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La VOCE  ANNO  XII N°7

MARZO   2010

PAGINA  IV

La risoluzione ha ottenuto il voto della stragrande maggioranza dei paesi (127) che fanno parte delle Nazioni Unite. L'unico voto contrario è venuto dagli Stati Uniti. I 27 paesi europei, appartenenti all'Unione Europea, si sono astenuti.
Ad essi si sono aggiunte Ucraina, Georgia e Moldova, stati in questo momento governati dai rappresentanti delle cosiddette "rivoluzioni colorate", ispirate e sostenute dall'Occidente. Sul gravissimo comportamento delle rappresentanze europee in sede ONU è intervenuto pochi giorni fa l'eurodeputato del Partito Comunista di Grecia, Giorgos Toussas, che ha denunciato con forza il comportamento "bipartisan" dei governi, sia di destra che socialdemocratici, dell'UE, che proverebbe come l'anticomunismo, oggi apertamente incoraggiato dalle risoluzioni adottate a livello comunitario, "sia perfettamente in linea con la tolleranza nei confronti del fascismo e la glorificazione delle bande fasciste" e con l'oltraggio alla lotta antifascista e ai sacrifici sopportati dai popoli del continente durante il secondo conflitto mondiale. (...)


3)

Yuschenko proclama "eroe dell'Ucraina" il genocida Stepan Bandera, collaboratore del nazismo

Nota a cura della redazione di http://www.lernesto.it, 25/01/2010


A pochi giorni dallo svolgimento delle elezioni presidenziali che lo hanno visto clamorosamente escluso dal ballottaggio, il presidente uscente dell'Ucraina, arrivato al potere con la "rivoluzione arancione" del 2004 e presentato all'opinione pubblica occidentale come il "paladino" delle libertà democratiche, ha gettato definitivamente la maschera, rivelando con un atto di inaudita gravità la sua professione di autentica fede fascista. Senza che ciò abbia determinato la benché minima reazione indignata dei governi e degli strumenti di comunicazione dell'Occidente cosiddetto "democratico".

Con un gesto di aperta sfida nei confronti dei sentimenti antifascisti del popolo ucraino, che ha patito sofferenze inenarrabili ai tempi dell'occupazione nazista dell'Unione Sovietica, Yuschenko ha insignito della massima onorificenza, quella di "eroe nazionale", un vero e proprio criminale di guerra, Stepan Bandera, capo delle formazioni nazionaliste ucraine in lotta contro il potere sovietico.

Stepan Bandera non ebbe un attimo di esitazione a collaborare, fin dal primo momento, alle più nefaste operazioni di rastrellamento e di repressione nei confronti della resistenza antifascista, macchiandosi di odiosi crimini contro l'umanità, come il ruolo di comando nelle operazioni di massacro e deportazione di decine di migliaia di cittadini, molti dei quali ebrei, del suo paese e di paesi confinanti
(in particolare in Slovacchia).

L'attribuzione dell'onorificenza è stata accompagnata dalla decorazione di un altro criminale di guerra, Roman Shukhevic, anch'egli comandante ucraino delle formazioni naziste. (...)

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