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La VOCE  ANNO XIII  N° 6

FEBBRAIO  2011

PAGINA 2

Domanda 3.

" Non è una
negligenza vedere in Haiti una nazione inassimilabile, il cui unico futuro è il ritorno ai valori tradizionali?"+ì

Ricardo Seitenfus: Una parte di Haiti è moderna, urbana e aperta all'estero. Il numero di haitiani che vivono fuori dalla sua frontiera è di circa quattro milioni.

E' un paese aperto al mondo. (…) Più del 90 per cento del sistema di istruzione e la sanità è in mano ai privati. Il paese non dispone di risorse pubbliche per far funzionare in modo minimo un sistema ufficiale.

(…) Il problema è socioeconomico. Quando il tasso di disoccupazione raggiunge l'80%, portare avanti una missione di stabilizzazione è insopportabile. Non c'è niente da stabilizzare…"

Domanda 4.

" Haiti è uno dei paesi che più aiuto riceve dal mondo, però nonostante questo, sono venticinque anni che la situazione continua a peggiorare. Perché?

" Ricardo Seitenfus: L'aiuto d'urgenza è efficace; però quando diventa strutturale, quando sostituisce lo Stato in tutte le sue missioni, diventa una mancanza di responsabilità collettiva. (…) il sisma del 12 febbraio e posteriormente l'epidemia di colera non hanno fatto altro che aggravare questo fenomeno. La comunità internazionale sente che ogni giorno deve rifare ciò che ha finito la vigilia. (…)

Avevo la speranza che davanti alla disgrazia del 12 febbraio, il mondo comprenderebbe che aveva sbagliato con Haiti. (…) Invece di fare un bilancio, sono stati inviati ancora più soldati.

C'è da costruire strade, bacini artificiali, è necessario partecipare all'organizzazione dello Stato, del sistema giudiziario. L'ONU dice che non ha potere per questo. Il suo mandato in Haiti è quello di mantenere la pace del cimitero. "

Domanda 5.

Qual è il ruolo delle ONG in questo fallimento?

" Ricardo Seitenfus:

A partire dal sisma, Haiti è diventato un dilemma inevitabile. Per le ONG transnazionali, Haiti si è trasformato in un posto di passaggio forzato; anzi, direi, in qualcosa di peggio: in un posto di formazione professionale. (…)

Esiste un rapporto malefico o perverso tra la forza delle ONG e la debolezza dello Stato Haitiano. Alcune ONG esistono solo grazie alla disgrazia haitiana."

Domanda 6.

" Quali sono gli errori commessi dopo il sisma?"

" Ricardo Seitenfus: Dinanzi all'importazione massiva di beni di consumo per dare alimento alle persone senza tetto, la situazione dell' agricoltura haitiana è peggiorata. Il paese offre un terreno disponibile a tutte le esperienze umanitarie.

E' inaccettabile, dal punto di vista morale, considerare Haiti un laboratorio. La ricostruzione di Haiti e la promessa di 11 miliardi di dollari svegliano l'avidità. (…) i medici haitiani che Cuba forma, (…)circa la metà di loro che dovrebbero essere in Haiti ( …) lavora oggi negli Stati Uniti, in Canada o in Francia. "

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