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La VOCE ANNO XIX N°9

maggio 2017

PAGINA E        - 37

Moderiamo i toni e lavoriamo per l’obiettivo principale

Ho cercato di tenermi fuori dalle polemiche innescate dalle esternazioni di Franco Trinca su questa lista, ma vorrei brevemente e schematicamente dire la mia su argomenti che meriterebbero ben altro spazio.
Sono perfettamente ateo e critico verso tutte le religioni (anche se non ho nessuna remora a collaborare con alcuni di noi che sono credenti). In particolare non apprezzo le tre grandi religioni monoteiste di tradizione giudaico-cristiana e poi islamica, per i loro impliciti ed espliciti contenuti dogmatici ed intolleranti.
Penso che le analisi di Marx-Engels sul capitalismo e la lotta di classe, e soprattutto quelle di Lenin, Hilferding, Rosa Luxenbourg, Mao-Tse-Dong, ed anche del "liberale" Hobson, e dei marxisti moderni, come gli americani Huberman e Sweezy, sull’imperialismo ed il capitale finanziario e monopolistico (escludendo le sciocchezze scritte da Toni Negri e Hardt nel polpettone "Impero"), rimangono molto importanti per la comprensione della realtà contemporanea.
Ovviamente non sto parlando di profeti che declamano verità inoppugnabili, ma di studiosi e politici che possono aver fatto anche qualche analisi sbagliata o insufficiente.
Apprezzo anche il ruolo antimperialista ed anticolonialista svolto in passato dall’URSS e dal tanto demonizzato Stalin, senza voler idealizzare niente e nessuno e senza giustificarne gli eventuali errori. Qualcosa di questa politica è rimasta nell’azione del governo Putin.
Oggi bisogna tener conto dell’importanza di una serie di fattori materiali ed ideologici che tengano conto della complessità del mondo (vedi ad es. il recente libro dell’amico Fagan sul nuovo "Mondo Multipolare") e che possono andare ad integrare e modificare anche gli schemi ideologici marxisti-leninisti.
Tra questi fattori può essere inquadrata anche l’azione ideologia e materiale del Sionismo, che coinvolge per fortuna solo una parte della galassia ebraica, e che ovviamente non si può ridurre solo all’azione dello stato di Israele, ma anche all’infiltrazione dell’ideologia sionista anche nelle alte sfere di alcuni paesi (vedi l’infiltrazione ad altissimi livelli in vari governi USA, con i vari Wolfovitz, Perle, ecc,, ed oggi con il genero di Trump).
Leggere, però, tutta la politica mondiale come un effetto di un complotto del Suprematismo Ebraico è anche questa pura ideologia, e certamente non delle migliori, e risulta fuorviante per il lavoro che ci ripromettiamo di svolgere.
Invito, quindi, tutti a moderare i toni, in particolare a Franco Trinca e a Fulvio (di cui condivido sempre tutte le idee e le impostazioni, ma non l’eccessiva vis polemica). Concentriamoci sull’obiettivo che ci siamo prefissi: lotta senza quartiere all’imperialismo ed al suo strumento principale, la NATO, e sostegno senza remore alla lotta di indipendenza ed emancipazione dei popoli, dalla Siria, alla Libia, Iraq, Afghanistan, Ucraina, Yemen, Eritrea, Jugoslavia, ecc.
Buon lavoro a tutti, e scusate se alla fine non sono stato tanto breve,
Vincenzo Brandi

Dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace sul attacco missilistico degli Stati Uniti contro obiettivi siriani

Il Consiglio Mondiale della Pace denuncia e condanna i recenti attacchi missilistici degli Stati Uniti contro obiettivi siriani il 6 aprile, come un atto di un’ulteriore escalation dell’intervento imperialista in Siria e nella regione, giustificandola col presunto utilizzo di armi chimiche a Khan Sheikhoun città vicino Idleb da parte dell’esercito siriano, un crimine pretestuoso.
Il bombardamento americano della Siria costituisce non solo la violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite, ma è anche la continuazione delle politiche delle precedenti amministrazioni statunitensi da parte dell’amministrazione Trump. Dopo aver creato, addestrato e finanziato i gruppi armati mercenari di “ISIS” e altri, gli Stati Uniti, la NATO e l’UE con i propri alleati nella regione, stanno fornendo sostegno ai gruppi terroristici armati, attraverso gli attacchi contro l’esercito siriano, e non è la prima volta. Dietro questi attacchi ci sono i piani per la creazione di un “Grande Medio Oriente” per il controllo delle risorse energetiche e dei gasdotti e per ridisegnarne i confini con regimi “amici”. Il WPC esprime la sua solidarietà con il popolo siriano e dei popoli della regione per il loro diritto di determinare liberamente e senza alcuna interferenza straniera il loro destino. Denunciamo anche l’ipocrisia e la doppia morale degli imperialisti, che sostengono e / o svolgono attacchi contro i popoli e le nazioni, creando centinaia di migliaia di rifugiati, e allo stesso tempo “versando lacrime” per gli sfollati che scappano per salvarsi la vita.
Il WPC invita i suoi membri e i suoi simpatizzanti a condannare gli interventi imperialisti e i loro piani nella regione, e ad esprimere solidarietà con i popoli attaccati ed in difficoltà.

La Segreteria del 7 aprile 2017 WPC

Comunicato del Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione (CPPC)

da cppc.pt

Traduzione di Marx21.it


Il Consiglio Portoghese per la Pace e la Cooperazione (CPPC) condanna con fermezza il bombardamento statunitense contro la Siria, denunciando il suo carattere illegale e totalmente contrario al diritto internazionale.

L’aggressione militare diretta contro questo Stato sovrano, che avviene dopo sei anni di guerra segreta, delinea l’intollerabile scalata con conseguenze ancora difficili da prevedere, data l’elevata tensione militare che si vive nel martirizzato paese del Medio Oriente.

Per quanto riguarda i pretesti presentati per l’attacco, il CPPC richiama l’attenzione sul fatto che sono ancora sconosciuti i fatti e i veri autori del denunciato utilizzo di armi chimiche nella provincia di Idlib, che ha provocato un centinaio di vittime.

Manifestando il più profondo ripudio dell’utilizzo di questo tipo di armamento, il CPPC ricorda che il governo siriano ha già respinto qualsiasi tipo di responsabilità per l’azione, ragion per cui è almeno prematuro definire già le responsabilità per il terribile attacco.

E’ importante ricordare che le autorità siriane avevano smantellato il loro arsenale chimico, monitorato da istanze internazionali. La stessa cosa non si può dire dei diversi gruppi terroristici che operano in Siria, che non solo sono in possesso di questo tipo di armi ma che le hanno già utilizzate più volte in precedenza sul territorio siriano.

Questa azione degli Stati Uniti serve solo a chi, come questi gruppi, combatte il governo legittimo del paese, come dimostra l’offensiva delle forze dell’ISIS, nella regione, immediatamente dopo l’attacco degli Stati Uniti.

E’ anche rilevante il fatto che, ancora pochi giorni fa, gli Stati Uniti si siano resi responsabili diretti per la morte di 200 civili a Mosul, in Iraq, senza che tale crimine abbia motivato alcuna azione o rappresaglia da parte della cosiddetta “comunità internazionale”. Mentre in Siria, qualsiasi sospetto, anche infondato, permette il ricorso a un attacco diretto e illegale contro un popolo e il suo Stato sovrano.

Il CPPC responsabilizza gli Stati Uniti e tutti coloro che hanno pubblicamente appoggiato la loro azione criminale, per le eventuali conseguenze di questo attacco, ed esige dal Governo portoghese che si smarchi dall’aggressione e che, nel rispetto della Costituzione della Repubblica Portoghese e della Carta delle Nazioni Unite, si batta per la soluzione pacifica dei conflitti, per la pace e il rispetto della sovranità e integrità territoriale degli Stati.

Il CPPC riafferma la sua solidarietà con il popolo siriano e con la sua eroica resistenza, salutando in particolare il Consiglio della Pace Siriano, organizzazione sorella, membro del Consiglio Mondiale della Pace.

La Direzione Nazionale del CPPC

Dichiarazione dell’Ufficio Politico
del Partito Comunista Siriano

da kprf.ru

Traduzione dal russo di Mauro Gemma


La mattina del 7 aprile, l’esercito statunitense ha sferrato, dalle sue navi di stanza nel Mediterraneo orientale, un massiccio attacco missilistico contro una struttura militare siriana.

Questo attacco rappresenta un nuovo passo nell’aggressione imperialista statunitense contro la nostra Patria, la Siria, che è stato preceduto dall’arrivo di forze militari americane nel nord-est del paese, senza alcun motivo che possa essere giustificato dal diritto internazionale. Questa aggressione è conseguenza dell’approccio generale dell’imperialismo statunitense nell’attacco alla sovranità degli stati e alla libertà dei popoli, allo scopo di ottenere quella costante espansione, che ad esso è connaturata.

Ciò si inserisce nella politica aggressiva dell’imperialismo e del sionismo, indirizzata all’annientamento e alla divisione della Siria, che si erge con forza incrollabile contro i progetti di dominazione coloniale in tutta la regione del Mediterraneo orientale e del mondo arabo nel suo complesso.

La palese aggressione statunitense contro la Siria ha spazzato via ogni illusione sulla possibilità di una America neutrale: l’imperialismo americano rappresenta il principale nemico della libertà dei popoli, tra cui quello siriano. L’America è il più grande terrorista internazionale nel mondo.

Il Partito Comunista Siriano invita le masse del nostro popolo a serrare ancora di più i ranghi di fronte all’aggressione imperialista e a garantire tutto il sostegno possibile al nostro glorioso esercito nazionale in questa dura lotta contro gli aggressori e i loro complici delle bande terroristiche.

Il Partito Comunista Siriano si rivolge all’opinione pubblica progressista mondiale, a tutte le forze progressiste e democratiche nel mondo libero, con un appello a condannare l’aggressione imperialista statunitense contro la Siria e a rafforzare la solidarietà con la Resistenza nazionale siriana, che sta contribuendo efficacemente alla lotta globale delle forze di liberazione contro l’imperialismo aggressivo.

Viva la Resistenza nazionale siriana! - Damasco, 7 aprile 2017

La Siria non si inginocchierà!


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