La VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 1801

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU


La VOCE ANNO XX N°5

gennaio 2018

PAGINA 2         - 18

Segue da Pag.17: >Qui stiamo e qui staremo, liberi, sovrani e indipendenti

Attualmente si realizzano capacitazione e divulgazione per facilitare l’implementazione delle norme giuridiche pubblicate.
Anche se l’eliminazione della dualità monetaria e del cambio, da sola, non sarà una soluzione magica per tutti i problemi accumulati nell’economia cubana, costituisce il processo più determinante per avanzare nell’attualizzazione del modello economico, per l’impatto che avrà in tutte le sfere dell’operato economico e sociale della nazione. Senza risolvere questo, sarà difficile avanzare correttamente.
In questo periodo è stato rinforzato e intensificato il lavoro con una maggiore integralità e portata, per essere capaci se unifichiamo il sistema monetario, di superere le distorsioni esistenti in materia di sussidi, prezzo e tariffe all’ingrosso e al minuto e, com’e logico, nelle pensioni e i salari del settore statale del’economia.
Nessuno può calcolare, nemmeno il più sapinete tra i sapienti che abbiamo, l’elevato costo che ha significato per il settore statale la persistenza della dualità monetaria e cambiaria che favorisce l’ingiusta piramide invertita dove per maggiori responsabilità si riceve una minor retribuzione e non tutti i cittadini idonei si sentono motivati a lavorare legalmente, ed inoltre non si stimola la promozione a incarichi superiori dei migliori e dei più capaci lavoratori e quadri, alcuni dei quali emigrano al settore non statale.
Devo riconoscere che questo tema ci ha preso troppo tempo e non si può dilatare più la sua soluzione ( Applausi).
Così come in altre occasioni mi pare opportuno ora fare un breve bilancio di alcuni dei temi principali della politica estera.
Nel 2017 siamo stati testimoni di un serio e irrazionale deterioramento nelle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba.
Il nostro paese non è assolutamente responsabile di questo passo indietro marcato dall’indurimento del blocco, il ritorno a una retorica aggressiva e senza rispetto e all’arbitraria applicazione di misure ingiustificate che danneggiano sensibilmente i vincoli tra i popoli e le famiglie, così come i diritti e le libertà dei cubani e degli statunitensi.
Le decisioni adottate dal governo degli Stati Uniti negli ultimi mesi non solo hanno interrotto il processo iniziato per decisione sovrana dei sue paesi per avanzare verso un nuovo tipo di relazione, per la prima volta nella loro storia, basata nel rispetto e la convivenza civile, ma hanno aperto un nuovo fronte di tensioni. In questo loro arretramento, gli Stati Uniti nuovamente utilizzano la fabbricazione di pretesti che giustificano il ritorno a politiche fallite e universalmente condannate.
Reitero categoricamente che Cuba non aveva e non ha responsabilità alcuna negli incidenti che, è stato sostenuto, avrebbero colpito la salute dei diplomatici accreditati o di altri visitatori stranieri.
E i risultati delle investigazioni cubane e statunitensi che sino ad ora non hanno trovato la minima prova delle cause e dell’origine dei disturbi di salute descritti, lo confermano.
Non è stata Cuba quella che ha stabilito nuove proibizioni ai già molto limitati vincoli economici commerciali e finanziari esistenti tra i due paesi, né chi ha di nuovo ristretto il diritto dei cittadini statunitensi a visitare il nostro paese e dei cubani negli Stati Uniti, né quella che ah pregiudicato il funzionamento delle ambasciate con conseguenze negative per le relazioni migratorie, gli scambi e i viaggi tra le due nazioni.
Non dobbiamo dimenticare che le politiche adottate dal nuovo governo degli Stati Uniti riceve l’opposizione del popolo statunitense e della comunità internazionale, che lo ha espresso chiaramente lo scorso primo novembre nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, votando in maniera quasi unanime, con eccezione degli Stati Uniti e Israele, a favore della risoluzione presentata da Cuba sulla necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario da parte del governo degli Stati Uniti, che il popolo cubano sta subendo da più di 56 anni.
Il nuovo governo degli Stati Uniti non riceve nemmeno l’appoggio dell’ emigrazione cubana che si vede danneggiata da decisioni che favoriscono solo settori retrogradi minoritari, storicamente interessati a condurre i due paesi a un confronto.
Da parte nostra abbiamo fatto sforzi e continueremo a lavorare per preservare, per quanto possibile, gli spazi di scambio e cooperazione stabiliti negli ultimi anni. Come ho detto in varie occasioni, Cuba ha la volontà di continuare a negoziare i temi bilaterali pendenti con gli Stati Uniti sulla base dell’uguaglianza e il rispetto della sovranità e l’indipendenza del nostro paese e proseguire il dialogo rispettoso e la cooperazione nei temi comuni con il governo statunitense.
La Rivoluzione Cubana ha resistito di fronte alle aggressioni di 11 amministrazioni di differente segno e qui stiamo e staremo, liberi , sovrani e indipendenti. (Aplausi).
La nostra regione latinoamericana e caraibica soffre gli attacchi dell’imperialismo e delle oligarchie che hanno l’obiettivo di far retrocedere la storia e bruciare le conquiste realizzate dalle forze popolari negli ultimi anni.
La Rivoluzione Bolivariana affronta la guerra non convenzionale che le impongono i suoi nemici esterni e i settori golpisti all’interno.
I risultati dei recenti processi elettorali ratificano la legittimità e il carattere democratico del governo guidato dal presidente costituzionale Nicolás Maduro Moros e dall’unione civico-militare.
Condanniamo le misure coercitive unilaterali imposte dagli Stati Uniti, dal Canada e dall’Unione Europea e l’ingerenza esterna contro il processo bolivariano e chavista del Venezuela che minacciano la pace e il dialogo tra venezuelani, con propositi di destabilizzazione e generano penurie economiche alla popolazione.
Alcuni governi dell’emisfero in complicità con figure della OSA , organismo senza prestigio , tentano di schiacciare il Venezuela. L’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América ha reiterato, mediante la dichiarazione del suo Consiglio Politico, riunito a L’Avana di recente che rimarremo uniti.
La Rivoluzione Cubana ha sofferto per decenni tappe simili e anche peggiori in alcune occasioni. Con questa esperienza e fedele ai nostri principi, ratifichiamo la nostra invariabile solidarietà con la Repubblica Bolivariana del Venezuela.
Manterremo la cooperazione con il governo e il popolo venezuelani anche nelle più avverse circostanze.
Faremo tutto quello che è nelle nostre mani per compiere il dovere rivoluzionario di contribuire alla vittoria della Rivoluzione bolivariana e chavista.
Non mancheremo mai alla lealtà e alla gratitudine che sentiamo per il presidente Hugo Chávez Frías, per il suo appoggio e la solidarietà in momenti difficili.
Inoltre reiteriamo il nostro sostegno alla senatrice Cristina Fernández de Kirchner che, come voi sapete, è stata presidente dell’Argentina, e al ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, oggi perseguitato dall’oligarchia con processi giudiziari motivati politicamente.
In questo scenario sempre più complesso i paesi dell’America Latina e dei Caraibi abbiamo il dovere d’avanzare verso l’integrazione politica, economica e sociale di Nuestra America. Come ho affermato in diversi forum, lavorare per
«l’unità nella diversità» è una necessità indifferibile.
Cuba non risparmierà sforzi per far sì che la Celac, come meccanismo genuinamente latinoamericano e caraibico continui a promuovere gli interessi comuni della regione. Per questo i postulati del Proclama dell’America Latina e i Caraibi come Zona di Pace dovranno continuare ad essere il riferimento nelle relazioni tra i paesi della Celac e del resto del mondo con i nostri Stati.
Come si è informato, pochi giorni fa abbiamo realizzato il Sesto Vertice Caricom-Cuba in Antigua y Barbuda, che ha dimostrato non solo l’elevato livello delle relazioni tra le nazioni dei Caraibi e il nostro paese, ma anche l’importanza della cooperazione e la solidarietà mutue che manteniamo da decenni.
Desidero reiterare il permanente appoggio ai fratelli dei Caraibi, vittime di davastanti fenomeni naturali come gli uragani Irma e Maria.
Domandiamo nello stesso tempo un trattamento giusto e differenziato
per gli Stati dei Caraibi, che oggi soffrono i drammatici effetti del cambio climatico, e riaffermiamo la nostra convinzione che è necessario affrontare decisamente questo fenomeno da parte di tutti.

Nella misura in cui si manifestano le sue nefaste conseguenze, appare incoerente la posizione del Presidente degli Stati Uniti di ritirarsi dall’Accordo di Parigi, azione che contrasta con l’atteggiamento del resto della comunità internazionale riunita in Francia lo scorso 12 dicembre, nel Vertice convocato dal presidente Emmanuel Macron e le Nazioni Unite.
Considero necessario dedicare alcune parole sulla situazione della Palestina.
Ratifico la nostra profonda preoccupazione e respingo la decisione unilaterale del governo degli Stati Uniti di riconoscere la città di Gerusalemme come capitale dello Stato d’Israele, fatto che costituisce una grave violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite sul tema e del diritto internazionale.
Questa misura, condannata in maniera generale dalla comunità internazionale, acuisce maggiormente le tensioni nell’area e allontana le possibilità di qualsiasi sforzo indirizzto a riannodare le conversazioni di pace tra israeliani e palestinesi.
Riaffermiamo l’assoluto appoggio alla ricerca di una soluzione ampia, giusta e duratura del conflitto, basata nella creazione di due Stati, che assicuri l’esercizio del diritto inalienabile del popolo palestinese alla libera determinazione e di disporre di uno Stato indipendente con le frontiere precedenti il 1967, con la capitale in Gerusalemme Orientale.
Reitero con tutta l’energia e la convinzione che il nostro paese continuerà a mantenere le sue posizioni di principio in tutti gli aspetti delle relazioni internazionali a favore dei diritti dei popoli, della pace, della giustizia e della solidarietà con le migliori cause dell’umanità (Applausi).
Finalmente, compagne e compagni, desidero ratificare quanto ho già espresso nel Sesto Congresso e nel Settimo Congresso del Partito, sulla convenienza di limitare a due il termine di cinque anni per l’esercizio dei principali incarichi della nazione.
Come conseguenza, quando l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare si costituirà il 19 aprile del prossimo anno, si concluderà il mio secondo e ultimo mandato alla guida dello Stato e del Governo e Cuba avrà un nuovo presidente.
Mi resta solo d’inviare a voi e a tutto il nostro popolo i più calorosi auguri in occasione del nuovo anno , il 60º della Rivoluzione.

Molte grazie (Ovazione / Traduzione Gioia Minuti).

Cuba Notizie Dicembre 2017

Scritto da Gioia Minuti (Gramna Italiano) e Flavio Rossi (CIVG)

Oscar López Rivera: essere a Cuba è un sogno che diventa realtà.

 Arlin Alberty Loforte  

14 – 11 - 2017

“Viva Fidel, la Rivoluzione Cubana, per un Puerto Rico libero e indipendente, per la solidarietà e l’amicizia!”, sono state le parole d’ordine gridate nella sede del’Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli, dov’è stato ricevuto il combattente indipendentista portoricano Oscar López Rivera, come parte della sua prima visita nell’Isola.

Fernando González Llort, Eroe della Repubblica di Cuba e presidente dell’ICAP, ha detto che: «Parlare di Oscar è parlare di un amico e patriota, un uomo integro che ha scontato ingiustamente 36 anni di prigionia nelle carceri degli Stati Uniti e 12 anni li ha trascorsi in isolamento. La sua opera e il suo esempio lo hanno collocato, senza che lui se lo fosse proposto, nei più alti luoghi della storia di Puerto Rico e della resistenza dei nostri popoli al dominio imperiale», ha indicato.

Il patriota portoricano, emozionato, ha detto che: «Essere a Cuba è un sogno realizzato, un sogno d’amore per questa patria, per questo popolo, per una Rivoluzione e per un uomo, Fidel, che ha dato un esempio di quello sono la resistenza e la lotta, un uomo che veramente ogni essere umano che ama la giustizia e la libertà deve ricordare».

«Mi sento pieno d’amore, di gratitudine per tutto quello che il popolo cubano ha fatto per la nostra patria e per tutti gli esseri nel mondo che meritano il meglio, che meritano giustizia, amore e dignità», ha aggiunto.

Durante la giornata López Rivera ha ricevuto il Riconoscimento all’Utilità della Virtù, la più alta decorazione assegnata dalla Società Culturale José Martí, a Personalità e Istituzioni che si sono distinte nella lotta per la difesa di Nuestra America.

Inoltre ha ricevuto una tuta della squadra cubana di baseball a nome del Comitato Olimpico e una collezione di libri dalle mani di Fernando.

Erano presenti Teresa Amarelle Boué, membro del Burò Politico e segretaria generale del Comitato Nazionale della Federazione delle Donne Cubane, e José Ramón Balaguer Cabrera, membro della Segreteria e capo  del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale del Partito,  Ana María Mari Machado, vicepresidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, Edwin González, delegato della missione di Puerto Rico in Cuba, rappresentanti di organismi e istituzioni cubane,  portoricani residenti in Cuba e in visita nell’Isola, oltre a rappresentanti del Comitato Internazionale Pace, Giustizia e Dignità dei Popoli.

(Traduzione GM – Granma Int.)

Cuba è pronta per celebrare il trionfo della Rivoluzione

Cuba celebra il 59º anniversario del trionfo della Rivoluzione con concerti e attività ricreative in molte delle principali piazze del paese

Autore: Granma | internet@granma.cu 28 dicembre 2017

Seconda Conferenza Internazionale “Con tutti e per il bene di tutti”. Bambini de la Colmenita. La compagnia infantile La Colmenita regalerà la sua arte al popolo a Villa Clara in questo fine anno. Photo: Anabel Díaz
Cuba celebra il 59º anniversario del trionfo della Rivoluzione con concerti e attività ricreative in molte delle principali piazze del paese.
Il popolare musicista offrirà un concerto con la sua orchestra lunedì 1º gennaio nell’anfiteatro Mariana Grajales, di Santiago de Cuba per celebrare il nuovo anno del trionfo della Rivoluzione.
La compagnia infantile La Colmenita, si presenterà in questi giorni a Santa Clara e nei luoghi più colpiti dall’uragano Irma, come La Panchita, Emilio Córdova, Isabela de Sagua e il consiglio popolare Condado Sur di Santa Clara, indica il quotidiano locale.
I festeggiamenti includono le tradizionali “parrandas” che si celebrano nella detta “ Villa Blanca” il 30 dicembre e programmi di concerti di giovani creatori dell’Associazione Hermanos Saíz (AHS).
Nella capitale si offriranno concerti in otto municipi e il 1º gennaio ci saranno presentazioni di importanti orchestre di musica popolare nei principali scenari pubblici della città.
La Casa dell’Alba Culturale ha avuto tra gli invitati il cantautore Polito Ibáñez il 26 dicembre, e gli appassionati di cinema avranno un nuovo spazio con l’inaugurazione nel cinema Chaplin della sala 3D con programmazioni dal 30 dicembre al 2 gennaio del 2018.
Inoltre ci saranno attività sportive disegnate in particolare per bambini e giovani e la Brigata Provinciale di Ricreazione percorrerà i quartieri dal 25 al 30 dicembre. ( Traduzione GM - Granma Int.)

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

La VOCE 1801

 La VOCE  COREA  CUBA  JUGOSLAVIA  PALESTINA   RUSSIA   SCIENZA 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.