Buona parte del prestigio che Wikipedia si era conquistata è andato disperso da quando si è declassata a strumento in mano ai servizi segreti americani. Non è il solo caso di celebri testate che sono venute a patti...
...Singoli stati membri dell’Eurozona emettono CCF, assegnandoli gratuitamente a una pluralità di soggetti..
..Durante il periodo di differimento fra assegnazioni e scadenza dei CCF, il nuovo output conseguente all’accresciuta spesa genererà nuovo gettito fiscale che finanzierà i minori introiti derivanti dall’esercizio dei CCF.
Se poi il moltiplicatore fiscale è superiore a 1 (come la maggior parte della dottrina macroeconomica ritiene, in contesti di economia fortemente depressa) il programma, addirittura, si autofinanzia totalmente e genera risorse fiscali aggiuntive. Anche nel momento in cui (due anni dopo l’inizio delle assegnazioni) i CCF cominciano a essere utilizzati per ridurre i pagamenti di imposte, le maggiori entrate fiscali conseguenti al più alto livello di PIL compensano totalmente il calo di gettito connesso all’utilizzo dei CCF..
..Il possessore di CCF acquisisce il diritto a ridurre le proprie obbligazioni finanziarie nei confronti dello stato emittente. Di conseguenza, i CCF hanno un valore economico e saranno oggetto di transazioni e scambi: il possessore di CCF potrà mantenerli in portafoglio, oppure cederli (contro euro) prima della data di esercizio, per un valore pari al loro importo di utilizzo al netto di uno sconto finanziario, presumibilmente non molto diverso dal tasso d’interesse applicabile a un normale titolo di stato di pari durata. Gli intermediari finanziari troveranno conveniente acquistare CCF che potranno utilizzare come sconti fiscali o potranno rivendere a terzi a uno sconto minore. Potrà diffondersi anche l’impiego di CCF per transazioni dirette, cioè per acquisti di beni e di servizi regolati in CCF e non in euro..
..Che cosa non la convince nella riforma italiana dei musei?
"Prima di tutto ho paura che non si rispetti lidentità di un museo, la specificità della cultura locale che vi è custodita e che va tutelata"..
..Dopo la pace punitiva inflitta ad Alexis Tsipras all’Eurogruppo del 12 luglio scorso, siamo ad un’altra schiacciante vittoria delle Istituzioni: la scissione di Syriza rientra, infatti, nei piani originari della Troika che ora ha da gioire.
Sarebbe riduttivo banalizzare il tutto come una divisione interna tra “duri e puri” e “moderati”. Le cose, spesso e volentieri, sono più complesse. In Italia si tende purtroppo a banalizzare, tifare ed etichettare. Alexis Tsipras da nuovo Che Guevara è diventato, per qualcuno, un “traditore”; altri che prima lo definivano un “populista euroscettico” ora lo elogiano come politico responsabile. Tante parole, pochi ragionamenti e consapevolezza dei fatti. Andiamo con ordine..
Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un crescendo di dichiarazioni da parte di studiosi e commentatori che definiscono la linea politico-istituzionale di Matteo Renzi plebiscitaria, presidenzialista, autocratica, da uomo solo al comando, autoritaria. Quel che colpisce in queste dichiarazioni è che spesso provengono da persone che, quando nel marzo dell’anno scorso alcuni si permisero di mettere in guardia contro il rischio della nascita di un sistema autoritario, si stracciarono le vesti, gridarono all’intollerabile forzatura, mostrando tra l’altro di non conoscere la distinzione tra “autoritario” e “totalitario”.
Si potrebbe essere soddisfatti di queste tardive resipiscenze, se non fosse che in politica i tempi contano per chi agisce e per chi discute. Non è irragionevole pensare che la tempestiva creazione di un fronte culturale critico avrebbe potuto indirizzare le riforme istituzionali verso risultati più accettabili, considerando che erano venute proposte che andavano oltre il muro contro muro. L’occasione è stata perduta da parte di quelli che furono silenziosi o compiacenti. Ma pure da Renzi, che aveva a disposizione indicazioni che avrebbero consentito di ridurre il tasso antidemocratico dell’accoppiata tra legge elettorale e riforma del Senato..
Una crisi che nasce da una guerra monetaria, in cui ogni Paese svaluta nel tentativo di aumentare lexport per migliorare il proprio bilancio pubblico; una conseguente guerra commerciale e una concorrenza esasperata tra nazioni per esportare più del vicino; un inevitabile rallentamento del gigante asiatico, dopo anni di crescita in doppia cifra. Sono diverse le spiegazioni che si leggono negli ultimi giorni, dopo il crollo delle Borse cinesi e il conseguente contagio ai principali mercati finanziari. Diverse spiegazioni che contengono sicuramente elementi di verità, ma che trascurano probabilmente laspetto determinante. Le Borse cinesi venivano da tre anni consecutivi di rialzi praticamente senza interruzione. Più che rialzi, anni di esplosione irrefrenabile. Per quella di Shenzen parliamo di circa + 150% in 12 mesi, poco meno per quella di Shanghai..
Un giallo nauseabondo in cui c’era (ma gli effetti li vediamo ancora oggi) davvero di tutto: la mafia, la P2, i servizi segreti, alcuni gruppi politici italiani, l’Eni, il Vaticano e l’omicidio/suicidio di Roberto Calvi. Questo è “il contesto e l’antefatto” da cui derivano le complicità nel funerale tragicomico del boss Casamonica. Comico, perché non si vedeva da anni niente di più Kitsch; tragico, perché la Chiesa, la società civile e lo Stato ne escono umiliati e offesi. Da una pagina di cronaca degli anni Ottanta (si era appena saputo della P2): si avverte una sensazione di sconcerto per la natura criminale degli eventi e per il livello dei personaggi coinvolti: “Può dare la vertigine pensare che, in un solo mazzo, si siano trovati il Vaticano, Sindona e Calvi, l’ala bacata della massoneria e la mafia; ma molti riscontri conducono a questa sconvolgente verità.” Può dare la vertigine. E’ così. Anche oggi sgomenta sapere che mentre Papa Bergoglio scomunica la mafia, la sua chiesa lo tradisce (per trenta denari, o poco più), vendendosi ai boss..
Quando vado a comprare il giornale, al mattino, dentro di me mi auguro di leggere qualcosa che riguardi un colpo di intelligenza e che faccia svoltare verso il meglio il nostro benessere e la nostra cultura. Ho invece la sensazione di trovarmi di fronte al bollettino delle disgrazie di un manicomio di estensione globale: c’è chi spara ad altri, c’è chi cade dai piani alti di un palazzo, con o senza spinte, c’è chi precipita con un velivolo, c’è chi affoga, solo o in compagnia, c’è chi dopo essere scomparso è rintracciato cadavere molto tempo dopo, e così via. Difficile trovare una notizia, per così dire, “positiva”. La domanda è: ma questa macelleria è una fedele rappresentazione dominante della realtà, o non è per caso un espediente per attirare più lettori sulla base di un modello morboso di interessati alla comunicazione? A qualcuno come me viene voglia di saltare le notizie principali; rifugiandosi però in una descrizione dei fatti della politica che troppo raramente appaiono più appetitosi della cronaca nera. E anche questi fatti della politica finiscono con l’offrire sempre più spesso, abusi, ruberie e prevaricazioni che travolgono la nostra fiducia nell’umanità..