracciolo di Limes, il generale Cucchi esperto di studi strategici ed il sottosegretario agli Esteri di 5 Stelle Manlio Di Stefano. Ottimi gli interventi dei primi tre oratori che hanno ricordato che il principale fornitore di gas per l'Italia e l'Europa è la Russia che ha concluso un importante accordo con la Germania per la realizzazione del gasdotto North-Stream, mentre la realizzazione del gasdotto South-Stream (che avrebbe dovuto fornire gas all'Europa meridionale e l'Italia) è stata bloccata su pressione degli USA. Viste anche la distruzione della Libia (altro rifornitore dell'Italia) ed il colpo di stato in Ucraina (dove passavano i vecchi gasdotti dalla Russia) ciò pone gravi problemi all'Italia ed alla sua sovranità nazionale. Rispondendo ad un mio intervento in materia, in cui avevo sollevato anche il problema della rottura delle relazioni diplomatiche e le sanzioni alla Siria, Di Stefano ha affermato che non è vero che con i governi 5 Stelle non è cambiato nulla in fatto di politica estera ed ha difeso il fatto che l'Italia starebbe per concludere un accordo alternativo per la fornitura di gas israeliano con Israele, Cipro e Grecia mediante un gasdotto sottomarino (East-Med) che verrebbe in Europa da Israele. Non credo vi sia bisogno di ulteriori commenti. Vincenzo Brandi

Portuali di Genova vs Navi di Guerra e Morte

Il 10 febbraio 2020 alle 10.26 brandienzo via nowaroma ha scritto:

-Venerdì 14 prossimo alle 18,30 si terrà presso il centro Intifada a via Casalbruciato a Roma una riunione organizzativa per lanciare iniziative contro l'ignobile Piano Trump per cancellare dalle mappe la Palestina e contro i tentativi di intimidazione nei confronti del movimento di difesa dei diritti del popolo palestinese. Queste intimidazioni si basano sulla truffaldina identificazione tra Antisionismo ed Antisemitismo che ha già portato all'incriminazione di un gruppo di compagni a Milano per "incitamento all'odio razziale" e "manifestazione non autorizzata", compagni a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà.

-Contemporaneamente si è formato un comitato di solidarietà con la lotta patriottica del popolo e dell'esercito siriano guidati dal Presidente Assad contro i tentativi di distruzione e spartizione della Siria condotto da invasori stranieri (USA e Turchia) con l'uso di mercenari locali e stranieri che fanno capo ad Al Qaida, ISIS, Fratelli Musulmani, gruppi jihadisti vari, finanziati da paesi UE e NATO, Arabia Saudita ed altre monarchie arabe reazionarie. Nella seconda metà di febbraio (in data che sarà precisata a breve) è prevista un'assemblea nel quartiere Quadraro a Roma con l'eventuale partecipazione di rappresentanti siriani del Partito Baath e del Partito Comunista Unificato della Siria.

-Le prossime iniziative prevedono l'adesione alla giornata del 13 marzo in cui l'associazione pacifista ed antimperialista statunitense SANCTIONS KILL chiama ad una catena di manifestazioni internazionali contro le ingiuste sanzioni che colpiscono 39 paesi colpevoli solo di opporsi ai piani imperiali, tra cui Siria, Venezuela, Cuba, Nicaragua, Russia, Corea Democratica, Sudan, Somalia, ecc. .

-Per aprile è prevista una serie di conferenze in Italia del Professore di Storia australiano Anderson, autore dell'ottimo libro "La Guerra sporca contro la Siria", tradotto anche in italiano, per il quale pare abbia perso la cattedra nel suo paese governato da un governo conservatore e stretto alleato degli USA. Ma Anderson ha scritto un secondo libro che intende presentare anche in Italia.

Sto partecipando a queste riunioni come militante e rappresentante del Comitato con la Palestina nel Cuore, NO War, Lista NO NATO e Gruppo GAMADI. Chi volesse avere più informazioni può scrivermi al mio indirizzo mail, saluti a pugno chiuso, Vincenzo Brandi

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