Scritto da Christopher Black

Il 23 marzo Generale Breedlove, Capo di Stato Maggiore del Comando Americano Europeo, ha fatto una dichiarazione al Ministero della Difesa della Georgia, annunciando nuove manovre militari congiunte americane-britanniche-georgiane che si svolgeranno nel maggio di questanno sotto il nome in codice Noble Partner (Nobile Compagno) 2016.
In quel discorso ha messo in chiaro la reale intenzione dellelite americana al potere : la guerra con la Russia.
Ed ai suoi burattini georgiani ha dichiarato quanto segue, a quanto pare rimanendo impassibile:
"Per quanto riguarda la mia visita qui. La situazione della sicurezza in tutta lEuropa continua ad evolversi e diventare sempre più complicata. Noi continuiamo ad affrontare sfide dirette alla sicurezza da due diverse direzioni. A est, ci troviamo di fronte ad una Russia riemergente ed aggressiva, che ha scelto volontariamente di essere un nemico e di essere una minaccia aggressiva e a lungo termine per gli Stati Uniti e per i nostri alleati e partner europei.
"Al Sud ... lEuropa è di fronte alla sfida spaventosa di migrazioni di massa, causate dal collasso e dallinstabilità dello stato ... e che maschera i movimenti di criminali, terroristi e foreign fighters (combattenti stranieri). Come risultato del conflitto nella regione, "Daesh" - si sta diffondendo come un cancro, approfittando dei percorsi di minor resistenza, minacciando nazioni europee - e la nostra - con attacchi terroristici. La sua brutalità porta alla fuga di milioni di persone dalla Siria e dallIraq ... provocando una sfida umanitaria senza precedenti.
"Mentre lavoriamo con gli alleati ed i partner per rispondere e superare queste gravi minacce, diamo il nostro totale appoggio alla sovranità e allintegrità territoriale della Georgia. Oggi ho avuto il privilegio di visitare la Linea di Confine Amministrativo con il vostro Capo della Difesa e il nostro Ambasciatore. E qui sono stato testimone della illegittima divisione del popolo georgiano. Come la vostra coraggiosa, valorosa nazione è stata diretta testimone, la Russia continua a cercare di estendere la sua influenza oppressiva e distruttrice alla sua periferia, e ora sta anche cercando di ristabilire un ruolo aggressivo e di comando sulla scena mondiale. La Russia in ultima analisi cerca di ribaltare le regole ed i principi stabiliti del sistema internazionale, di incrinare lunità del mondo libero e di sfidare la nostra determinazione."
Ed eccola qua, una dichiarazione di guerra a tutti gli effetti.
Non ci vuole un genio militare per guardare una carta geografica e capire che lammassamento di forze NATO, in particolare Americane, sulla frontiera occidentale della Russia, da Camp Bondsteel nella provincia serba del Kosovo, attraverso la Bulgaria e la Romania, dallUcraina fino in Polonia e nei Paesi Baltici, è costante e sempre più allarmante.
La crescente concentrazione di forze intorno a Kaliningrad, lenclave russa che gli americani considerano una minaccia al loro controllo del Baltico, e che si avvicina alla Russia, le sempre più frequenti e violente violazioni dellAccordo Minsk 2 lungo la linea di contatto nel Donbass, e il continuo sostegno alle forze in disfacimento dellISIS in Siria e in Iraq, nonostante le dichiarate promesse per la lotta contro il "terrorismo", tutto indica che i piani per un confronto diretto con la Russia si stanno realizzando.
Si può anche ridere della assurda descrizione della realtà da parte del generale Breedlove, ma questa è la propaganda che viene somministrata alle sue truppe e a tutte le persone che in Occidente sono legate a mezzi dinformazione completamente controllati dai servizi segreti della NATO.
La serie di misteriosi attentati e di sparatorie degli ultimi mesi sia in America che in Europa, che ci hanno detto siano state commesse da "terroristi" legati allISIS, ha avuto due risultati visibili: laumento della sorveglianza e del controllo delle persone, che sono sempre più demoralizzate, arrabbiate e affamate di capri espiatori, e luso di queste persone come scusa per chiedere una guerra contro la Siria al fine di eliminare i "terroristi" che essi stessi hanno creato, armato e addestrato.
Il ruolo della Russia nella distruzione dellISIS in Siria insieme allEsercito Siriano e gli altri alleati, dallIran a Hezbollah, viene eliminato dal racconto o, peggio ancora, viene accusato di "complicare le cose", nel senso che la vittoria sulle forze ISIS ha reso molto più complicata la guerra Americana contro il governo Siriano.
Gli americani sono chiari a questo riguardo ed ora cercano di sminuire questa vittoria, mettendo in giro la falsa informazione che la Russia avrebbe preso accordi con loro per emarginare il presidente Assad. Il governo Russo nega e la cosa non ha comunque senso, dal momento che il governo di Assad ha dimostrato di essere resistente e determinato a sconfiggere i suoi nemici ed è un alleato fidato della Russia. Ma ancora una volta, la disinformazione viene usata per creare sospetti tra Siria e Russia e per abbattere il morale delle Forze Armate Siriane.
Chi scrive ha appena ricevuto una lettera dal Ministro della Difesa Canadese in risposta ad una domanda circa la legittimità dei bombardamenti del Canada in Siria, con in allegato una lettera dellambasciatore Canadese al Presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La lettera è rivelatrice. Si tenta di giustificare la partecipazione del Canada alla
aggressione contro la Siria. Essa afferma, in parte, che gli Stati Uniti e il Canada stanno bombardando la Siria perché
".... Gli Stati devono essere in grado di agire per autodifesa, quando il governo dello Stato ove vi sia una minaccia, non vuole o non può prevenire gli attacchi provenienti dal suo territorio. "
Naturalmente l ISIS non rappresenta una minaccia per il Canada, anche se i canadesi ne sono convinti. Ma, cosa ancora più importante, il governo della Siria ed i suoi alleati sono perfettamente in grado, efficacemente e con forza, di prevenire tali attacchi. Ma i successi e le vittorie del governo Siriano degli ultimi mesi, da quando la Russia si è attivamente impegnata in Siria, vengono completamente ignorati.
La lettera si conclude con una dichiarazione ancora più significativa:
"Le azioni militari del Canada contro ISIL in Siria .... Non sono rivolte al popolo siriano, né comportano un supporto al regime siriano ".
Luso della parola "regime" indica sempre che quelli che bombardano un paese vogliono anche rovesciare quel "regime".
La parola è usata per umiliare il governo legittimo e dipingerlo come illegittimo ed è stata usata come mezzo di propaganda in tutte le aggressioni NATO, fin dalla Jugoslavia.
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Scritto da Ossin
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Vladimir Putin
Per anni, Washington ha utilizzato il pretesto della «minaccia iraniana» per dispiegare il suo famoso sistema antimissile nell’Europa dell’est. In seguito, la riabilitazione di Teheran l’ha costretta a cambiare narrazione e il colpo di Stato fomentato in Ucraina le ha finalmente permesso di indicare con chiarezza il vero bersaglio di tutto il dispositivo: la Russia. Una vicenda piena di sotterfugi ed è tutto molto ben documentato (1) anche se i «merdia» occidentali, di proprietà di miliardari apolidi iscritti al Partito della guerra atlantista, ci hanno riversato addosso la loro propaganda per convincerci che il responsabile di tutti i nostri mali è il super-cattivo Putin. Ma la realtà di oggi è che gli Stati Uniti minacciano la Russia a partire dal territorio europeo, con missili oramai operativi e capaci di prendere l’iniziativa di un attacco nucleare. In un video impressionante (2), Vladimir Putin lancia quindi un appello quasi disperato ad una sfilza di «giornalisti» internazionali, dicendo loro in sostanza: «Ma smettetela di mentire, dite ai vostri popoli la verità sul pericolo imminente che ci minaccia tutti!»
«Wake up !»
Durante un recente incontro coi rappresentati di diversi media, Vladimir Putin ha dunque lanciato questo inedito appello. Il capo di Stato ha comincia col fare piazza pulita dell’argomento-bidone della minaccia iraniana oramai sventata. Poi, in poche frasi, ha illustrato la minaccia che gli Stati Uniti fanno pesare sul mondo dispiegando il loro famoso scudo antimissile in Europa, un sistema presentato come difensivo ma in realtà perfettamente offensivo e puntato contro la Russia. «Il loro sistema è oramai operativo e i loro missili hanno una portata di 500 km, dice. I missili di nuova generazione toccheranno ben presto una portata di 1000 km e anche oltre, e – a questo punto – essi minacceranno direttamente la Russia e il suo potenziale di dissuasione nucleare».
Parlando del pretesto iraniano e probabilmente anche della campagna di demonizzazione della Russia, così ha ragionato: «E’ a voi per primi che raccontano queste scemenze e voi le diffondente tra i vostri lettori. E quel che più mi preoccupa è che questi ultimi non sono più in grado di rendersi conto dell’imminenza del pericolo. Come fate a non capire che il mondo sta per essere spinto in una direzione senza ritorno, mentre quelli (gli USA) sostengono che non sta succedendo niente. Io non so più cosa fare per convincervi!» (Le parole esatte sono state: «I don’t know how to get through you anymore»).

L’Europa, presidio dell’Impero
«Io non so più cosa fare per convincervi». Il tono è vicino alla supplica, e dà un carattere quasi disperato a questa affermazione presidenziale di un pericolo di guerra nucleare. Come se le cose si fossero messe in modo tale che, di fronte alla cecità dei popoli provocata dalla propaganda giornalistica occidentale, veramente non ci fosse altro da fare che rassegnarsi a vedere le cose andare verso il loro funesto destino e prepararsi ad agire di conseguenza, cioè alla guerra, eventualmente nucleare.
E’ d’altronde molto interessante raffrontare questo estratto video con un altro, pubblicato nel 2013, che mostra un Putin questa volta ilare, e tuttavia intento a spiegare grosso modo la stessa cosa ad un giornalista tedesco sconvolto (3). Il cambiamento di tono, di ambientazione, di atmosfera per un discorso identico basta a testimoniare da solo la svolta drammatica presa dagli avvenimenti.
Vero è che osservando il lento rafforzamento del bellicismo statunitense contro la Russia – confortato dalla subalternità criminale di una Europa zombie –, l’impressione generale che se ne ricava è quella di un meccanismo folle che si mette in moto fuori da ogni controllo e perfino da ogni influenza razionale.
Un’architettura mortifera il cui asse centrale si chiama NATO. Ebbene, con la fine della guerra fredda, la NATO avrebbe dovuto logicamente essere sciolta, come era avvenuto per il Patto di Varsavia. Invece gli USA hanno accelerato come non mai l’allargamento europeo di questa organizzazione, della quale controllano in modo assoluto tutte le strutture e le finalità.
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