LA VOCE | COREA | CUBA | JUGOSLAVIA | PALESTINA | SCIENZA |
Stampa pagina |
Stampa inserto |
LA VOCE 1511 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XVIII N°3 | novembre 2015 | PAGINA 4 - 20 |
LONU rivedrà la situazione del popolo indigeno in Honduras![]() Sarà il mio primo viaggio ufficiale a quella nazione, dove analizzerò questioni relative ai diritti su terre e risorse, gli impatti delle attività di sviluppo, di conservazione, estrattive, energetiche nei territori indigeni, segnalò in una nota di stampa lesperta nominata nel 2014. D’accordo con Tauli-Corpuz, durante il suo soggiorno presterà speciale attenzione alle questioni relative alla violenza ed allaccesso alla giustizia ed allo sviluppo economico e sociale. Spero che questa visita contribuisca ad aumentare la coscienza sui problemi che i popoli indigeni sperimentano tutti i giorni e che rimangono ignorati il più delle volte, ha detto. La Relatrice Speciale prevede conversare con rappresentanti originari, organizzazioni della società civile e funzionari del Governo di Honduras, nella capitale Tegucigalpa ed in località come Puerto Lempira, Auka, La Esperanza, Rio Blanco e La Ceiba. Martedì 11 novembre, Tauli-Corpuz presenterà le sue osservazioni preliminari in una conferenza stampa, mentre le conclusioni della visita rimarranno raccolte nella sua relazione al Consiglio dei diritti umani dellONU. Ig/wmr Rivoluzione cubana: 60anni di storia da raccontare![]() A questa conclusione approdarono specialisti che assisterono a LAvana al simposio internazionale La Rivoluzione cubana: Genesi e sviluppo storico che si è svolto dal 13 al 15 novembre. La Rivoluzione cubana, i suoi antecedenti e costruzione, la sua impronta ed esempio, come le relazioni con America Latina ed il mondo sono stati i temi trattati da 70 esperti di 20 paesi che parteciparono allevento. Lo storiografo Eduardo Torres Cuevas commentò che anche se si conoscono i principali avvenimenti di questa tappa, non si sono studiati i |
processi che
li produssero o circondarono. Per questo che considerò molto importanti e necessari gli incontri come questo per cercare una migliore comprensione della storia recente della nazione cubana. Secondo lui, se la memoria è qualcosa che si ricorda avremo 60 anni di storia che non sono nel ricordo degli attuali partecipanti della società cubana e, pertanto, è imprescindibile il riscatto delle fonti, preservarle e trovarle, perché molte sono disperse. La Rivoluzione cubana riunisce varie generazioni; una che la visse come partecipante, ed unaltra che si sommò già trionfante la Rivoluzione e che ha il ricordo storico di questi processi, sostenne. Ma cè una generazione che non partecipò a questi avvenimenti, integrata da quelli che hanno oggi meno di 25 anni e che conoscono solo lultima tappa, il chiamato “periodo speciale” con tutte le sue caratteristiche, ha detto il conferenziere. Uno dei momenti di riflessione più interessanti di questo simposio loffrì il teologo brasiliano Frei Betto, con la sua conferenza sui valori morali della Rivoluzione cubana. Betto ha messo in allerta sulla necessità di mantenere i valori spirituali del processo rivoluzionario di questo paese, di fare in modo che i più giovani sentano come sua questa Rivoluzione e non la vedano come il passato. Segnalò che la sfida è organizzare la speranza, infondere lutopia liberatrice nei giovani e che si sentono felici perché hanno impresso un senso altruistico, solidale, cooperativo e partecipativo nelle loro vite. Commentò che assistiamo allintroduzione di una nuova epoca nellumanità che non ha ancora consolidato il suo paradigma, ma confluiscono vari ed uno è quello che propone la Rivoluzione cubana per i suoi risultati storici ed esperienze, nel sviluppare la globalizzazione dalla solidarietà di fronte alla globo-colonizzazione di oggi. Inoltre, riferì che la Rivoluzione cubana vive il processo di normalizzazione di relazioni con gli Stati Uniti, per questo che deve cercare di mantenere molta coscienza dei suoi valori che più che politici sono valori umani. ![]() Un progetto come quello di Cuba è la cosa migliore che può essere offerta allumanità in questa tappa dellevoluzione dell’Uomo, affermò il frate domenicano. Nello sviluppo di questo evento si trattarono tematiche come la cooperazione cubana con lAngola; linternazionalismo e la politica estera della Rivoluzione e la collaborazione medica con paesi africani. Inoltre, le commissioni di lavoro approfondirono le radici storiche del processo rivoluzionario; storia, patrimonio e scienza; il processo nazionale liberatore negli anni 50 del secolo passato e la strategia politico-militare del leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro. E nei pannelli si abbordarono alcuni degli impatti sociali che generano le trasformazioni attuali in Cuba; la visione esterna di questi cambiamenti e levoluzione istituzionale nel “periodo speciale”. Si trattarono anche il confronto Cuba-Stati Uniti, lattualità delle relazioni tra i due paesi, il ruolo della diplomazia nel conflitto e la sua evoluzione dopo il 17 dicembre, e la sovversione politica diretta contro lisola ed America Latina. Nuriem de Armas, giornalista della Redazione Nazionale di Prensa Latina |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
Stampa pagina | Stampa inserto | LA VOCE 1511 |
LA VOCE | COREA | CUBA | JUGOSLAVIA | PALESTINA | SCIENZA |