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LA VOCE 1311 |
P R E C E D E N T E | S U C C E S S I V A |
La VOCE ANNO XVI N°3 | novembre 2013 | PAGINA 5 |
segue: G. Stalin -Stalin Discorso alla I Conferenza generale degli Stakhanovisti Perché può e deve il socialismo vincere e inevitabilmente vincerà il sistema economico capitalista? Perché può dare forme più alte di lavoro, una maggiore produttività del lavoro, che non il sistema economico capitalista. Perché’può dare alla società una quantità maggiore di prodotti e può rendere la società più ricca di quanto essa non sia nel sistema economico capitalista. Taluni pensano che si possa consolidare il socialismo mediante un certo qual livellamento materiale degli uomini sulla base di una vita misera .Non è giusto.. Questa è una concezione piccolo-borghese del socialismo. In realtà, il socialismo non può vincere che sulla base di una elevata produttività, più elevata che non sotto il capitalismo, sulla base di un’abbondanza di prodotti e d’ogni genere di oggetti di consumo,sulla base di una vita agiata e civile per tutti i membri della società. Ma affinché il socialismo possa raggiungere questo suo fine e fare della nostra società sovietica la società più agiata, è necessario che nel nostro paese la produttività del lavoro sorpassi la produttività del lavoro dei paesi capitalisti più progrediti . Se no, non si può neppure pensare a un’abbondanza di prodotti e di oggetti di consumo d’ogni genere. L’importanza del movimento stakhanovista sta nel fatto che esso è un movimento il quale sconvolge le vecchie norme tecniche, come insufficienti, sorpassa, in casi molto numerosi, la produttività dei paesi capitalisti progrediti, e in questo modo rende praticamente possibile l’ulteriore consolidamento del socialismo nel nostro paese, rende possibile la trasformazione del nostro paese nel più agiato dei paesi. Ma l’importanza del movimento stakhanovista non si limita a questo. La sua importanza risiede nel fatto che esso prepara le condizioni per il passaggio dal socialismo al comunismo. Il principio del socialismo consiste nel fatto che nella società socialista ognuno lavora secondo le proprie capacità e riceve degli oggetti di consumo, non secondo i suoi bisogni, ma secondo il lavoro fornito alla società. Ciò significa che il livello culturale e tecnico della classe operaia continua anon essere alto, che l’antagonismo tra il lavoro intellettuale e il lavoro fisico continua a sussistere , che la produttività del lavoro non è ancora abbastanza elevata per assicurare un abbondanza di oggetti di consumo e che , per conseguenza, la società è costretta a distribuire gli oggetti di consumo non a seconda dei bisogni dei menbri della società, ma a seconda del lavoro la loro fornito alla società. Il comunismo rappresenta uno stadio superore di sviluppo. Il principio del comunismo consiste nel fatto che nella società comunista ognuno lavora secondo le sue capacità e riceve oggetti di consumo, non secondo il lavoro che fornisce, ma secondo i suoi bisogni di persona civile ed evoluta. Ciò significa che il livello culturale e tecnico della classe operaia è diventato abbastanza alto per minare la base dell’antagonismo tra lavoro intelletuale e lavoro fisico, che l’antagonismo tra il lavoro intellettuale e il lavoro fisico è già scomparso, che la produttività del lavoro è stata elevata un livello tale da poter assicurare l’abbondanza assoluta di oggetti di consumo e che di conseguenza, la società ha la possibilità di distribuire questi oggetti a seconda dei bisogni dei suoi membri . Alcuni pensano che la soppressione dell’ antagonismo fra lavoro intellettuale e il lavoro fisico può essere raggiunto mediante un certo livellamento culturale e tecnico dei lavoratori intellettuali e manuali, che si otterrebbe abbassando il livello culturale e tecnico degli ingegneri e dei tecnici, di lavoratori intellettuali, fino al livello degli operai di qualifica media. Questo è assolutamente errato. Soltanto i chiacchieroni piccolo-borghesi possono avere un’ idea simile del comunismo. In realtà l’eliminazione dell’antagonismo fra lavoro intellettuale e il lavoro fisico può ottenersi soltanto elevando il livello culturale e tecnico della classe operaia al livello degli ingegneri e dei tecnici. Sarebbe ridicolo pensare che questo elevamento sia irrealizzabile. Esso è pienamente realizzabile nelle condizioni offerte dal sistema sovietico, nel quale le forze produttive del paese si sono liberate dai ceppi del capitalismo, nel quale il lavoro si è liberato dal giogo dello sfruttamento nel quale è al potere la classe operaia, e la giovane generazione della classe operaia ha tutte le possibilità di assicurarsi un istruzione tecnica adeguata. Non c’è ragione di dubitare che soltanto un tale aumento del livello culturale e tecnico della classe operaia può scalzare le basi dell’antagonismo tra il lavoro intellettuale e il lavoro fisico, che esso soltanto può assicurare quel alta produttività del lavoro e quell’abbondanza di oggetti di consumo che sono necessari per iniziare la transizione dal socialismo al comunismo . Da questo punto di vista il movimento stakhanovista è degno di rilievo, in quanto porta in sé i primi germi ,ancora deboli è vero, ma purtuttuavia i germi di tale slancio culturale e tecnico della classe operaia del nostro paese. Guardate infatti i compagni stakhanovisti . Chi sono? Sono soprattutto operai e operaie di età media, uomini colti e tecnicamente ferrati, che danno l’esempio della precisone e dell’accuratezza nel lavoro, sonno apprezzare il fattore tempo e hanno imparato a calcolare il tempo non soltanto a minuti, ma a secondi. La maggior parte di loro è passata per i corsi cosidetti di preparazione tecnica minima e continuaa completare la propria formazione tecnica. Essi sono immuni dal conservatorismo e dal tradizionalismo di alcuni ingegneri, tecnici e dirigenti dell’industria, vanno arditamente avanti capovolgendo le norme tecniche invecchiate e creando nuove, più elevate, apportando delle correzioni alle capacità di rendimento previste e ai piani economici stabiliti dai dirigenti della nostra industria, completano e correggono spesso gli ingegneri ei tecnici, non di rado insegnano loro qualche cosa e li spingono avanti, perché sono gente che possiede a fondo la tecnica del proprio lavoro e sa ricavare dalla tecnica tutto ciò che da essa si può ricavare. Oggi gli stakhanovisti sono ancora pochi, ma chi può dubitare che domani saranno dieci volte più numerosi? Non è forse chiaro che gli stakhanovisti sono innovatori, che il movimento stakhanovista rappresenta il futuro della nostra industria, che esso reca in sé i germi del futuro slancio culturale e tecnico della classe operaia, e ci apre la sola strada per la quale possiamo raggiungere i più alti indici di produttività del lavoro, quegl’indici che sono indispensabili per passare dal socialismo al comunismo e per l’eliminazione del antagonismo tra lavoro intellettuale e lavoro fisico? Tale, compagni, è l’importanza del movimento stakhanovista per la nostra opera di edificazione socialista. Pensano a questa grande importanza del movimento stakhanovista Stakhanov e Bussighin quando hanno iniziato a demolire e sconvolgere le vecchie norme tecniche? Certo, no. Essi avevano le loro preoccupazioni, miravano a chiudere le falle nella produzione del loro stabilimento e a sorpassare il piano economico. Ma nel cercare di raggiungere questo obiettivo hanno dovuto rompere le vecchie norme tecniche e di sviluppare una elevata produttività del lavoro, superiore a quella dei paesi capitalisti più importanti. Sarebbe ridicolo, però, pensare che questa circostanza possa intaccare alcun modo sminuire il grande significato storico del movimento delle stakhanovisti. |