Last name:

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   ARTE 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2004

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU


La VOCE ANNO XXII N°8

aprile 2020

PAGINA 9

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
segue da pag.8: coronavirus: dall’ozono una possibile soluzione? gli studi del dott. antonio galoforo a supporto della teoria. (organizzazione mondiale della sanità) e con le istituzioni accademiche e governative italiane e cinesi proprio in merito all’utilizzo dell’ossigeno-ozono terapia. incontri e confronti con la comunità scientifica internazionale. il 24 gennaio 2020 si è tenuto a milano un confronto tra esponenti governativi cinesi ed il dott. galoforo per verificare la possibilità di contrastare il coronavirus con l’utilizzo dell’ossigeno ozono terapia, attivando un dialogo con l’ambasciata cinese a roma e con i canali ufficiali preposti alla gestione e risoluzione della problematica. l’incontro è stato organizzato dalla task force italo-cinese creata per l’emergenza coronavirus dall’associazione “italy-china link” (icla), accreditata presso le principali istituzioni nazionali e cinesi, nonché socia cofondatrice della brlc (“belt & road local cooperation”), sita presso la sede del governo municipale della città di hangzhou. tra questi si segnala un importante evento di confronto e cooperazione medica e clinica italo cinese tenutosi a brescia tra il 14 e il 17 febbraio u.s. con l’accoglienza di una delegazione cinese, guidata dal prof. chen qun, segretario generale di “china life science security” di bejing/pechino, da parte della dott.ssa maria moreni (presidente di icla e copresidente di brlc del governo municipale della città di hangzhou), il dott. galoforo, il dott. stefano cervati (ceo di monfarma) e dall’avv. giuliana d’antuono (membro del consiglio direttivo di icla con delega agli affari internazionali). evento chiave, il 16 febbraio, quando il dott. galoforo con il suo team, in una video conferenza a cui hanno partecipato 272 cinesi, tra cui dirigenti del ministero della salute, primari di alcuni ospedali di pechino e dirigenti di centri di ricerca cinesi, coinvolti dal prof. chen qun, ha illustrato le evidenze scientifiche ed il protocollo sull’utilizzo dell’ozono, sollevando così l’interesse dei partecipanti verso questo approccio, come poi ripreso il 26 febbraio dalle affermazioni del professore zhou muzhi, sul sito china.org.cn, nell’articolo dal titolo “ozone: a powerful weapon to combat covid-19 outbreak” (http://www.china.org.cn/opinion/2020-02/26/content_75747237.htm). documenti e link ufficiali. le opportunità che vengono elencate nello studio pubblicato sul sito della sioot dal dott. galoforo il 24 febbraio u.s. e presentato nelle settimane precedenti, potrebbero rappresentare un trattamento efficace contro il covid-19 sia in italia che in cina che nel resto del mondo. tale elaborato scientifico è stato tra i primi a livello non solo italiano ma internazionale sull’utilizzo dell’ozono. qui riportiamo l’elaborato: clicca qui. un metodo sicuramente interessante per una situazione mondiale critica che cerca risposte e nuove soluzioni qui il link all’ultimo articolo pubblicato sulla rivista scientifica america lo scorso fine settimana: clicca qui. di seguito l’elaborato ufficiale del team del dott. galoforo: “potenziali meccanismi mediante i quali la terapia dell’ossigeno-ozono (o2-o3) potrebbe contribuire al trattamento contro il coronavirus covid-19. antonio carlo galoforo1,2, catia scassellati3, cristian bonvicini3. 1società scientifica italiana ossigeno-ozono terapia (sioot), gorle, italia. 2università di pavia, pavia, italia. 3irccs istituto centro san giovanni di dio fatebenefratelli, brescia, italia. sulla base di numerose evidenze scientifiche che dimostrano le differenti proprietà dell’ozono (o3) (revisione in scassellati et al., 2020), c’è un consolidato supporto scientifico che la terapia dell’ossigeno-ozono (o2-o3) potrebbe rappresentare un trattamento efficace contro il covid-19. oltre ad aver dimostrato che il nostro sistema immunitario produce o3 da parte degli anticorpi per attivare la loro capacità battericida (babior et al., 2003; lerner ed eschenmoser, 2003; wentworth et al., 2002), ulteriori studi dimostrano il ruolo di o3 come potente anti-patogeno verso batteri (giuliani et al., 2018), ma anche virus, funghi, lieviti e protozoi. per quanto riguarda i virus, o3 danneggia, attraverso il processo di perossidazione, il capside virale e interrompe il ciclo riproduttivo impedendo il contatto tra il virus e la cellula. numerosi studi supportano la sua attività antivirale. per esempio, un recente lavoro (ohmine, 2005) ha evidenziato come o3 possa inattivare sia ceppi virali con envelope [herpes simplex di tipo 1 mcintyre (hsv-1), ceppo vaccino elstree (vac), virus della stomatite vescicolare indiana (vsv), influenza a (h1n1) a/ws/33], che privi di envelope [adenovirus umano tipo2 (ad2)]. dopo ozonizzazione, hsv-1 e vsv hanno perso fino a 6 log10 di particelle infettive in 15 minuti, mentre vac e influenza a fino a 5 log10 in 40 minuti e 30 minuti, rispettivamente. ad2 ha perso fino a 5 log10 in 60 min. le concentrazioni di malondialdeide (mda), un sottoprodotto della perossidazione, risultavano inversamente correlate con l’infettività del virus, dato che le concentrazioni di mda aumentavano con l’aumentare del tempo di esposizione del virus all’o3. le immagini al microscopio elettronico a trasmissione di ad2, hsv-1, vac e vsv hanno confermato i drastici cambiamenti morfologici risultanti dopo il trattamento con o3. è ben noto che o3 stimola l’immunità cellulare e umorale attraverso l’attivazione dei pathway legati ai fattori trascrizionali nfat (nuclear factor activated t-cells) e ap-1 (activated protein-1) (reth, 2002). nfat e ap-1 sono cruciali fattori responsabili di indurre la trascrizione dei geni legati alle citochine: interleuchine- (il) -2, il-6, il-8, fattore di necrosi tumorale-α (tnf-α), interferone-γ (ifn -γ). queste citochine svolgono potenti funzioni pro-infiammatorie, hanno capacità chemiotattica di promuovere l’aggregazione e infiltrazioni e migliorano la fagocitosi di neutrofili, linfociti, macrofagi e altre cellule infiammatorie per inattivare patogeni locali. è ben noto che o3 blocca i processi di infiammazione attraverso vie molecolari legate a nf-b (nuclear factor-b) e nfr2 (nuclear factor (erythroid-derived 2)-like 2). nf-κb e nrf2 fanno parte di un’importante rete di fattori di trascrizione e proteine regolatrici che modulano l’espressione di una vasta gamma di geni, compresi quelli associati alle risposte infiammatorie. l’attivazione di nf-kb favorisce la trascrizione di geni legati alle citochine pro-infiammatorie, mentre o3 esercita la sua capacità anti-infiammatoria e di conseguenza anti-apoptotica, bloccando l’azione di nf-κb (karouzakis et al., 2006; vaillant et 2006 al., 2013). d’altra parte, o3 agisce come anti-infiammatorio ma anche antiossidante, attraverso l’attivazione del pathway nfr2. o3 attiva nrf2 (galiè et al., 2018), che a sua volta trasloca al nucleo, dimmerizza e si lega alle regioni are (anti-oxidant response elements) di geni che codificano diversi enzimi anti-ossidanti: superoxido dismutasi (sod), glutatione (gsh), glutatione -s-transferasi (gst), catalasi, glutammato-cisteina ligasi (gcl), eme ossigenasi 1 (ho-1), nadph: chinone ossidoreduttasi 1 (nqo1), enzimi di fase ii del metabolismo dei farmaci e proteine da shock termico (hsp). ho-1 è un enzima che codifica il gene che catalizza la degradazione dell’eme a monossido di carbonio (co), che a sua volta inibisce la via nf-b, provocando una ridotta espressione di citochine pro-infiammatorie. ho-1 attiva direttamente le citochine antinfiammatorie. pertanto, possiamo sostenere che o3 potrebbe funzionare esercitando tre fasi sovrapposte ma distinte: 1. o3 inattiva il virus. 2. o3 attiva l’immunità cellulare e umorale. 3. o3 riduce i processi di infiammazione/apoptosi e favorisce le vie molecolari dello stress anti-ossidativo.” considerazioni. gli studi del dott. garofolo e del suo team potrebbero rappresentare una speranza per sconfiggere il coronavirus.. non ci resta che attendere che inizi la sperimentazione sul campo.
biden offende l’italia per difendere sanità privatizzata. governo e quirinale rispondano a nome del popolo italiano. pubblicato il 17 mar 2020. nel dibattito tra i due candidati alle primarie joe biden ha attaccato l’italia e vilipeso il nostro servizio sanitario nazionale. invito il governo e il presidente della repubblica a inviare una nota di protesta ufficiale a nome del popolo italiano e soprattutto dei nostri operatori sanitari. il pd italiano avrebbe il dovere di esprimere pubblicamente la propria protesta nei confronti del suo partito guida e del candidato clintoniano. questo rimbambito che ha passato la vita a difendere gli interessi delle lobbies per controbattere alle sacrosante proposte di bernie sanders non ha trovato nulla di meglio che offendere il nostro sistema sanitario che garantisce l’assistenza a tutti. da ore tutti i media delle corporations, cioè la totalità dell’informazione di massa, negli stati uniti, stanno amplificando questa visione distorta dell’italia. siamo noi italiani che dobbiamo esprimere la nostra compassione per il popolo americano che dovrà scegliere salvo miracoli tra trump o biden, due espressioni dell’1% super-ricco che se ne fregano altamente della salute e della vita di milioni di cittadini statunitensi. il servizio sanitario che c’è in europa e che propone sanders è una conquista di civiltà la cui superiore efficienza è attestata da tonnellate di dati di tutti gli organismi sanitari mondiali. la stampa “progressista” e il centrosinistra italiano che hanno esaltato biden contro il troppo radicale sanders hanno preso la loro ennesima cantonata. d’altronde insieme alla destra da 20 anni tagliano e privatizzano sanità e un po’ bideniani lo sono anche loro. maurizio acerbo, segretario nazionale rifondazione comunista – sinistra europe. acerbo-patta (prc-se): facciamo come in spagna,requisiamo le cliniche private. pubblicato il 17 mar 2020. la spagna requisisce la sanità privata mettendola al servizio della lotta contro il coronavirus. il decreto del governo italiano invece requisisce tardivamente solo le mascherine e altri beni mobili lasciando al privato la possibilità di poter lucrare anche sulle difficoltà del pubblico a fare fronte alle prestazioni ordinarie dato. l’emergenza continua a pesare sulla sanità pubblica mentre verso quella privata continua a esserci la subalternità di governo e partiti che l’hanno alimentata negli ultimi 20 anni. in diverse regioni la diffusione dei contagi da coronavirus ha messo gravemente in crisi la capacità ricettiva degli ospedali pubblici specie per mancanza di posti di terapia intensiva e per subacuti. in lombardia per esempio è in atto una corsa contro il tempo per allestire camere e posti letto opportunamente attrezzati, mentre si dichiara che “siamo già al punto di non ritorno”. lo si fa sottraendo posti letto già scarsi ad altre patologie che non cessano di esistere o investendo risorse e tempo prezioso per attrezzare ex novo nuovi spazi. perché si continua a ignorare che la scelta più rapida sarebbe quella di ricorrere all’utilizzo delle strutture delle cliniche private senza perdere ulteriore tempo per realizzarne e allestirne di nuove? vale per le regioni attualmente più colpite, ma ancor più per non arrivare impreparati all’allargamento del contagio in altre regioni d’italia. il governo faccia come la spagna: decreti l’immediato controllo pubblico su tutte le strutture private per poterle utilizzare in base alle emergenze nei territori. purtroppo è evidente che il governo non ha la determinazione di contrapporsi agli interessi forti, da confindustria alla sanità privata. di conseguenza alle imprese non si impone la chiusura con cassa integrazione che sarebbe naturale e a cui ricorrono normalmente quando gli conviene per ragioni di mercato e alle cliniche private non si dice che la salute pubblica viene prima del loro business. maurizio acerbo, segretario nazionale - antonello patta, segretario regionale lombardia - rifondazione comunista – sinistra europea. il provvedimento spagnolo tradotto: “il ministro della salute. potrà: dare gli ordini necessari per assicurare il rifornimento del mercato e il funzionamento dei centri di produzione messi in difficoltà dalla mancanza di prodotti necessari per la sanità pubblica, prendere e occupare transitoriamente industrie, fabbriche, officine, aziende o locali di ogni tipo inclusi centri, servizi e plessi sanitari privati, così come quelli del settore farmaceutico, fare requisizioni a tempo di beni di ogni tipo e imporre prestazioni personali obbligatorie nei casi in cui sia necessario per assicurare la protezione della salute pubblica nel contesto di questa crisi sanitaria”.
Segue da Pag.8: Coronavirus: dall’ozono una possibile soluzione? Gli studi del Dott. Antonio Galoforo a supporto della teoria

(Organizzazione Mondiale della Sanità) e con le istituzioni accademiche e governative italiane e cinesi proprio in merito all’utilizzo dell’ossigeno-ozono terapia.

Incontri e confronti con la comunità scientifica internazionale

Il 24 gennaio 2020
si è tenuto a Milano un confronto tra esponenti governativi cinesi ed il Dott. Galoforo per verificare la possibilità di contrastare il Coronavirus con l’utilizzo dell’ossigeno ozono terapia, attivando un dialogo con l’Ambasciata cinese a Roma e con i canali ufficiali preposti alla gestione e risoluzione della problematica.

L’incontro è stato organizzato dalla task force italo-cinese creata per l’emergenza Coronavirus dall’Associazione “Italy-China Link” (ICLA), accreditata presso le principali Istituzioni nazionali e cinesi, nonché socia cofondatrice della BRLC (“Belt & Road Local Cooperation”), sita presso la sede del Governo Municipale della città di Hangzhou.

Tra questi si segnala un importante evento di confronto e cooperazione medica e clinica Italo cinese tenutosi a Brescia tra il 14 e il 17 febbraio u.s. con l’accoglienza di una Delegazione cinese, guidata dal Prof. Chen Qun, Segretario Generale di “China Life Science Security” di Bejing/Pechino, da parte della dott.ssa Maria Moreni (Presidente di ICLA e Copresidente di BRLC del Governo Municipale della città di Hangzhou), il Dott. Galoforo, il Dott. Stefano Cervati (Ceo di Monfarma) e dall’Avv. Giuliana D’Antuono (Membro del Consiglio Direttivo di ICLA con delega agli affari internazionali).

Evento chiave, il 16 febbraio, quando il Dott. Galoforo con il suo team, in una video conferenza a cui hanno partecipato 272 cinesi, tra cui dirigenti del Ministero della Salute, primari di alcuni ospedali di Pechino e dirigenti di centri di ricerca cinesi, coinvolti dal Prof. Chen Qun, ha illustrato le evidenze scientifiche ed il protocollo sull’utilizzo dell’ozono, sollevando così l’interesse dei partecipanti verso questo approccio, come poi ripreso il 26 febbraio dalle affermazioni del professore Zhou Muzhi, sul sito China.org.cn, nell’articolo dal titolo “Ozone: A powerful weapon to combat COVID-19 outbreak” (http://www.china.org.cn/opinion/2020-02/26/content_75747237.htm).

Documenti e link ufficiali

Le opportunità che vengono elencate nello studio pubblicato sul sito della SIOOT dal dott. Galoforo il 24 febbraio u.s. e presentato nelle settimane precedenti, potrebbero rappresentare un trattamento efficace contro il COVID-19 sia in Italia che in Cina che nel resto del mondo. Tale elaborato scientifico è stato tra i primi a livello non solo italiano ma internazionale sull’utilizzo dell’ozono.


Qui riportiamo l’elaborato: clicca qui

Un metodo sicuramente interessante per una situazione mondiale critica che cerca risposte e nuove soluzioni

Qui il link all’ultimo articolo pubblicato sulla rivista scientifica America lo scorso fine settimana: clicca qui

Di seguito l’elaborato ufficiale del team del Dott. Galoforo:

“Potenziali meccanismi mediante i quali la terapia dell’ossigeno-ozono (O2-O3) potrebbe contribuire al trattamento contro il coronavirus COVID-19.

Antonio Carlo Galoforo1,2, Catia Scassellati3, Cristian Bonvicini3

1Società Scientifica Italiana Ossigeno-Ozono terapia (SIOOT), Gorle, Italia

2Università di Pavia, Pavia, Italia


3IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, Brescia, Italia

Sulla base di numerose evidenze scientifiche che dimostrano le differenti proprietà dell’ozono (O3) (revisione in Scassellati et al., 2020), c’è un consolidato supporto scientifico che la terapia dell’ossigeno-ozono (O2-O3) potrebbe rappresentare un trattamento efficace contro il COVID-19.

Oltre ad aver dimostrato che il nostro sistema immunitario produce O3 da parte degli anticorpi per attivare la loro capacità battericida (Babior et al., 2003; Lerner ed Eschenmoser, 2003; Wentworth et al., 2002), ulteriori studi dimostrano il ruolo di O3 come potente anti-patogeno verso batteri (Giuliani et al., 2018), ma anche virus, funghi, lieviti e protozoi.

Per quanto riguarda i virus, O3 danneggia, attraverso il processo di perossidazione, il capside virale e interrompe il ciclo riproduttivo impedendo il contatto tra il virus e la cellula.

Numerosi studi supportano la sua attività antivirale. Per esempio, un recente lavoro (Ohmine, 2005) ha evidenziato come O3 possa inattivare sia ceppi virali con envelope [herpes simplex di tipo 1 McIntyre (HSV-1), ceppo vaccino Elstree (VAC), virus della stomatite vescicolare Indiana (VSV), influenza A (H1N1) A/WS/33], che privi di envelope [adenovirus umano tipo2 (Ad2)]. Dopo ozonizzazione, HSV-1 e VSV hanno perso fino a 6 log10 di particelle infettive in 15 minuti, mentre VAC e influenza A fino a 5 log10 in 40 minuti e 30 minuti, rispettivamente. Ad2 ha perso fino a 5 log10 in 60 min. Le concentrazioni di Malondialdeide (MDA), un sottoprodotto della perossidazione, risultavano inversamente correlate con l’infettività del virus, dato che le concentrazioni di MDA aumentavano con l’aumentare del tempo di esposizione del virus all’O3. Le immagini al microscopio elettronico a trasmissione di Ad2, HSV-1, VAC e VSV hanno confermato i drastici cambiamenti morfologici risultanti dopo il trattamento con O3.

È ben noto che O3 stimola l’immunità cellulare e umorale attraverso l’attivazione dei pathway legati ai fattori trascrizionali NFAT (nuclear factor activated T-cells) e AP-1 (Activated Protein-1) (Reth, 2002). NFAT e AP-1 sono cruciali fattori responsabili di indurre la trascrizione dei geni legati alle citochine: Interleuchine- (IL) -2, IL-6, IL-8, Fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α), Interferone-γ (IFN -γ). Queste citochine svolgono potenti funzioni pro-infiammatorie, hanno capacità chemiotattica di promuovere l’aggregazione e infiltrazioni e migliorano la fagocitosi di neutrofili, linfociti, macrofagi e altre cellule infiammatorie per inattivare patogeni locali.

È ben noto che O3 blocca i processi di infiammazione attraverso vie molecolari legate a Nf-B (Nuclear Factor-B) e Nfr2 (Nuclear Factor (erythroid-derived 2)-like 2). NF-κB e Nrf2 fanno parte di un’importante rete di fattori di trascrizione e proteine regolatrici che modulano l’espressione di una vasta gamma di geni, compresi quelli associati alle risposte infiammatorie. L’attivazione di Nf-kB favorisce la trascrizione di geni legati alle citochine pro-infiammatorie, mentre O3 esercita la sua capacità anti-infiammatoria e di conseguenza anti-apoptotica, bloccando l’azione di NF-κB (Karouzakis et al., 2006; Vaillant et 2006 al., 2013).

D’altra parte, O3 agisce come anti-infiammatorio ma anche antiossidante, attraverso l’attivazione del pathway Nfr2. O3 attiva Nrf2 (Galiè et al., 2018), che a sua volta trasloca al nucleo, dimmerizza e si lega alle regioni ARE (Anti-oxidant Response Elements) di geni che codificano diversi enzimi anti-ossidanti: Superoxido dismutasi (SOD), Glutatione (GSH), Glutatione -S-Transferasi (GST), catalasi, glutammato-cisteina ligasi (GCL), eme ossigenasi 1 (HO-1), NADPH: chinone ossidoreduttasi 1 (NQO1), enzimi di fase II del metabolismo dei farmaci e proteine da shock termico (HSP). HO-1 è un enzima che codifica il gene che catalizza la degradazione dell’eme a monossido di carbonio (CO), che a sua volta inibisce la via NF-B, provocando una ridotta espressione di citochine pro-infiammatorie. HO-1 attiva direttamente le citochine antinfiammatorie.

Pertanto, possiamo sostenere che O3 potrebbe funzionare esercitando tre fasi sovrapposte ma distinte:

1. O3 inattiva il virus

2. O3 attiva l’immunità cellulare e umorale

3. O3 riduce i processi di infiammazione/apoptosi e favorisce le vie molecolari dello stress anti-ossidativo.”

Considerazioni

Gli studi del Dott. Garofolo e del suo team potrebbero rappresentare una speranza per sconfiggere il Coronavirus.. Non ci resta che attendere che inizi la sperimentazione sul campo.

BIDEN OFFENDE L’ITALIA PER DIFENDERE SANITÀ PRIVATIZZATA. GOVERNO E QUIRINALE RISPONDANO A NOME DEL POPOLO ITALIANO

Pubblicato il 17 mar 2020

Nel dibattito tra i due candidati alle primarie Joe Biden ha attaccato l’Italia e vilipeso il nostro servizio sanitario nazionale.

Invito il governo e il Presidente della Repubblica a inviare una nota di protesta ufficiale a nome del popolo italiano e soprattutto dei nostri operatori sanitari.

Il Pd italiano avrebbe il dovere di esprimere pubblicamente la propria protesta nei confronti del suo partito guida e del candidato clintoniano.

Questo rimbambito che ha passato la vita a difendere gli interessi delle lobbies per controbattere alle sacrosante proposte di Bernie Sanders non ha trovato nulla di meglio che offendere il nostro sistema sanitario che garantisce l’assistenza a tutti.

Da ore tutti i media delle corporations, cioè la totalità dell’informazione di massa, negli Stati Uniti, stanno amplificando questa visione distorta dell’Italia.

Siamo noi italiani che dobbiamo esprimere la nostra compassione per il popolo americano che dovrà scegliere salvo miracoli tra Trump o Biden, due espressioni dell’1% super-ricco che se ne fregano altamente della salute e della vita di milioni di cittadini statunitensi.

Il servizio sanitario che c’è in Europa e che propone Sanders è una conquista di civiltà la cui superiore efficienza è attestata da tonnellate di dati di tutti gli organismi sanitari mondiali.

La stampa “progressista” e il centrosinistra italiano che hanno esaltato Biden contro il troppo radicale Sanders hanno preso la loro ennesima cantonata. D’altronde insieme alla destra da 20 anni tagliano e privatizzano sanità e un po’ bideniani lo sono anche loro.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europe

ACERBO-PATTA (PRC-SE): FACCIAMO COME IN SPAGNA,REQUISIAMO LE CLINICHE PRIVATE

Pubblicato il 17 mar 2020

La Spagna requisisce la sanità privata mettendola al servizio della lotta contro il coronavirus. Il decreto del governo italiano invece requisisce tardivamente solo le mascherine e altri beni mobili lasciando al privato la possibilità di poter lucrare anche sulle difficoltà del pubblico a fare fronte alle prestazioni ordinarie dato.

L’emergenza continua a pesare sulla sanità pubblica mentre verso quella privata continua a esserci la subalternità di governo e partiti che l’hanno alimentata negli ultimi 20 anni.

In diverse regioni la diffusione dei contagi da coronavirus ha messo gravemente in crisi la capacità ricettiva degli ospedali pubblici specie per mancanza di posti di terapia intensiva e per subacuti.

In Lombardia per esempio è in atto una corsa contro il tempo per allestire camere e posti letto opportunamente attrezzati, mentre si dichiara che “siamo già al punto di non ritorno”. Lo si fa sottraendo posti letto già scarsi ad altre patologie che non cessano di esistere o investendo risorse e tempo prezioso per attrezzare ex novo nuovi spazi.

Perché si continua a ignorare che la scelta più rapida sarebbe quella di ricorrere all’utilizzo delle strutture delle cliniche private senza perdere ulteriore tempo per realizzarne e allestirne di nuove?

Vale per le regioni attualmente più colpite, ma ancor più per non arrivare impreparati all’allargamento del contagio in altre regioni d’Italia

Il Governo faccia come la Spagna: decreti l’immediato controllo pubblico su tutte le strutture private per poterle utilizzare in base alle emergenze nei territori.

Purtroppo è evidente che il governo non ha la determinazione di contrapporsi agli interessi forti, da Confindustria alla sanità privata.

Di conseguenza alle imprese non si impone la chiusura con cassa integrazione che sarebbe naturale e a cui ricorrono normalmente quando gli conviene per ragioni di mercato e alle cliniche private non si dice che la salute pubblica viene prima del loro business.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale - Antonello Patta, segretario regionale Lombardia - Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Il provvedimento spagnolo tradotto:
“Il ministro della Salute
potrà:
dare gli ordini necessari per assicurare il rifornimento del mercato e il funzionamento dei centri di produzione messi in difficoltà dalla mancanza di prodotti necessari per la Sanità pubblica,
prendere e occupare transitoriamente industrie, fabbriche, officine, aziende o locali di ogni tipo inclusi centri, servizi e plessi sanitari privati, così come quelli del settore farmaceutico,
fare requisizioni a tempo di beni di ogni tipo e imporre prestazioni personali obbligatorie nei casi in cui sia necessario per assicurare la protezione della salute pubblica nel contesto di questa crisi sanitaria”




  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 2004

 La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA   ARTE 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.