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La VOCE 1705 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XIX N°9 | maggio 2017 | PAGINA 7 |
25 aprile e 1° maggioSostenere le lotte dei lavoratori contro i padroni e il loro governo! |
promesse senza darsi i mezzi per attuarle per un po’ di anni è servito alla sinistra borghese per raccogliere voti. Con il governo Prodi, D’Alema, Bertinotti (2006-2008) è finita: ora una parte crescente delle masse popolari è nauseato di questa pratica e la sinistra borghese non raccoglie più neanche voti. Il sistema politico borghese è in crisi, nel nostro paese e in ogni paese imperialista. Il loro sistema di relazioni internazionali è sconvolto, sprofonda in uno stato di guerra sempre più diffuso: dall’Asia, all’Africa e all’America Latina è già perfino in Europa. Il mondo non va male per caso. Va male perché comandano i capitalisti e ogni capitalista deve valorizzare il suo capitale: contro gli altri capitalisti a cui deve rubare occasioni per fare affari e contro le masse popolari che deve spremere. Il risultato è che per fare i loro interessi i capitalisti impongono in tutto il mondo l’attuale catastrofico corso delle cose. Per porci fine, bisogna mobilitare e organizzare le masse popolari contro i capitalisti. Senza lotta non c’è salvezza: o noi o loro. Ma i capitalisti senza i proletari non possono vivere. Senza i capitalisti i proletari impareranno a vivere meglio. Nelle lotte degli operai sta il futuro del nostro paeseChi è preoccupato per il corso catastrofico delle cose, chi ha capito che bisogna farla finita con l’Euro, l’Unione Europea e la NATO, chi vuole attuare le parti progressiste della Costituzione del 1948 finora eluse o violate, chi vuole porre fine alla deriva verso la guerra, chi vuole un futuro di civiltà e di progresso, deve appoggiare le lotte degli operai delle aziende capitaliste e pubbliche e le lotte dei dipendenti pubblici. I proletari aggregati nelle aziende e nelle pubbliche istituzioni possono e devono costituire in ogni zona, azienda e istituzione del paese le nuove autorità pubbliche che cambieranno il corso delle cose nel nostro paese. Per farla finita con la macelleria sociale a cui le classi e le forze dominanti sottopongono le masse popolari e al degrado sociale e ambientale con cui devastano il nostro paese, bisogna farla finita con l’Euro, con l’Unione Europea e con la NATO. Su questo non sono ammessi dubbi. Senza questo ogni promessa è un imbroglio o un’illusione. Ci vuole quindi un governo che abbia la volontà e la forza di farlo. Nessun governo emanazione degli attuali vertici del paese, dei vertici della Repubblica Pontificia che da anni dominano e devastano il nostro paese eludendo e violando le parti progressiste della Costituzione del 1948, avrà mai la volontà di farlo: sono questi vertici che per i loro interessi hanno ridotto il nostro paese nelle condizioni attuali, sono i capitalisti italiani aggregati attorno al Vaticano e infeudati agli imperialisti americani che hanno reso l’Italia un territorio a disposizione della NATO: Marchionne, De Benedetti e Colaninno sono i loro epigoni esemplari. È per i loro interessi che fin dal 1980 hanno reso la Banca d’Italia un’agenzia finanziaria dei gruppi imperialisti italiani e internazionali. È per i loro interessi che si sono poi messi al seguito dei gruppi imperialisti franco-tedeschi e distruggono una dopo l’altra le conquiste di civiltà e di benessere che gli operai e gli altri lavoratori avevano strappato sull’onda della vittoria della Resistenza e dell’avanzata del movimento comunista nel mondo. Contro di essi si illude chi crede di regolare i conti con una vittoria elettorale. Non è solo che le elezioni sono sempre più ingessate e l’esito precostituito con manovre di strategia della tensione e con leggi elettorali truffa. È principalmente una questione di rapporti di forza nel paese. Grillo con il M5S, De Magistris con DEMA e altri ancora fanno un utile lavoro di disgregazione del sistema politico delle Larghe Intese e rendono il paese ingovernabile dai governi emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia. Ma si illude anche Grillo, si illude anche De Magistris, come si illude chiunque altro crede di cambiare il corso delle cose (e imbroglia chiunque promette di farlo) con una semplice vittoria elettorale, se anche riuscisse a raggiungerla o, peggio ancora, con qualche dimostrazione di piazza. Per farla finita con la NATO e gli USA, con l’Unione Europea e con l’Euro bisogna installare un governo emanazione delle masse popolari organizzate, un governo che poggi direttamente su organizzazioni operaie e popolari che capillarmente abbiano la direzione nel paese, decise a stroncare le manovre dei grandi capitalisti, dei banchieri e dei re della finanza e a resistere all’aggressione economica dei gruppi imperialisti europei e americani. Ci vuole quello che abbiamo chiamato Governo di Blocco Popolare. Per rompere le catene dell’Euro, dell’UE e della NATO che soffocano le masse popolari, bisogna quindi mettersi a mobilitare gli operai, gli altri lavoratori, tutte le classi oppresse perché gli elementi più avanzati si organizzino. È un’opera difficile ma possibile. Dipende solo da noi impegnarci. Questa è l’opera che costruirà il nostro futuro e ci farà fare un salto verso l’instaurazione del socialismo nel nostro paese. La Rational di Massa è in questi giorni un piccolo (solo 24 operai) ma luminoso esempio di quello che dobbiamo e possiamo accendere nel nostro paese contro l’Euro, l’UE e la NATO. I lavoratori di molte altre aziende capitaliste e pubbliche affrontano proprio in questi giorni situazioni analoghe: sta a noi comunisti appoggiare la loro lotta e farne una scuola di comunismo. A illustrazione di questo lavoro concludiamo questo appello a mobilitarsi e a combattere con la lettera che il nostro segretario generale, il compagno Ulisse, ha indirizzato in questi giorni agli operai della Rational di Massa. 19 aprile 2017 Ai lavoratori della RATIONAL di Massa A nome del Comitato Centrale del (nuovo) Partito comunista italiano esprimo la più completa solidarietà con la lotta che dal 10 marzo state facendo per difendere il vostro posto di lavoro. Aggiungo la gratitudine per il contributo che con questa lotta state dando a tutti i lavoratori e a tutte le masse popolari che sono colpite in mille forme dalle misure dei padroni, del loro governo e delle altre istituzioni del loro regime e che sono sempre più insofferenti del catastrofico corso delle cose che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti impongono nel nostro paese e in tutto il mondo. Voi state dimostrando che se si organizzano e resistono, anche i lavoratori di una piccola azienda capitalista come la Rational mobilitano molte forze, raccolgono molta solidarietà da parte degli altri lavoratori e danno filo da torcere ai padroni e al loro governo. State costringendo perfino sindacati, partiti e istituzioni padronali a mostrare sollecitudine per voi, perché hanno paura che facciate scuola alle migliaia di lavoratori che sono in situazioni come la vostra. È inaudito e inaccettabile che i capitalisti si reclamino dei loro diritti di proprietà per chiudere aziende che producono cose utili, cose di cui c’è bisogno. Il loro diritto di proprietà è un insulto ai diritti vostri e di tutti i lavoratori. È inaccettabile che istituzioni e governi che appoggiano simili pretese assurde e d’altri tempi, continuino a governare il nostro paese. È uno dei tanti residui delle barbarie del passato che dobbiamo cancellare dalla faccia della terra. E li cancelleremo, perché l’umanità oggi ha la forza di farlo e sempre più ha anche la coscienza del suo buon diritto di farlo. I primi paesi socialisti, con in prima fila l’Unione Sovietica di Lenin e di Stalin e la Repubblica Popolare Cinese di Mao Tse-tung, hanno mostrato su grande scala e per alcuni decenni che i lavoratori sono capaci di organizzarsi e costruire una società senza padroni. Anche se il primo “assalto al cielo” scatenato cento anni fa dalla vittoria della Rivoluzione d’Ottobre e dalla creazione dell’Unione Sovietica alla lunga è stato sconfitto dalle forze della reazione padronale e clericale, proprio le pretese criminali dei capitalisti di cui voi in questi giorni siete bersaglio ..segue ./.
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