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LA VOCE 0909

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

DOVE STA
LA DIFFERENZA?
IN RUSSIA SI UCCIDONO I
GIORNALISTI SCOMODI -
IN ITALIA NON SI SONO UCCISI
GIORNALISTI E MAGISTRATI
SCOMODI AL POTERE ?

Emme Pieffe



C’è molto risalto nella stampa occidentale per gli omicidi consumati nella odierna Russia ai danni di giornalisti col vizio della chiarezza e della obiettività. Natalia Estemirova (nuova vittima) si era espressa troppo chiaramente a favore dei diritti dei ceceni.

Scriveva Natalia in uno dei suoi ultimi articoli parlando di Stanislav Markelov, avvocato difensore del ceceno Astemir Murdalov, avvocato che tra l’ altro Natalia descrive allegro, deciso, inquieto e coraggioso, egli, dice, è Stato ucciso il 19 gennaio a Mosca. Natalia lo ha incontrato per la prima volta a Grozny, insieme ad Anna Politkovskaja, anch’ essa più tardi vittima della ’forca’ russa.

L’ avvocato Markelov, dice Natalia, viveva senza preoccuparsi della sua sicurezza. Si buttava a capofitto sui casi più difficili, soprattutto quando doveva difendere un innocente. Odiava la violenza, che per lui non era altro che fascismo.
La lotta contro i fascisti, indipendentemente dalle spoglie sotto cui si nascondevano per lui era una ragione di vita.

Per combattere il fascismo egli non aveva paura di andare in una città distrutta, piena di mine, dove la gente spariva senza lasciare traccia. Non aveva paura di nessuno e accusava pubblicamente i boss locali e gli ufficiali dell’ esercito.
L’ uccisione di Stanislav Markelov è una dichiarazione di guerra, commenta Natalia. Ora la domanda è: da che parte sta lo Stato?

Non sappiamo se la povera Natalia se la faceva per davvero questa domanda o, al contrario, sapesse benissimo, come sappiamo noi, da che parte sta lo Stato.

Noi andiamo più in là: lo Stato non copre qualcuno, lo Stato incarica qualcuno, ed è ben diverso. Tutte le false piste, tutte le uccisioni avvenute nel nostro Paese hanno un mandante ben individuabile. Non si può scordare, ad esempio, che lo stesso attentato nel 1948 contro Palmiro Togliatti’ finì in farsa. Allora si disse che Pallante, studente cattolico un poco squilibrato. aveva preso questa ’stravagante’ iniziativa di sparare al leader del Partito comunista (partito fatto di miscredenti scomunicati) . Come mai dopo un ricco soggiorno in Svizzera, Pallante ebbe un lauto posto al ministero?
Troppo lungo sarebbe l’ elenco dei crimini consumati anche in Italia, tutt’ ora impuniti e coronati sempre da un’ aureola fumogena di cui solo il potere, per i mezzi a sua disposizione, all’ occorrenza può far buon uso.

Oggi ritornano alla ribalta i due magistrati Falcone e Borsellino i quali si erano accostati troppo alla verità. Nel nostro Paese fa buon gioco fingere di lottare contro la mafia, non scoprire con quali appoggi e chi spesso la incarica di agire.

Non parliamo poi delle stragi di Stato: fascisti, manovalanza di chi? Se non dello Stato.
E qui siamo costretti a riflettere sul testo di Engels. ’L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato’.

La religione nasce per la proprietà. Ma siccome religione e proprietà sono in sé immorali, dopo aver sostituito il matriarcato col patriarcato, bisogna creare ad arte la prostituzione (il massimo della corruzione) che fa violenza sul proprio corpo a scopo di lucro.

Tutto questo, comunque, con la proprietà al primo stadio. Ma con lo sviluppo della proprietà bisognava creare la famiglia (per l’ eredità) poi la moneta per sostituire il baratto che con lo sfruttamento non può calzare, poi cambiano i tipi di scontri tribali che divengono guerra vera e propria. Con la proprietà la guerra diviene di rapina e quindi i perdenti divengono schiavi del vincitore. Poi necessita tracciare chiaramente i confini. E per difendere i confini ci vogliono le divise. E più si allargano i confini, più divise ci vogliono. E più le scoperte scientifiche progrediscono, più nuove religioni devono inventarsi e sempre più sofisticate.

E’ noto che dopo l’era delle comunità primitive c’è stata l’ era dello schiavismo, e sempre sviluppandosi alla proprietà ha fatto seguito il feudalesimo, poi, ricerche scientifiche e sviluppo tecnologico ci conducono al capitalismo.

Il capitalismo, società di pochi ricchi e di molti poveri e sfruttati, guarda in modo famelico fuori dai confini e diviene imperialismo. Quali nuovi strumenti per la difesa dell’ imperialismo? Prostituzione e religione sono insufficienti. Ecco dove serve la mafia, la camorra, la sacra corona unita, le cupole di ogni dimensione, le massonerie ecclesiastiche, i fascismi e i nazismi ’.sempre con corruzione ’ di ogni specie e con la diffusione dell’ ignoranza attraverso l’ oscurantismo religioso.

Se questo percorso sociale che abbiamo tracciato su basi oggettive risponde a dati di fatto, allora come è possibile chiedersi da che parte sta lo Stato? Non è più esatto dire di chi si è servito, stavolta lo Stato per questi crimini?

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