|
|
|
|
|
|
Carissimi, su suggerimento di Miriam, ho abbozzato questo comunicato che - se siete d'accordo - potremmo diffondere come GAMADI. Andrea
BERSANI E BERLUSCONI, DAVANTI A KIM IL SUNG TOGLIETEVI IL CAPPELLO
Le parole pronunciate ieri 23/12/2010 da Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, che ha accostato Berlusconi a Kim Il Sung e Lukashenko, sono la ennesima dimostrazione della deriva cui è stata condotta la sinistra nel nostro paese da questa classe dirigente completamente priva di valori e qualunquista, della quale Bersani è solo l'ultimo rappresentante.
In particolare, se conoscesse la Storia (eppure è anche la sua Storia, visto che è nato nel 1951 e che è stato lui stesso comunista), Bersani comprenderebbe che paragonare Berlusconi a Kim Il Sung significa fare un complimento a Berlusconi. Kim Il Sung è stato il leader di una lotta eroica, con la quale il popolo nord-coreano si è liberato dapprima dal colonialismo razzista giapponese e poi dall'imperialismo genocida statunitense (quello del napalm, per intenderci).
Kim Il Sung è e rimarrà sempre un esempio insuperabile per chi ha a cuore il proprio paese, la sua indipendenza, ma anche la pace e la fratellanza fra i popoli.
Forse è proprio per questo che Bersani insulta la memoria di Kim Il Sung. Lo scorso luglio Bersani è andato a New York a bussare a chissà quali porte per chiedere: "Scusino, dopo Berlusconi avrò il vostro permesso per governare?".
Kim Il Sung, invece, non aveva padroni stranieri. E lo stesso vale per Lukashenko oggi. Averceli, leader simili, in questa povera Italia di oggi governata da servi e da corrotti!
|
|
|
|
|
|