#direttoriStranieriOqualificati?<< I MUSEI NELLA MORSA NEOLIBERISTA >>
Ha scritto Gioacchino F. La Torre: "Le nomine dei Direttori dei 20 super Musei italiani varate ieri dal MIBACT si inseriscono nel solco delle scelte di questo Governo... Basta scrostare un po’ la patina dorata dell’annuncio ad effetto ad uso dei TG e fare lo sforzo di analizzare il profilo dei vincitori per rendersi conto della assoluta vacuità dell’operazione. Nessuno dei nuovi Direttori ha esperienza diretta nella direzione di un grande Museo... Sui Direttori chiamati a guidare tre grandi Musei archeologici meridionali (...): un etruscologo... mandato a dirigere il Museo di Napoli, il più importante al mondo per l’epoca romana; una medievista (...) a Taranto, il principale Museo della Magna Grecia; un architetto a Reggio, dove è ospitata la collezione di sculture originali greche in bronzo più importante al mondo... Ed infine un giovane brillante ricercatore tedesco, fresco di Dottorato di Ricerca, come ce ne sono centinaia in Italia, in Europa e in America, al Parco di Paestum. Nessuno che abbia competenze specifiche sui beni che è chiamato a tutelare e valorizzare. Nessuno che abbia esperienze importanti e significative nel settore della musealizzazione, della valorizzazione, della promozione culturale, della ricerca di fondi.
Tanto fumo e poco arrosto, verrebbe da dire. Ma purtroppo c’è di più. Queste nomine, infatti, costituiscono un’ulteriore passo di quel processo di delegittimazione del Ministero e del suo personale, funzionari e dirigenti."
I titoli e le esperienze pregresse non hanno avuto peso per le nomine; in effetti, come ha notato persino Sgarbi, i concorsi sono stati fittizi e si è trattato di nomine "a chiamata", in linea con la tendenza oramai egemone nei concorsi accademici del nostro paese. Un ennesimo passo, quindi, nel senso della abolizione dei valori legali dei titoli e del trionfo dellarbitrio del mercato: studiare non conta, bisogna solo sapersi vendere.
Per saperne di più: Articolo 1. Articolo 2.
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