Nei
numeri precedenti abbiamo visto come nel ‘700 siano state
rielaborate ed efficacemente diffuse idee politiche e filosofiche già
presenti nel ‘600, come l’empirismo, il liberalismo, e le
teorie newtoniane. In campo scientifico non si ebbero rivoluzioni
paragonabili a quelle operate da Galilei o Newton nel secolo
precedente, ma vi fu un progressivo accumulo di innovazioni tecniche
e ricerche diffuse che servì da base per la vera esplosione
scientifica verificatasi nell’800 ed all’inizio del ‘900.
L’innovazione
tecnica più importante, consolidatasi solo nella parte finale
del secolo, fu certamente l’invenzione della macchina
a vapore.
Un primo semplice dispositivo era già stato messo a punto
dall’intelligente fisico francese Denis
Papin
(1647-1714), ma era rimasta come una curiosità scientifica.
Nel 1698 l’inglese Thomas
Savary
(1650-1715) inventò una nuova macchina usata per pompare via
l’acqua dalle miniere. La macchina fu perfezionata da Thomas
Newcomen
nel 1712 con l’uso di un cilindro verticale e di uno stantuffo,
e fu usata sia nelle miniere che per fornire acqua ai mulini. Si deve
ad un tecnico dell’Università di Glascow, James
Watt
(1736-1819), il definitivo perfezionamento di una macchina brevettata
nel 1769 e poi ampiamente usata anche nell’industria tessile
per muovere i telai, passo decisivo per la rivoluzione
industriale
iniziata in Inghilterra.
Nel
campo astronomico la realizzazione di cannocchiali perfezionati privi
di difetti cromatici e di cannocchiali a riflessione (già
progettati ma non prodotti con efficacia nel ‘600), e l’uso
generalizzato di micrometri, permise progressi nello studio delle
comete e delle stelle della nostra galassia. Massimo astronomo
dell’epoca fu il tedesco William
Herschel,
vissuto però in Inghilterra e scopritore del pianeta Urano.
L’intelligente
fisico francese Pierre
Louis Moreau de Maupertois
(1698-1759), prima studioso presso l’Accademia di Francia e poi
dal 1746 divenuto responsabile dell’Accademia di Berlino alla
corte del re illuminista Federico II, guidò nel 1736-37 una
famosa spedizione in Lapponia che dimostrò (come già
accennato in un numero precedente) la veridicità della
previsione di Newton secondo cui la Terra era schiacciata ai poli.
Analoga spedizione fu fatta in Perù. Questi risultati dettero
un grande impulso alla corrente newtoniana.
Altra
innovazione tecnica di grande importanza fu la realizzazione di
cronometri perfezionati basati su un doppio bilanciere e capaci di
non farsi influenzare dai moti ondosi. Lo strumento, realizzato
dall’inglese John
Harrison
(1695-1776), fu utilissimo per il calcolo della longitudine sulle
navi (basato su un confronto con l’ora corrispondente ad un
meridiano di riferimento, in genere quello di Greenwich), e fu
pubblicamente premiato in un concorso pubblico del 1772.
L’uso
di nuovi strumenti per la misura del calore – come il
calorimetro messo a punto dall’inglese Joseph
Black
– e l’uso di nuovi termometri a mercurio in sostituzione
dell’acqua e dell’alcool, permise lo sviluppo di studi
sul calore e misure esatte di temperature atte a mettere a punto una
serie di scale termiche, ancora oggi in uso, dovute allo svedese
Anders
Celsius
(1701-1744), all’olandese Gabriel
Daniel Farenheit
(1690-1736), ed al francese Renè
Antoine Reamour
(1683-1757).
Lo
studio dei gas permise un celebre esperimento attuato dal francese
Joseph
Michel Montgolfier
nel 1783 con un pallone aerostatico.