La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   ARTE 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2012

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU


La VOCE ANNO XXIII N°4

dicembre 2020

PAGINA         - 42

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
quando la nota abbellita col trillo ha un punto di valore, l’ultima nota del trillo (che è la nota reale) deve coincidere con la durata del punto di valore. anche il trillo può presentare un accidente posto sopra il simbolo “tr” che riguarderà l’alterazione della nota superiore. arpeggio. il termine arpeggio deriva dalla parola arpa, poiché è un abbellimento derivante dalla tecnica di questo strumento; è utilizzato negli strumenti a tastiera ed è un abbellimento che si applica a un accordo, in cui le note vengono eseguite in successione più o meno rapida anziché simultaneamente. l'arpeggio viene suonato generalmente dalla nota più bassa a quella più alta; nel caso occorra suonarlo alla rovescia (viene allora detto rovesciato), ciò può essere indicato da una lineetta trasversale sull'accordo. glissato. il glissato o glissando (dal francese glisser, "slittare, scivolare") consiste nell'innalzamento o nell'abbassamento costante e progressivo dell'altezza di un suono, ottenuto a seconda dei vari strumenti in diversa maniera. il glissando viene segnato facendo seguire alla nota iniziale una linea nella direzione voluta e corredata spesso dall'abbreviazione gliss.; a volte è utilizzata una linea a serpentina. nella notazione per voce, inizialmente fu utilizzata una legatura non dissimile dalle legature di frase, ma limitata a due note adiacenti di altezze diverse.
tremolo. il nome tremolo è usato per abbellimenti diversi a seconda degli strumenti che ne fanno uso. generalmente consiste nella ripetizione molto rapida di una nota per la durata della nota stessa (a differenza del trillo, in cui si alterna la nota reale con quella superiore). il segno grafico del tremolo è dato da tre strisce spesse e oblique. se si tratta di un tremolo eseguito sulla stessa nota allora il segno sta sul gambo della nota stessa, se il tremolo è eseguito con due note allora il segno viene posto tra le due. abbreviazioni. insieme di simboli o scritture alternative che semplificano la scrittura musicale ordinaria quando essa risulti troppo complessa e laboriosa o manchi di immediatezza. ritornelli. indica che tutto o una parte del brano musicale va ripetuta una seconda volta. i segni che delimitano la parte del pezzo sono, per l’inizio, una doppia stanghetta (tipograficamente la prima più spessa) seguita da due puntini attorno alla terza linea; per la fine, l’immagine speculare della precedente: due puntini seguiti dalla doppia stanghetta (tipograficamente la seconda più spessa). quando si giunge al segno di ritornello conclusivo il brano va quindi ripreso dal segno iniziale e, in mancanza di questo, dall’inizio del brano. normalmente il brano va ripetuto una sola volta, quindi prosegue normalmente se non è concluso. possono esserci doppie finali che si indicano con una linea sovrapposta alla musica contrassegnata dalle cifre 1. e 2. ripetizioni. sono segni usati molto frequentemente e ne esistono di varie tipologie, anche in riferimento ai vari generi musicali. possono riguardare la ripetizione b>di singole note, battute, frasi ecc. quelli qua sotto riportati sono i più diffusi.


Quando la nota abbellita col trillo ha un punto di valore, l’ultima nota del trillo (che è la nota reale) deve coincidere con la durata del punto di valore.

Anche il trillo può presentare un accidente posto sopra il simbolo “tr” che riguarderà l’alterazione della nota superiore.

Arpeggio

Il termine arpeggio deriva dalla parola arpa, poiché è un abbellimento derivante dalla tecnica di questo strumento; è utilizzato negli strumenti a tastiera ed è un abbellimento che si applica a un accordo, in cui le note vengono eseguite in successione più o meno rapida anziché simultaneamente. L'arpeggio viene suonato generalmente dalla nota più bassa a quella più alta; nel caso occorra suonarlo alla rovescia (viene allora detto rovesciato), ciò può essere indicato da una lineetta trasversale sull'accordo.

Glissato
Il glissato o glissando (dal francese glisser, "slittare, scivolare") consiste nell'innalzamento o nell'abbassamento costante e progressivo dell'altezza di un suono, ottenuto a seconda dei vari strumenti in diversa maniera. Il glissando viene segnato facendo seguire alla nota iniziale una linea nella direzione voluta e corredata spesso dall'abbreviazione gliss.; a volte è utilizzata una linea a serpentina. Nella notazione per voce, inizialmente fu utilizzata una legatura non dissimile dalle legature di frase, ma limitata a due note adiacenti di altezze diverse.

Tremolo

Il nome tremolo è usato per abbellimenti diversi a seconda degli strumenti che ne fanno uso. Generalmente consiste nella ripetizione molto rapida di una nota per la durata della nota stessa (a differenza del trillo, in cui si alterna la nota reale con quella superiore). Il segno grafico del tremolo è dato da tre strisce spesse e oblique. Se si tratta di un tremolo eseguito sulla stessa nota allora il segno sta sul gambo della nota stessa, se il tremolo è eseguito con due note allora il segno viene posto tra le due.

ABBREVIAZIONI
Insieme di simboli o scritture alternative che semplificano la scrittura musicale ordinaria quando essa risulti troppo complessa e laboriosa o manchi di immediatezza.
Ritornelli

Indica che tutto o una parte del brano musicale va ripetuta una seconda volta.
I segni che delimitano la parte del pezzo sono, per l’inizio, una doppia stanghetta (tipograficamente la prima più spessa) seguita da due puntini attorno alla terza linea; per la fine, l’immagine speculare della precedente: due puntini seguiti dalla doppia stanghetta (tipograficamente la seconda più spessa).
Quando si giunge al segno di ritornello conclusivo il brano va quindi ripreso dal segno iniziale e, in mancanza di questo, dall’inizio del brano.
Normalmente il brano va ripetuto una sola volta, quindi prosegue normalmente se non è concluso.
Possono esserci doppie finali che si indicano con una linea sovrapposta alla musica contrassegnata dalle cifre 1. e 2.


Ripetizioni
Sono segni usati molto frequentemente e ne esistono di varie tipologie, anche in riferimento ai vari generi musicali. Possono riguardare la ripetizione b>di singole note, battute, frasi ecc.
Quelli qua sotto riportati sono i più diffusi.





  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2012

 La VOCE  COREA  CUBA  JUGOSLAVIA  PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   ARTE 
.

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.