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La VOCE ANNO XXI N°1

settembre 2018

PAGINA 2         - 22

Segue da Pag.21: Presentazione del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (da Komunist)

Pietro Benedetti, incentrata sulla figura di Nello Marignoli partigiano italiano nella Resistenza jugoslava; “Jasenovac, Omelia di un silenzio”, di e con Dino Parrotta), o noti registi (Lordan Zafranović). Con il regista serbo-istriano Nikola Lorencin ci siamo occupati del volontarismo garibaldino italiano in Serbia ovvero, più in generale, della fratellanza tra i movimenti risorgimentali in Serbia/Jugoslavia e in Italia: su questo nell'ultimo anno abbiamo promosso quattro iniziative pubbliche in altrettante città, ed ulteriori sviluppi sono in cantiere.

 

Per la controinformazione sulle guerre jugoslave, nostra “ragione fondativa”, abbiamo organizzato convegni – ad es. "Passando sempre per la Jugoslavia...", a Trieste nel 2002, e il Meeting internazionale “TARGET” a Vicenza nel 2009 cioè nel X Anniversario dei bombardamenti della NATO sulla Repubblica Federale di Jugoslavia. Abbiamo inoltre promosso la traduzione, cura e pubblicazione di libri, come ad esempio: "Menzogne di guerra" (di J. Elsässer); "Il Corridoio. Viaggio nella Jugoslavia in guerra" (di J.T.M. Visconti); “In difesa della Jugoslavia” (S. Milošević); “Uomini e non uomini” (G. Jelisić). A latere della campagna di controinformazione abbiamo sostenuto iniziative di solidarietà materiale alle vittime della guerra imperialista e fratricida. Poiché in Italia esiste una pluralità di associazioni dedicate a questo scopo, Jugocoord si è spesso dedicata a divulgare e promuovere le iniziative già avviate da altri, ma in alcuni casi sono stati stanziati nostri fondi per progetti mirati, riguardanti ad esempio: adozioni a distanza dei figli di lavoratori bombardati; creazione di pozzi artesiani per l'approvvigionamento di acqua in Kosmet; sostegno funzionale alla associazione "Medjunarodna Radnička Solidarnost" (UMRS) di Kragujevac; raccolte di aiuti per popolazioni alluvionate. Da alcuni anni, Jugocoord ha preso direttamente in carico iniziative di ospitalità e scambio culturale-didattico con giovanissimi e scuole del Kosovo e della zona di Kraljevo (“Un Ponte Per… Domani!” e “Na More Con Amore”).

 

Per la difesa della memoria storica e dei valori dell'internazionalismo partigiano, già il 7-8 maggio 2005 a Roma Jugocoord promosse l'incontro internazionale “Partigiani!” nel 60.esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Soci della nostra Onlus sono tra i protagonisti del progetto di riscoperta della vicenda dei partigiani jugoslavi in Appennino e della conseguente pubblicazione del libro “I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana" (Odradek 2011) per la cui promozione la Onlus ha avuto un ruolo-chiave. Il tema viene approfondito e sviluppato sempre di più, come dimostrano ad esempio l'organizzazione nel 2017 a Bologna di un convegno sulla presenza dei partigiani jugoslavi e sovietici nella Resistenza, e la acquisizione di materiale raro su questi temi nel nostro Centro di Documentazione.

 

COSA STIAMO FACENDO

 

Quest’ultimo è potuto sorgere grazie a un importante lascito testamentario del compagno Giuseppe Torre, deceduto nel 2014. Abbiamo acquistato una sede sociale a Bologna, denominata Centro di Documentazione "Giuseppe Torre", nella quale sono stati allestiti una Biblioteca e un Archivio e dove svolgiamo attività culturali e formative dedicate ai soci. Nella Biblioteca specialistica hanno trovato posto volumi, in gran parte fuori catalogo o comunque introvabili in Italia, sui rapporti tra le due sponde dell'Adriatico, sull'internazionalismo partigiano, sui paesi socialisti e soprattutto sulla RFS di Jugoslavia,

 

sulla cultura e la storia dei popoli dei Balcani. Nell'Archivio sono ospitati il fondo personale del compagno e amico Dragutin "Drago" Ivanović, partigiano montenegrino internato a Colfiorito e combattente nella Resistenza italiana, materiali del saggista Marco Aurelio Rivelli, della stimata artista Milena Čubraković e di nostri soci.

L'Archivio è a disposizione per ospitare i fondi di ex combattenti, studiosi e militanti che volessero riversarli a noi per impedirne la troppo frequente dispersione o la "sepoltura" presso enti non interessati a valorizzare davvero storie e memorie dell'internazionalismo militante.

 

Grazie al lascito Torre abbiamo però avviato anche altre importanti campagne.

 

* Una si chiama "Rete della memoria e dell'amicizia per l'Appennino centrale" ed è mirata al recupero di beni culturali e/o storici di alcuni Comuni dell'Italia centrale colpiti dai recenti terremoti, nei quali vogliamo soprattutto tutelare le memorie della presenza degli antifascisti jugoslavi nel 1941-'44. Il progetto riguarda attualmente i seguenti quattro Comuni:

– Valle Castellana (Abruzzo), area dove tra gli altri fu rifugiato e combattente il già menzionato Drago Ivanović

– Acquasanta Terme (Marche), dove sorge il Cimitero partigiano internazionale di Pozza Umito e Pito con le vittime della strage dell'11 marzo 1944, tra i quali 15 antifascisti jugoslavi

– Monte Cavallo (Marche), dove abbiamo “riscoperto” e vogliamo contribuire al restauro e valorizzazione dell’Eremo della Romita, teatro dell'assalto nazifascista del 20-21 Maggio 1944 ai danni dei partigiani lì radunati (quattro caduti di cui uno jugoslavo)

– Foligno (Umbria), dove abbiamo proposto al Comune la realizzazione di un elemento memoriale presso il sito dell’ex campo di concentramento delle ‘Casermette’ di Colfiorito, dal quale si irradiarono la grande maggioranza degli antifascisti poi rifugiati e protagonisti della Resistenza anche tra Marche e Abruzzo. Per lanciare questa proposta abbiamo in cantiere un convegno con spettacolo teatrale nel sito dell'ex campo di concentramento, da tenere esattamente nel 75.mo anniversario della fuga dal campo, cioè il prossimo 22 settembre 2018.

La campagna "Rete della memoria e dell'amicizia per l'Appennino centrale" ha la potenzialità di coinvolgere un numero ben maggiore di realtà locali, essendo molto vasta l'area flagellata dal sisma del 2016-2017 e stante l'enorme estensione geografica degli eventi riscoperti e descritti nel libro "I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana".

 

* Già in passato Jugocoord si era occupata di agevolare la pubblicazione in lingua italiana di perle rare della letteratura jugoslava, come "A te mia Dolores” di S. Bozović (trad. G. Scotti, Odradek 2008). Adesso una nostra campagna mirata ha come scopo l’avvio di una collana editoriale, denominata "OrientaMenti". La prima pubblicazione (in stampa) è sul tesoro culturale storico-artistico serbo medievale: si tratta di un testo divulgativo a cura di Rosa D'Amico, storica dell'arte esperta in materia, componente del nostro Comitato Scientifico-Artistico (CSA). Tale collana sarà lo strumento per la pubblicazione di testi di argomento e taglio diverso, da noi prodotti, curati o semplicemente “sponsorizzati”.

 

* Il nostro Coordinamento ha sviluppato negli anni una radicale critica al “Tribunale ad hoc” dell’Aia, e nelle

..segue ./.

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