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La VOCE 2006 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XXII N°10 | giugno 2020 | PAGINA G - 39 |
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segue da pag.37: l'embargo saudita aumenta la morte dei bambini yemeniti malati di cancro.
hamud hadith, direttore del dipartimento per la cura del cancro infantile del centro nazionale per il cancro dello yemen, ha denunciato ieri che la mancanza di farmaci a causa del blocco saudita è la causa dell'aumento del tasso di mortalità tra i bambini con cancro, secondo la catena locale notizie al masirah.
"molte famiglie hanno problemi ad accedere ai medicinali che non abbiamo e non esiste un budget per acquistarli", ha spiegato, denunciando anche che l'organizzazione delle nazioni unite (onu) è responsabile di tale situazione.
secondo hadith, la comunità internazionale deve riconoscere la sofferenza dei pazienti e delle loro famiglie, nonché i problemi dei centri sanitari yemeniti prima che il disastro sia grave.
300 bambini yemeniti muoiono ogni giorno di malattia.
in questo stesso contesto, il ministro della salute yemenita dr. taha al-mutavakel, citando un rapporto dell'unicef, ha affermato che ogni giorno 300 bambini yemeniti affetti da varie malattie, tra le quali il cancro, perdono la vita, il che significa che il genocidio sta accadendo agli occhi del mondo.
ha anche avvertito che i bambini con tumori soffrono di più a causa della carenza di farmaci chemioterapici e della grave carenza di strutture terapeutiche nel paese arabo.
l'unicef ha considerato lo yemen lo scorso novembre "uno dei peggiori paesi per bambini al mondo", sostenendo che il sanguinoso conflitto in corso ha messo molti sistemi di servizi sociali di base sull'orlo del collasso, con conseguenze di vasta portata per i bambini.
l'arabia saudita e i suoi alleati impediscono l'arrivo di aiuti umanitari nello yemen . hanno anche attaccato, in diverse occasioni, convogli di aiuti delle nazioni unite composti da diversi camion pieni di farina, zucchero e medicine, in diverse province yemenite, come al-hudayda.
la polvere sotto al tappeto. l'africa come mai è stata raccontata prima. mohamed konarè.
mepiù.
sostieni 👉 https://mepiu.it/sostieni iscriviti: https://mepiu.it/youtube ___ se è vero che esistere vuol dire comparire nei giornali ufficiali e in tv, allora l’africa è pari al nulla. a svelarvi i retroscena di una realtà nascosta e resa invisibile dal muro di menzogne del mainstream occidentale e nostrano è il leader del movimento panafricanista mohamed konaré, il quale, in quest’intervista rilasciata per mepiù a eugenio miccoli, mostra le catene invisibili che costringono il continente nero nella schiavitù del xxi secolo, indicando gli interessi dei vari giocatori in campo, per i quali sì che l’africa con le sue risorse è una realtà!
ptv news – 18.12.19 – papa francesco ha cancellato il segreto pontificio.
pandoratv.
98.700 iscritti.
colloquio telefonico tra xi jinping e donald trump: accordo di "fase uno" favorisce la pace e la prosperità di tutto il mondo.
Radio Cina Internazionale
Venerdì 20 dicembre il capo di Stato cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump.
In tale occasione, Trump ha affermato che l’accordo commerciale di “fase uno” raggiunto dai due Paesi rappresenta una buona notizia per gli Usa, la Cina e il mondo intero. I mercati dei due Paesi e del resto del mondo hanno risposto molto positivamente. Washington intende mantenere una stretta comunicazione con Beijing, facendo tutto il possibile per firmare e attuare quanto prima l’accordo.
Dal canto suo, Xi Jinping ha sottolineato che Cina e Stati Uniti hanno raggiunto l’accordo di “fase uno” sulla base di uguaglianza e rispetto reciproco. In un contesto internazionale estremamente complicato, l’accordo raggiunto dai due Paesi favorisce la Cina, gli Stati Uniti e la pace e la prosperità di tutto il mondo.
Xi Jinping ha sottolineato che la cooperazione economico-commerciale tra Cina e Stati Uniti ha dato un importante contributo allo sviluppo stabile delle relazioni bilaterali e allo sviluppo economico mondiale.
Il presidente cinese ha aggiunto che “esprimiamo serie preoccupazioni per le recenti parole e azioni negative degli Stati Uniti riguardo a Taiwan, Hong Kong, Xinjiang e Tibet. In questo modo gli Usa hanno interferito negli affari interni della Cina, danneggiando gli interessi cinesi e minando la fiducia e la cooperazione tra le due parti.
A tal proposito, Trump ha auspicato il mantenimento di una comunicazione regolare con il suo omologo cinese nelle varie modalità possibili. Il presidente Usa si è detto convinto che i due Paesi gestiranno adeguatamente le divergenze e che le relazioni bilaterali continueranno a svilupparsi senza difficoltà.
I crimini di USA e Nato spiegati in 14 minuti
PandoraTV
98.700 iscritti
Daniele Ganser spiega l’esportazione della democrazia made in USA.
Smantellata la rete di holding svizzere creata dopo i Patti Lateranensi - Il Fatto Quotidiano
Incidentalmente, il coronavirus ci è servito anche a scoprire (almeno io) quanti soldi furono regalati al Vaticano da Mussolini:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/05/19/coronavirus-il-vaticano-rivede-la-sua-politica-finanziaria-smantellata-la-rete-di-holding-svizzere-creata-dopo-i-patti-lateranensi/5806327/
Coronavirus, il Vaticano rivede la sua politica finanziaria: smantellata la rete di holding svizzere creata dopo i Patti Lateranensi
Chiuse contemporaneamente nove società immobiliari e finanziarie di Losanna, Ginevra e Friburgo: un'operazione che rientra nel piano di razionalizzazione indicato fin da subito da Papa Francesco per rispondere all'emergenza coronavirus. Il prefetto della Segreteria per l'economia, padre Guerrero Alves: "Le donazioni e le entrate diminuiranno, abbiamo davanti anni difficili. Dobbiamo essere sobri"
di Francesco Antonio Grana | 19 MAGGIO 2020
In tempi di spending review dovuta al coronavirus il Vaticano rivede la sua politica finanziaria. Dopo i numerosi e severi tagli fatti per affrontare quella che nei sacri palazzi definiscono come “l’inevitabile recessione economica”, la Santa Sede ha smantellato la rete di holding svizzere creata dopo i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929 firmati, sotto il regno di Pio XI, dall’allora cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Gasparri e Benito Mussolini. Le holding, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, ai prezzi attuali di mercato potrebbero valere centinaia di milioni di euro. Si tratta di una parte dei beni esteri dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica presieduta dall’ex segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino. A essere chiuse contemporaneamente sono state nove società immobiliari e finanziarie di Losanna, Ginevra e Friburgo con il trasferimento del loro patrimonio sotto la holding più antica: la Profima Société Immobilière et de Participations di Ginevra Bernardino Nogara, proprio su incarico del Papa della Conciliazione, Pio XI.
I capitali investiti anche nelle società svizzere derivano dall’indennizzo assegnato al nascente Stato della Città del Vaticano al momento della stipula dei Patti Lateranensi. Ben 750 milioni di lire in contanti e un miliardo in buoni del Tesoro al 5 per cento. Soldi riconosciuti come compensazione per il territorio dell’ormai ex Stato Pontificio annesso al Regno d’Italia dopo la breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870. Un patrimonio costituito attualmente in immobili, terreni e investimenti liquidi ora confluito in Profima e valutato oltre 44 milioni di euro. Ma, secondo gli analisti, si tratta di un valore puramente storico che non riflette gli attuali e molto più elevati prezzi di mercato. La rete estera dell’Apsa è attualmente concentrata in tre holding: Profima in Svizzera, la British Grolux Investments in Gran Bretagna e Sopridex in Francia. (...)
Segue da Pag.37: L'embargo saudita aumenta la morte dei bambini yemeniti malati di cancro
Hamud Hadith, direttore del dipartimento per la cura del cancro infantile del Centro nazionale per il cancro dello Yemen, ha denunciato ieri che la mancanza di farmaci a causa del blocco saudita è la causa dell'aumento del tasso di mortalità tra i bambini con cancro, secondo la catena locale notizie Al Masirah. "Molte famiglie hanno problemi ad accedere ai medicinali che non abbiamo e non esiste un budget per acquistarli", ha spiegato, denunciando anche che l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è responsabile di tale situazione. Secondo Hadith, la comunità internazionale deve riconoscere la sofferenza dei pazienti e delle loro famiglie, nonché i problemi dei centri sanitari yemeniti prima che il disastro sia grave. ![]() 300 bambini yemeniti muoiono ogni giorno di malattia In questo stesso contesto, il Ministro della salute yemenita Dr. Taha al-Mutavakel, citando un rapporto dell'UNICEF, ha affermato che ogni giorno 300 bambini yemeniti affetti da varie malattie, tra le quali il cancro, perdono la vita, il che significa che il genocidio sta accadendo agli occhi del mondo. Ha anche avvertito che i bambini con tumori soffrono di più a causa della carenza di farmaci chemioterapici e della grave carenza di strutture terapeutiche nel paese arabo. L'UNICEF ha considerato lo Yemen lo scorso novembre "uno dei peggiori paesi per bambini al mondo", sostenendo che il sanguinoso conflitto in corso ha messo molti sistemi di servizi sociali di base sull'orlo del collasso, con conseguenze di vasta portata per i bambini. L'Arabia Saudita e i suoi alleati impediscono l'arrivo di aiuti umanitari nello Yemen . Hanno anche attaccato, in diverse occasioni, convogli di aiuti delle Nazioni Unite composti da diversi camion pieni di farina, zucchero e medicine, in diverse province yemenite, come Al-Hudayda. LA POLVERE SOTTO AL TAPPETO. L'Africa come mai è stata raccontata prima. Mohamed Konarè![]() Sostieni 👉 https://mepiu.it/sostieni Iscriviti: https://mepiu.it/youtube ___ Se è vero che esistere vuol dire comparire nei giornali ufficiali e in TV, allora l’Africa è pari al nulla. A svelarvi i retroscena di una realtà nascosta e resa invisibile dal muro di menzogne del mainstream occidentale e nostrano è il leader del movimento panafricanista Mohamed Konaré, il quale, in quest’intervista rilasciata per MePiù a Eugenio Miccoli, mostra le catene invisibili che costringono il continente nero nella schiavitù del XXI secolo, indicando gli interessi dei vari giocatori in campo, per i quali sì che l’Africa con le sue risorse è una realtà! PTV News – 18.12.19 – Papa Francesco ha cancellato il segreto pontificio![]() 98.700 iscritti Colloquio telefonico tra Xi Jinping e Donald Trump: accordo di "fase uno" favorisce la pace e la prosperità di tutto il mondo |
![]() Radio Cina Internazionale Venerdì 20 dicembre il capo di Stato cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump. In tale occasione, Trump ha affermato che l’accordo commerciale di “fase uno” raggiunto dai due Paesi rappresenta una buona notizia per gli Usa, la Cina e il mondo intero. I mercati dei due Paesi e del resto del mondo hanno risposto molto positivamente. Washington intende mantenere una stretta comunicazione con Beijing, facendo tutto il possibile per firmare e attuare quanto prima l’accordo. Dal canto suo, Xi Jinping ha sottolineato che Cina e Stati Uniti hanno raggiunto l’accordo di “fase uno” sulla base di uguaglianza e rispetto reciproco. In un contesto internazionale estremamente complicato, l’accordo raggiunto dai due Paesi favorisce la Cina, gli Stati Uniti e la pace e la prosperità di tutto il mondo. Xi Jinping ha sottolineato che la cooperazione economico-commerciale tra Cina e Stati Uniti ha dato un importante contributo allo sviluppo stabile delle relazioni bilaterali e allo sviluppo economico mondiale. Il presidente cinese ha aggiunto che “esprimiamo serie preoccupazioni per le recenti parole e azioni negative degli Stati Uniti riguardo a Taiwan, Hong Kong, Xinjiang e Tibet. In questo modo gli Usa hanno interferito negli affari interni della Cina, danneggiando gli interessi cinesi e minando la fiducia e la cooperazione tra le due parti. A tal proposito, Trump ha auspicato il mantenimento di una comunicazione regolare con il suo omologo cinese nelle varie modalità possibili. Il presidente Usa si è detto convinto che i due Paesi gestiranno adeguatamente le divergenze e che le relazioni bilaterali continueranno a svilupparsi senza difficoltà. I crimini di USA e Nato spiegati in 14 minuti![]() 98.700 iscritti Daniele Ganser spiega l’esportazione della democrazia made in USA. Smantellata la rete di holding svizzere creata dopo i Patti Lateranensi - Il Fatto Quotidianohttps://www.ilfattoquotidiano.it/2020/05/19/coronavirus-il-vaticano-rivede-la-sua-politica-finanziaria-smantellata-la-rete-di-holding-svizzere-creata-dopo-i-patti-lateranensi/5806327/ Coronavirus, il Vaticano rivede la sua politica finanziaria: smantellata la rete di holding svizzere creata dopo i Patti Lateranensi Chiuse contemporaneamente nove società immobiliari e finanziarie di Losanna, Ginevra e Friburgo: un'operazione che rientra nel piano di razionalizzazione indicato fin da subito da Papa Francesco per rispondere all'emergenza coronavirus. Il prefetto della Segreteria per l'economia, padre Guerrero Alves: "Le donazioni e le entrate diminuiranno, abbiamo davanti anni difficili. Dobbiamo essere sobri" di Francesco Antonio Grana | 19 MAGGIO 2020 In tempi di spending review dovuta al coronavirus il Vaticano rivede la sua politica finanziaria. Dopo i numerosi e severi tagli fatti per affrontare quella che nei sacri palazzi definiscono come “l’inevitabile recessione economica”, la Santa Sede ha smantellato la rete di holding svizzere creata dopo i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929 firmati, sotto il regno di Pio XI, dall’allora cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Gasparri e Benito Mussolini. Le holding, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, ai prezzi attuali di mercato potrebbero valere centinaia di milioni di euro. Si tratta di una parte dei beni esteri dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica presieduta dall’ex segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino. A essere chiuse contemporaneamente sono state nove società immobiliari e finanziarie di Losanna, Ginevra e Friburgo con il trasferimento del loro patrimonio sotto la holding più antica: la Profima Société Immobilière et de Participations di Ginevra Bernardino Nogara, proprio su incarico del Papa della Conciliazione, Pio XI. I capitali investiti anche nelle società svizzere derivano dall’indennizzo assegnato al nascente Stato della Città del Vaticano al momento della stipula dei Patti Lateranensi. Ben 750 milioni di lire in contanti e un miliardo in buoni del Tesoro al 5 per cento. Soldi riconosciuti come compensazione per il territorio dell’ormai ex Stato Pontificio annesso al Regno d’Italia dopo la breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870. Un patrimonio costituito attualmente in immobili, terreni e investimenti liquidi ora confluito in Profima e valutato oltre 44 milioni di euro. Ma, secondo gli analisti, si tratta di un valore puramente storico che non riflette gli attuali e molto più elevati prezzi di mercato. La rete estera dell’Apsa è attualmente concentrata in tre holding: Profima in Svizzera, la British Grolux Investments in Gran Bretagna e Sopridex in Francia. (...)
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