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La VOCE ANNO XVIII N°8

aprile 2016

PAGINA 4         - 24

Segue da Pag.23: DIECI ANNI FA

2011: rivelazioni Wikileaks


In base a rivelazioni Wikileaks, il direttore del carcere dell’Aia Tim McFadden riferiva all’ambasciata USA in Olanda i dettagli delle conversazioni telefoniche private di Milosevic e del suo stato di salute. Perché?


Riportiamo (a) una intervista a Christopher Black, giurista canadese e avvocato di fiducia di Mira Markovic, vedova di Slobodan Milosevic.
L’intervista, che è apparsa sul quotidiano berlinese Junge Welt, riguarda l’inchiesta a proposito delle circostanze della morte di Milosevic. Black commenta in particolare le recenti rivelazioni di Wikileaks (b), secondo cui il direttore del carcere Tim McFadden ascoltava le telefonate di Milosevic e ne comunicava i contenuti riservati all’ambasciata USA, cioè a Washington.
Seppure in molte carceri l’ascolto delle telefonate, come dei colloqui, sia previsto e legale, i loro contenuti non andrebbero divulgati a terzi. Viceversa, spiega Black,

<< McFadden ha divulgato conversazioni tra Milosevic e sua moglie, in cui si toccavano questioni relative alla strategia di difesa ed a testimoni, discussioni interne al team della difesa, il punto di vista di Milosevic su queste questioni, la mancanza di mezzi finanziari per la difesa, le influenze politiche, eccetera. E [McFadden] ha trasmesso agli USA dettagli strettamente confidenziali sullo stato di salute di Milosevic. Peraltro io temo che McFadden si sia incontrato anche con rappresentanti dell’Accusa. (...) McFadden ed il governo USA in questo modo di sono immischiati in un processo in corso, violando il dovere di neutralità. (...)
[Le rivelazioni di Wikileaks] possono seriamente influenzare il corso dei processi all’ICTY [il "tribunale ad hoc" dell’Aia]. Ogni accusato si deve adesso chiedere se è sottoposto ad un processo imparziale, quando il governo USA viene informato di tutto ciò che egli fa o dice. Se l’ICTY è indipendente e super-partes, che ragione hanno gli USA per incontrarsi con McFadden e raccogliere tutte queste informazioni? Quali informazioni vanno all’Accusa? Forse la controparte conosce ogni passo successivo previsto? Radovan Karadzic perciò, subito dopo la comparsa di queste rivelazioni, ha richiesto la fine delle intercettazioni ai suoi danni. (c)
(...) Ci dobbiamo anche chiedere quale origine abbia questo rapporto tra McFadden e gli USA, e come si è sviluppato. L’intero quadro cambia a seguito di questi nuovi dati di fatto. >>

Queste rivelazioni - nel carosello delle tante di Wikileaks, che ad osservatori attenti appaiono comunque parziali, incomplete ed orientate solo a scopi geostrategici piuttosto precisi, cioè a mettere in imbarazzo alcuni alleati poco affidabili per gli USA - sono passate sostanzialmente sotto silenzio. In Italia ne ha riferito solamente un lancio AGI (che riportiamo di seguito), nel quale tuttavia tra i tanti sciocchi pettegolezzi sui rapporti di Milosevic con i famigliari (d) si omette di sollevare lo scandalo più grosso: e cioè il fatto stesso che l’ex direttore della galera dell’Aia era un informatore di Washington.

(a cura di Italo Slavo)

NOTE:
(a).

(b) Si veda il documento Wikileaks: anche .doc sul nostro sito.

(c) Sulle reazioni nelle aule del "Tribunale ad hoc" dell’Aia, a proposito di queste rivelazioni Wikileaks, in particolare da parte degli "imputati" Karadzic e Seselj, si vedano i testi riportati qui.

(d) I pettegolezzi sulle abitudini di Milosevic in carcere e sui suoi rapporti telefonici con collaboratori e famigliari erano già stati fatti trapelare, proprio dal direttore della galera McFadden, allo scopo di deviare l’attenzione pubblica dai contenuti del "processo"-farsa per mezzo di << una pioggia ben dosata di rivelazioni minori intrise di sarcasmo >> - si veda: qui. .

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Rif.

Olanda: su Wikileaks documento che racconta la vita di Milosevic in carcere

Agi, 6 febbraio 2011

Un cablogramma diplomatico statunitense, svelato oggi dal sito Wikileaks, ha fornito uno spaccato unico sulla vita dell’ex presidente serbo, Slobodan Milosevic, nella prigione del Tribunale penale internazionale (Tpi) dell’Aia in cui è morto. Il documento descrive Milosevic come un appassionato lettore di thriller giudiziari di qualità mediocre, un ascoltatore delle canzoni di Frank Sinatra e un detenuto che non mancava di godere della sua ora d’aria nel cortile della prigione.
L’Ambasciata statunitense all’Aia ha inviato al Dipartimento di stato Usa la sua informativa nel novembre 2003, quando il processo a Milosevic entrava nel suo secondo anno. L’autore del documento aveva avuto un colloquio col capo dell’unità di detenzione del Tpi Tim McFadden. Quest’ultimo era in contatto quotidiano con Milosevic e aveva accesso al contenuto delle sue conversazioni con la sua famiglia e i suoi amici, oltre che al dossier medico dell’ex presidente serbo. Nei colloqui con i rappresentanti dell’ambasciata, McFadden ha spiegato che Milosevic chiamava ogni giorno la moglie, Mira Markovic, e descriveva la loro relazione come “straordinaria”.
Markovic è descritta come una donna dalla personalità fortissima. “Milosevic poteva manipolare tutta una nazione, ma finiva a mal partito quando deve gestire sua moglie che, al contrario, sembrava esercitare una forte ingfluenza su di lui”.
Milosevic aveva problemi cardiaci e d’ipertensione, problemi che l’hanno angustiato durante tutto il corso del processo in cui doveva rispondere per genocidia e crimini di guerra relativi ai conflitti balcanici degli anni 90. Si trattava di sintomi “seri e difficilmente controllabili con i farmaci”. McFadden, inoltre, descrive Milosevic come un “narcistista” che si credeva “circondato da matti” nel tribunale. Eppure era convinto di controllare l’andamento del processo. “Ha una grande fiducia nelle proprie capacità e pensa che riuscirà a vincere di fronte al tribunale, un atteggiamento che rafforza il suo stato di salute stabile attuale”. Tuttavia, nel documento, c’è la previsione che le sue condizioni cliniche sarebbero peggiorate. Previsione che s’è avverata tre anni dopo, quando - il 14 marzo 2006 - l’ex presidente è morto.

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Per approfondimenti sulla figura di Milosevic, sulla sua detenzione e sulla sua eliminazione si vedano:


ARCHIVIO DOCUMENTAZIONE ICDSM-ITALIA


ARCHIVIO MILOSEVIC


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