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La VOCE 1810

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La VOCE ANNO XXI N°2

ottobre 2018

PAGINA 11

In questa pagina potete trovare articoli molto interessanti, che non hanno trovato spazio in questo numero de La VOCE, ma di cui consigliamo ugualmente la lettura.

AFRICA

Saif al-Islam Gheddafi, il convitato di pietra dello scenario libico Nonostante il silenzio dei media il figlio di Muammar Gheddafi ha confermato la sua candidatura alle prossime elezioni per la presidenza della Libia.
A cura di Enrico Vigna, ottobre 2018
“In nome di Allah e con la benedizione di Allah, dichiaro al nostro caro popolo che ho deciso di candidarmi per le elezioni presidenziali”.
Saif al-Islam Gheddafi è tornato. Dopo essere stato rilasciato nel luglio 2016 dalle milizie di Zintan e dopo essere tornato libero a Tobruk nel giugno 2017 grazie alle trattative condotte dal Generale Haftar, il figlio di Muammar Gheddafi, sotto la spinta di tutte le forze popolari e patriottiche libiche, della Resistenza Verde e del Consiglio delle Tribù libiche ha accettato di presentarsi alle elezioni presidenziali e legislative che si dovrebbero tenere alla fine del 2018 in Libia. Le elezioni dovrebbero tenersi sotto l’egida delle organizzazioni internazionali, se verrà trovato un accordo tra la parte retta dalle forze islamiste a Tripoli, controllate dalle potenze occidentali e il governo di Tobruk, guidato dal Generale Haftar, il quale, pur tra complesse contraddizioni, rappresenta quasi tutte le istanze della società libica, che affiancano la volontà popolare di liberazione e il ripristino di una società laica, indipendente e sovrana.



AMERICA

Gabbard, Parlamentare USA: Trump e Pence proteggono "al Qaeda e altri gruppi jihadisti in Siria" Tulsi Gabbard, Deputata del Partito democratico alla Camera dei Rappresentanti degli USA, accusa il Presidente Trump e il suo vice Pence di "proteggere al Qaeda e altri gruppi jihadisti in Siria" allo scopo di riconquistare consenso.
Lo scorso 13 ottobre la Deputata delle Hawaii, Tulsi Gabbard, ha presentato alla Camera dei rappresentanti una mozione per censurare l’inquilino della Casa Bianca accusando, oltre lui, anche il vicepresidente Mike Pence di proteggere “al-Qaeda e di altre forze jihadiste in Siria,” minacciando allo stesso tempo “ la Russia, Siria e Iran, con la forza militare se osano attaccare questi terroristi ".
"Questo" ha spiegato Gabbard, "è un tradimento al popolo americano, in particolare alle vittime dell’attacco di Al Qaeda sull’attacco dell’11 ottobre e delle loro famiglie, dei primi soccorritori e dei miei fratelli e sorelle in uniforme che sono stati uccisi o feriti in azione e le loro famiglie. Per il Presidente, che è il Comandante in Capo, agire come il fratello maggiore protettivo di al-Qaeda e di altri jihadisti deve essere condannato da tutti i membri del Congresso."



CINA

Petroyuan, "l’arma miracolosa che aiuterà Pechino a vincere la guerra commerciale con Washington"
All’inizio di ottobre, le forniture di greggio sono iniziate con contratti a termine in yuan che Pechino ha lanciato sul mercato a marzo.
A ottobre sono iniziate le forniture di greggio sotto i contratti a termine in yuan Pechino immessi nel mercato a marzo e sono "l’arma miracolosa" della Cina nella guerra commerciale con gli Stati Uniti, secondo un’analisi dell’agenzia Prime.
Il 7 ottobre scorso, un totale di 600.000 barili di petrolio dai marchi del Medio Oriente sono stati consegnati ai proprietari dei contratti futures per ottobre, nella prima esecuzione fisica dei futures denominati nella valuta cinese.

EUROPA

Global Times: la cooperazione Cina-Europa attraverso l’iniziativa Belt and Road può aprire opportunità nei mercati dei paesi terzi
L’iniziativa della Cina Belt and Road (BRI) viene spesso denunciata dai media occidentali come una "trappola del debito" cinese, ma i vivaci porti dal Sud-Est asiatico all’Europa forniscono buoni esempi di come i progetti BRI possono portare benefici tangibili alle economie coinvolte.
Le compagnie cinesi hanno partecipato alla costruzione e alla gestione di oltre 40 porti sotto il BRI, uno dei quali è il più grande porto della Grecia nel Pireo. Il principale operatore marittimo cinese COSCO gestisce alcuni dei moli cargo del porto dal 2010, quando la crisi del debito del paese spaventava gli investitori globali.
Ora il Pireo ha scalato le classifiche mondiali dei porti container, attestandosi a quota 36 rispetto a 93 del 2010 in termini di capacità di movimentazione dei container. Secondo i dati ufficiali, il contributo economico diretto del porto all’economia greca ha superato i 600 milioni di euro (706 milioni di dollari), con oltre 10.000 posti di lavoro creati. COSCO ha contribuito a rafforzare il traffico di container portuale nell’ambito del suo piano per trasformare la Grecia in un centro di trasbordo per scambi in rapida crescita tra Europa e Asia orientale.

ITALIA

Ma non provate mai vergogna?
Domanda rivolta al Corriere della Sera da un medico e da un avvocato italiani. La domanda è indirizzata al direttore Paolo Mieli e al responsabile esteri Paolo Lepri e nasce dall’indignazione di due uomini, abituati a trattare per lavoro con le sofferenze e con i problemi di altri uomini, e contiene un atto d’accusa che al tempo stesso mostra la sciocca vacuità del più importante quotidiano italiano che il 28 ottobre dedicava una pagina ai BRUFOLI saltando a piè pari le stragi commesse il giorno prima dall’esercito israeliano.

MEDIO ORIENTE

Attentato fallito CIA-Mossad contro il generale Soleimani in Iraq
IL COMANDANTE DELLA FORZA DI AL-QUDS, QASSEM SOLEIMANI, SFUGGE AD UN TENTATIVO DI OMICIDIO DEGLI GLI STATI UNITI E DI ISRAELE
di Jonathan Azaziah
Una calamitosa tragedia è stata evitata nel tardo pomeriggio di ieri nella Salahuddine irachena. Il comandante della forza di Al Quds, Hajj Qassem Soleimani, la punta avanzata della forza di resistenza e il nemico più odiato dal potere sionista, aveva appena finito una lunga giornata nella provincia settentrionale irachena. Il generale stava pregando a Balad, un bersaglio frequente dei terroristi takfiri, che lo stesso Suleimani ha contribuito a distruggere in mille pezzi – nel santuario dedicato a Sayyed Muhammad Ibn Ali al-Hadi, luogo sacro dell’Islam sciita , doveva poi doveva incontrarsi con i leader tribali sunniti e i partiti politici per discutere di preservare l’unità dell’Iraq e contrastare la futura azione distruttiva dei filo sauditi.

VIDEO. Yemen, foglie bollite per sopravvivere. Sempre più dura la crisi per l’aggressione saudita
Le famiglie affamate sono costrette a mangiare foglie cotte per sopravvivere nel distretto di Aslam, nello Yemen settentrionale, come si vede in un filmato girato venerdì scorso.
Uno dei distretti più poveri dello Yemen, Aslam ospita sia i residenti locali sia le persone sfollate a causa del conflitto in corso nel paese dopo l’aggressione partita a marzo 2015 da parte di una coalizione di paesi guidati dall’Arabia Saudita.
Nonostante gli sforzi di soccorso, la crisi umanitaria nell’area sta peggiorando. Secondo il ministero della Sanità yemenita, nei primi sei mesi del 2018, la provincia di Hajjah, dove si trova Aslam, ha registrato 17.
000 casi di malnutrizione acuta grave.

La Germania riprende le vendite di armi ai sauditi, nonostante il divieto per la guerra allo Yemen
Il governo tedesco riprenderà le vendite di armi all’Arabia Saudita e ad altre monarchie del Golfo, nonostante un accordo interno per non fornire armi ai paesi coinvolti nel sanguinoso conflitto nello Yemen, secondo quanto riportato dai media locali.
Il regno saudita potrebbe presto prendere in consegna quattro sistemi di posizionamento dell’artiglieria di fabbricazione tedesca, che aiutano a individuare e rispondere al fuoco nemico. Questo è quanto ha riferito la rivista Spiegel, citando una lettera che il ministro dell’Economia Peter Altmaier ha inviato ai legislatori.
Oltre all’Arabia Saudita, anche gli Emirati Arabi Uniti e la Giordania sono citati nell’elenco. I sauditi sono pronti a ricevere 48 testate e 91 sensori di acquisizione bersaglio per sistemi antiaerei montati sulla nave, mentre agli Emirati saranno consegnati 385 missili anticarro.

L’Iran prende in considerazione l’alternativa al sistema SWIFT per aggirare le sanzioni USA L’Iran e i suoi partner commerciali stanno lavorando per stabilire meccanismi per il commercio del petrolio per aggirare le sanzioni statunitensi contro il paese, ha dichiarato il viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi.
Il viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi ha dichiarato all’agenzia di stampa Sputnik che Teheran non esclude la possibilità di creare un’alternativa allo strumento di pagamenti internazionale SWIFT per eludere le sanzioni imposte da Washington.
"Come sappiamo, gli europei stanno anche cercando di capire come con lo SWIFT si possa continuare a lavorare con l’Iran, o se è necessario un sistema di trasmissione [finanziario] parallelo ... Questo è qualcosa su cui stiamo ancora lavorando", ha aggiunto Araghchi.

RUSSIA

ATTACCO ALLA RUSSIA
Gli Houthi dello Yemen annunciano di aver colpito mediante un drone l’aeroporto internazionale di Dubai per la seconda volta

BEIRUT, LIBANO (13:00) – Il Movimento Houthis (var. Ansarallah Movement) ha annunciato questo pomeriggio che le loro forze yemenite hanno preso di mira l’aeroporto internazionale di Dubai con i loro droni d’attacco.
Secondo la dichiarazione ufficiale del Movimento degli Houthi, con il loro reparto di razzi ha utilizzato un drone di attacco Samad-3 per colpire l’aeroporto internazionale di Dubai.
Il Movimento degli Houthi non ha specificato quale fosse il loro obiettivo primario all’aeroporto, né gli Emirati Arabi Uniti ahnno menzioto alcuna interruzione in questa importante installazione operativa del governo.

FOTO-VIDEO. Attentato in Iran, 24 morti e decine di feriti. I media occidentali si rifiutano di definirlo terroristico
Decine di morti e feriti tra militari e civili nell’attacco perpetrato questa mattina in Iran , nella città di Ahvaz, ma i media occidentali si rifiutano di definirlo terroristico.
I media occidentali, italiani compresa, hanno rifiutato di descrivere come un attacco "terrorista" quello effettuato nel corso di una parata militare in Iran che ha provocato almeno 24 morti e decine di feriti, alcuni in condizioni critiche, tra militari e civili nella città di Ahvaz. Il nostro ’Corriere della Sera’ lo mette tra virgolette "attentato terroristico" come se fosse un’ipotesi solo delle autorità iraniane.
La televisione britannica BBC, l’agenzia di stampa britannica Reuters, l’agenzia di stampa francese AFP, tra gli altri media occidentali hanno insistito nel definirlo come un "attacco armato" o sparatorie da "uomini armati".

La Russia intende continuare a combattere il terrorismo in Siria Mosca ha anche ripetutamente dichiarato di opporsi a un intervento straniero illegittimo nelle operazioni militari siriane.
La Russia continuerà la lotta contro il terrorismo in Siria, ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.
"La lotta contro le organizzazioni terroristiche in Siria va avanti e dovremmo continuare questa lotta", ha ribadito il portavoce ai giornalisti. In risposta alla domanda sull’attacco missilistico iraniano in Siria, ha osservato: "Per quanto riguarda la presenza illegittima di truppe straniere e forze armate straniere in Siria, la posizione della Russia su questo è stata abbastanza chiara.

SCIENZA

VIDEO. Yemen, foglie bollite per sopravvivere. Sempre più dura la crisi per l'aggressione saudita Tweet inCondividi
Le famiglie affamate sono costrette a mangiare foglie cotte per sopravvivere nel distretto di Aslam, nello Yemen settentrionale, come si vede in un filmato girato venerdì scorso.
Uno dei distretti più poveri dello Yemen, Aslam ospita sia i residenti locali sia le persone sfollate a causa del conflitto in corso nel paese dopo l’aggressione partita a marzo 2015 da parte di una coalizione di paesi guidati dall’Arabia Saudita.
Nonostante gli sforzi di soccorso, la crisi umanitaria nell’area sta peggiorando. Secondo il ministero della Sanità yemenita, nei primi sei mesi del 2018, la provincia di Hajjah, dove si trova Aslam, ha registrato 17.


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