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La VOCE 1803

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La VOCE ANNO XXII N°10

febbraio 2020

PAGINA 3

Copyleft © Tutto il materiale è liberamente riproducibile ed è richiesta soltanto la menzione della fonte.
Onorificenza Internazionale Medaglia della Amicizia col Popolo della RPD di Corea alla Partigiana Miriam Pellegrini Ferri.

Invito all’ Ambasciata di Cuba in Italia dal Consigliere Politico Yamila Pita Montes.

Colaboracion con Radio Habana Cuba. - Curriculum Miriam
corrispondenza di miriam. miriam su facebook. l'esercito usa riprende le grandi manovre in europa. comitato promotore della campagna #no guerra #no nato italia. manlio dinucci - (il manifesto, 26 maggio 2020). lo us army europe (esercito usa in europa), «dopo attenta valutazione e pianificazione», ha deciso che effettuerà in polonia, dal 5 al 19 giugno, l’esercitazione allied spirit nel quadro della grande manovra strategica defender-europe 20 (difensore dell’europa 2020). vi parteciperanno 4.000 soldati usa di unità corazzate e di fanteria, affiancati da 2.000 polacchi. l’esercitazione, che avrebbe dovuto svolgersi in maggio, è stata posticipata poiché, a causa del covid-19, la defender-europe 20 è stata parzialmente modificata. ma, precisa lo us army europe, quando in marzo è stato sospeso l’invio di forze dagli stati uniti, «oltre il 90% degli equipaggiamenti destinati alla defender-europe 20 era già a bordo di aerei e navi diretti in europa». in totale sono arrivati oltre 3.000 pezzi di equipaggiamento, a partire dai carrarmati, cui si sono aggiunti oltre 9.000 mezzi corazzati e altri veicoli provenienti dai depositi «preposizionati» che l’esercito usa mantiene in germania. dagli stati uniti sono arrivati oltre 6.000 soldati, integrati da altre migliaia di stanza in europa. nonostante «l’aggiustamento dovuto al covid-19», comunica lo us army, «molti degli obiettivi di prontezza strategica sono stati realizzati». annuncia quindi che, per recuperare il tempo perso, «lo us army europe sta pianificando esercitazioni aggiuntive nei prossimi mesi, basate su molti degli obiettivi originali della defender-europe 20 per accrescere la prontezza e interoperabilità delle forze usa e alleate». la allied spirit è quindi la prima di una serie di esercitazioni nello stesso quadro strategico in chiara funzione anti-russia. non a caso si svolge in polonia. qui – secondo quanto stabilito nella dichiarazione firmata dal presidente trump con il presidente polacco duda lo scorso settembre – gli stati uniti stanno fortemente aumentando la loro presenza militare. il numero di soldati che vi mantengono in permanenza, attraverso un sistema di rotazione, viene accresciuto da 4.500 a 5.500. a poznan lo us army installa un proprio quartier generale di divisione su base avanzata. a drawsko pomorskie le forze armate usa aprono un centro di addestramento al combattimento. a wrocław-strachowice la us air force realizza un grande scalo aeroportuale di sbarco. a lask la us air force disloca una squadra di aerei a pilotaggio remoto, compresi droni reaper. a powidz, una brigata aerea da combattimento. sia a powidz che a lubliniec, le forze usa per le operazioni speciali costituiscono proprie basi. in una località ancora da definire, verrà dislocata in permanenza la squadra da combattimento di una brigata corazzata usa. l’intero equipaggiamento è già stoccato a bergen-hohne in germania. lo us army europe comunica inoltre che la 173a brigata aviotrasportata, di stanza a vicenza, sta pianificando operazioni nei balcani e nella regione del mar nero, mentre il 10° comando di difesa aerea e missilistica parteciperà a esercitazioni nel baltico. la us air force comunica che tutti e tre i tipi di bombardieri strategici usa a duplice capacità convenzionale e nucleare – b-2 spirit, b-1b lancer e b-52h – hanno compiuto in maggio, partendo dagli stati uniti, missioni in europa. ciò ha dimostrato che «la pandemia del covid-19 non ha compromesso la prontezza e la portata dei bombardieri strategici usa». questi fatti, ignorati dai grandi media che avevano annunciato in marzo la cancellazione della defender-europe 20 a causa del covid-19, confermano che gli usa non hanno cancellato ma solo rimodulato l’operazione strategica, prolungandola. scopo di washington resta quello di accrescere la tensione con la russia usando l’europa quale prima linea del confronto. ciò permette agli stati uniti di rafforzare la loro leadership sugli alleati europei e di orientare la politica estera e militare dell’unione europea, nella quale 22 dei 27 membri appartengono alla nato sotto comando usa. bombe atomiche usa, 150mila morti per testarle. nel corso di un suo intervento, il leader della rivoluzione islamica dell’iran, l’āyatollāh seyyed
alī ḥoseynī khamenei ha dichiarato che per testare le bombe atomiche, l’esercito americano ha massacrato più di 150mila persone. il faro sul mondo. per testare le bombe atomiche, l'esercito americano ha massacrato più di 150mila persone. gli strateghi militari statunitensi suggeriscono la guerra psicologica contro la cina. di alan macleod, mintpress. da https://www.alainet.org. traduzione di marx21.it. mentre le forze armate statunitensi spostano la loro attenzione dal medio oriente al conflitto con russia e cina, i pianificatori della guerra statunitensi stanno consigliando agli usa di espandere notevolmente le proprie "operazioni psicologiche" online contro pechino. un nuovo rapporto del financial times descrive in dettaglio in che modo i vertici di washington stanno pianificando una nuova guerra fredda con la cina, descrivendola più che una terza guerra mondiale come un conflitto in cui i paesi "si prendono a calci sotto il tavolo". il generale richard clarke, capo del comando delle operazioni speciali, ha dichiarato che le "missioni di cattura e uccisione" che i militari hanno svolto in afghanistan sono inadeguate per questo nuovo conflitto e che occorre passare a campagne di cyber-influenza. l'analista militare david maxwell, ex soldato delle operazioni speciali, si è fatto promotore di una guerra culturale generalizzata, che dovrebbe indurre il pentagono a porsi l’obiettivo di demonizzare la cina e demoralizzare i suoi cittadini persino con storie romanzate, sostenendo paradossalmente che washington dovrebbe "trasformare in arma” la politica cinese del figlio unico, bombardando il popolo cinese con racconti di potenziali morti in guerra dei propri figli unici. una tattica non troppo diversa fu usata durante la prima guerra fredda contro l'unione sovietica, quando la cia mobilitò un'enorme rete di artisti, scrittori e pensatori per promuovere le critiche di stampo liberale e socialdemocratico contro l'urss, all'insaputa del pubblico e talvolta, anche degli stessi artisti. la fabbricazione del consenso. nel giro di poco tempo, l'amministrazione trump ha smesso di elogiare la risposta della cina alla pandemia di covid-19 per passare ad incolparla della sua esplosione, suggerendo anche che debba pagare le riparazioni per una sua presunta negligenza. solo tre anni fa, gli americani avevano una visione neutrale della cina (e nove anni fa essa era fortemente favorevole). oggi, gli stessi sondaggi mostrano che al 66% degli americani non piace la cina, e che solo il 26% che mantiene un'opinione positiva del paese. quattro persone su cinque sostengono la necessità di una guerra economica su larga scala con pechino, qualcosa che il presidente ha minacciato di scatenare nelle scorse settimane. anche la stampa delle grandi imprese sta facendo la sua parte, descrivendo costantemente la cina come una minaccia pericolosa per gli stati uniti, piuttosto che una forza neutrale o persino un potenziale alleato, portando a un'ondata di attacchi razzisti anti-cinesi all'interno del paese. la preparazione di una guerra intercontinentale. gli analisti da lungo tempo sostengono che la scarsa efficacia delle simulazioni di guerra calda con la cina e persino con la russia, ma non è chiaro se si tratti di una sobria valutazione o di un tentativo egoistico di ottenere un aumento delle spese militari. la recente richiesta di bilancio del pentagono per il 2021 chiarisce che gli stati uniti stanno preparandosi a una possibile guerra intercontinentale con la cina e/o la russia. vengono richiesti 705 miliardi di dollari per "spostare l'attenzione dalle guerre in iraq e in afghanistan e una maggiore enfasi sui tipi di armi che potrebbero essere utilizzate per combattere i giganti nucleari come la russia e la cina", osservando che ciò richiede "sistemi di arma più avanzati e sofisticati, che offrano una maggiore capacità di impatto, una maggiore mortalità e un dispositivo capace di far fronte alle minacce di avversari di pari dimensione in un ambiente più complesso ”. i militari hanno recentemente ricevuto il primo lotto di testate nucleari a basso rendimento, che, secondo gli esperti, confondono il confine tra un conflitto convenzionale e uno nucleare, rendendo molto più probabile quest'ultimo. un approccio bipartisan. non c'è stata una risposta significativa da parte dei democratici. infatti, il team di joe biden ha suggerito che l'intera politica industriale degli stati uniti dovrebbe ruotare attorno alla "competizione con la cina" e che la sua "priorità principale" è quella di affrontare la presunta minaccia rappresentata da pechino. l'ex vicepresidente ha anche attaccato trump da destra sulla questione della cina, cercando di presentarlo come uno strumento di pechino, ricordando come clinton lo aveva ritratto nel 2016 come un agente del cremlino. solo il candidato del partito verde, howie hawkins, ha promesso di tagliare il bilancio militare del 75% e di attuare un disarmo unilaterale. le voci che esprimono preoccupazione per una nuova corsa agli armamenti sono poche. l'attivista veterano della non proliferazione nucleare andrew feinstein è un'eccezione, avendo dichiarato: "i nostri governi spendono ogni anno più di $ 1,75 trilioni in guerre, armi, conflitti ... se potessimo impiegare questo tipo di risorsa per affrontare la crisi del coronavirus che stiamo vivendo, immaginate che cosa potremmo fare. immaginate come potremmo combattere la crisi climatica, come potremmo affrontare la povertà globale, la disuguaglianza. la nostra priorità non deve mai essere la guerra; le nostre priorità devono essere la salute pubblica, l'ambiente e il benessere umano". in ogni caso, di fronte a una nuova guerra psicologica del governo contro la cina, è improbabile che voci come quelle di feinstein ricevano spazio sulla stampa mainstream.

Corrispondenza di Miriam



Miriam su Facebook



L'ESERCITO USA RIPRENDE LE GRANDI MANOVRE IN EUROPA

Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO Italia


Manlio Dinucci - (il manifesto, 26 maggio 2020)

Lo US Army Europe (Esercito Usa in Europa), «dopo attenta valutazione e pianificazione», ha deciso che effettuerà in Polonia, dal 5 al 19 giugno, l’esercitazione Allied Spirit nel quadro della grande manovra strategica Defender-Europe 20 (Difensore dell’Europa 2020). Vi parteciperanno 4.000 soldati Usa di unità corazzate e di fanteria, affiancati da 2.000 polacchi.

L’esercitazione, che avrebbe dovuto svolgersi in maggio, è stata posticipata poiché, a causa del Covid-19, la Defender-Europe 20 è stata parzialmente modificata. Ma, precisa lo US Army Europe, quando in marzo è stato sospeso l’invio di forze dagli Stati uniti, «oltre il 90% degli equipaggiamenti destinati alla Defender-Europe 20 era già a bordo di aerei e navi diretti in Europa».

In totale sono arrivati oltre 3.000 pezzi di equipaggiamento, a partire dai carrarmati, cui si sono aggiunti oltre 9.000 mezzi corazzati e altri veicoli provenienti dai depositi «preposizionati» che l’Esercito Usa mantiene in Germania. Dagli Stati uniti sono arrivati oltre 6.000 soldati, integrati da altre migliaia di stanza in Europa.

Nonostante «l’aggiustamento dovuto al Covid-19», comunica lo US Army, «molti degli obiettivi di prontezza strategica sono stati realizzati».

Annuncia quindi che, per recuperare il tempo perso, «lo US Army Europe sta pianificando esercitazioni aggiuntive nei prossimi mesi, basate su molti degli obiettivi originali della Defender-Europe 20 per accrescere la prontezza e interoperabilità delle forze Usa e alleate». La Allied Spirit è quindi la prima di una serie di esercitazioni nello stesso quadro strategico in chiara funzione anti-Russia.

Non a caso si svolge in Polonia. Qui – secondo quanto stabilito nella Dichiarazione firmata dal presidente Trump con il presidente polacco Duda lo scorso settembre – gli Stati uniti stanno fortemente aumentando la loro presenza militare. Il numero di soldati che vi mantengono in permanenza, attraverso un sistema di rotazione, viene accresciuto da 4.500 a 5.500.

A Poznan lo US Army installa un proprio quartier generale di divisione su base avanzata

A Drawsko Pomorskie le forze armate Usa aprono un Centro di addestramento al combattimento.

A Wrocław-Strachowice la US Air Force realizza un grande scalo aeroportuale di sbarco.

A Lask la US Air Force disloca una squadra di aerei a pilotaggio remoto, compresi droni Reaper.

A Powidz, una brigata aerea da combattimento.

Sia a Powidz che a Lubliniec, le Forze Usa per le operazioni speciali costituiscono proprie basi.

In una località ancora da definire, verrà dislocata in permanenza la squadra da combattimento di una brigata corazzata Usa. L’intero equipaggiamento è già stoccato a Bergen-Hohne in Germania.

Lo US Army Europe comunica inoltre che la 173a Brigata aviotrasportata, di stanza a Vicenza, sta pianificando operazioni nei Balcani e nella regione del Mar Nero, mentre il 10° Comando di difesa aerea e missilistica parteciperà a esercitazioni nel Baltico.

La US Air Force comunica che tutti e tre i tipi di bombardieri strategici Usa a duplice capacità convenzionale e nucleare – B-2 Spirit, B-1B Lancer e B-52H – hanno compiuto in maggio, partendo dagli Stati uniti, missioni in Europa. Ciò ha dimostrato che «la pandemia del Covid-19 non ha compromesso la prontezza e la portata dei bombardieri strategici Usa».

Questi fatti, ignorati dai grandi media che avevano annunciato in marzo la cancellazione della Defender-Europe 20 a causa del Covid-19, confermano che gli Usa non hanno cancellato ma solo rimodulato l’operazione strategica, prolungandola.

Scopo di Washington resta quello di accrescere la tensione con la Russia usando l’Europa quale prima linea del confronto. Ciò permette agli Stati uniti di rafforzare la loro leadership sugli alleati europei e di orientare la politica estera e militare dell’Unione europea, nella quale 22 dei 27 membri appartengono alla Nato sotto comando Usa.

Bombe atomiche Usa, 150mila morti per testarle

Nel corso di un suo intervento, il leader della Rivoluzione Islamica dell’Iran, l’Āyatollāh Seyyed

Alī Ḥoseynī Khamenei ha dichiarato che per testare le bombe atomiche, l’esercito americano ha massacrato più di 150mila persone.

Il Faro sul Mondo




Per testare le bombe atomiche, l'esercito americano ha massacrato più di 150mila persone

Gli strateghi militari statunitensi suggeriscono la guerra psicologica contro la Cina

di Alan Macleod, Mintpress

da https://www.alainet.org

Traduzione di Marx21.it

Mentre le forze armate statunitensi spostano la loro attenzione dal Medio Oriente al conflitto con Russia e Cina, i pianificatori della guerra statunitensi stanno consigliando agli USA di espandere notevolmente le proprie "operazioni psicologiche" online contro Pechino.

Un nuovo rapporto del Financial Times descrive in dettaglio in che modo i vertici di Washington stanno pianificando una nuova Guerra Fredda con la Cina, descrivendola più che una terza guerra mondiale come un conflitto in cui i paesi "si prendono a calci sotto il tavolo". Il generale Richard Clarke, capo del comando delle operazioni speciali, ha dichiarato che le "missioni di cattura e uccisione" che i militari hanno svolto in Afghanistan sono inadeguate per questo nuovo conflitto e che occorre passare a campagne di cyber-influenza.

L'analista militare David Maxwell, ex soldato delle Operazioni Speciali, si è fatto promotore di una guerra culturale generalizzata, che dovrebbe indurre il Pentagono a porsi l’obiettivo di demonizzare la Cina e demoralizzare i suoi cittadini persino con storie romanzate, sostenendo paradossalmente che Washington dovrebbe "trasformare in arma” la politica cinese del figlio unico, bombardando il popolo cinese con racconti di potenziali morti in guerra dei propri figli unici.

Una tattica non troppo diversa fu usata durante la prima Guerra Fredda contro l'Unione Sovietica, quando la CIA mobilitò un'enorme rete di artisti, scrittori e pensatori per promuovere le critiche di stampo liberale e socialdemocratico contro l'URSS, all'insaputa del pubblico e talvolta, anche degli stessi artisti.

La fabbricazione del consenso

Nel giro di poco tempo, l'amministrazione Trump ha smesso di elogiare la risposta della Cina alla pandemia di COVID-19 per passare ad incolparla della sua esplosione, suggerendo anche che debba pagare le riparazioni per una sua presunta negligenza. Solo tre anni fa, gli americani avevano una visione neutrale della Cina (e nove anni fa essa era fortemente favorevole). Oggi, gli stessi sondaggi mostrano che al 66% degli americani non piace la Cina, e che solo il 26% che mantiene un'opinione positiva del paese. Quattro persone su cinque sostengono la necessità di una guerra economica su larga scala con Pechino, qualcosa che il presidente ha minacciato di scatenare nelle scorse settimane.

Anche la stampa delle grandi imprese sta facendo la sua parte, descrivendo costantemente la Cina come una minaccia pericolosa per gli Stati Uniti, piuttosto che una forza neutrale o persino un potenziale alleato, portando a un'ondata di attacchi razzisti anti-cinesi all'interno del paese.

La preparazione di una guerra intercontinentale

Gli analisti da lungo tempo sostengono che la scarsa efficacia delle simulazioni di guerra calda con la Cina e persino con la Russia, ma non è chiaro se si tratti di una sobria valutazione o di un tentativo egoistico di ottenere un aumento delle spese militari.

La recente richiesta di bilancio del Pentagono per il 2021 chiarisce che gli Stati Uniti stanno preparandosi a una possibile guerra intercontinentale con la Cina e/o la Russia. Vengono richiesti 705 miliardi di dollari per "spostare l'attenzione dalle guerre in Iraq e in Afghanistan e una maggiore enfasi sui tipi di armi che potrebbero essere utilizzate per combattere i giganti nucleari come la Russia e la Cina", osservando che ciò richiede "sistemi di arma più avanzati e sofisticati, che offrano una maggiore capacità di impatto, una maggiore mortalità e un dispositivo capace di far fronte alle minacce di avversari di pari dimensione in un ambiente più complesso ”. I militari hanno recentemente ricevuto il primo lotto di testate nucleari a basso rendimento, che, secondo gli esperti, confondono il confine tra un conflitto convenzionale e uno nucleare, rendendo molto più probabile quest'ultimo.

Un approccio bipartisan

Non c'è stata una risposta significativa da parte dei democratici. Infatti, il team di Joe Biden ha suggerito che l'intera politica industriale degli Stati Uniti dovrebbe ruotare attorno alla "competizione con la Cina" e che la sua "priorità principale" è quella di affrontare la presunta minaccia rappresentata da Pechino. L'ex vicepresidente ha anche attaccato Trump da destra sulla questione della Cina, cercando di presentarlo come uno strumento di Pechino, ricordando come Clinton lo aveva ritratto nel 2016 come un agente del Cremlino. Solo il candidato del Partito Verde, Howie Hawkins, ha promesso di tagliare il bilancio militare del 75% e di attuare un disarmo unilaterale.

Le voci che esprimono preoccupazione per una nuova corsa agli armamenti sono poche. L'attivista veterano della non proliferazione nucleare Andrew Feinstein è un'eccezione, avendo dichiarato:

"I nostri governi spendono ogni anno più di $ 1,75 trilioni in guerre, armi, conflitti ... Se potessimo impiegare questo tipo di risorsa per affrontare la crisi del coronavirus che stiamo vivendo, immaginate che cosa potremmo fare. Immaginate come potremmo combattere la crisi climatica, come potremmo affrontare la povertà globale, la disuguaglianza. La nostra priorità non deve mai essere la guerra; le nostre priorità devono essere la salute pubblica, l'ambiente e il benessere umano".

In ogni caso, di fronte a una nuova guerra psicologica del governo contro la Cina, è improbabile che voci come quelle di Feinstein ricevano spazio sulla stampa mainstream.

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    S U C C E S S I V A  

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La VOCE 2002

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