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La VOCE  ANNO XII N°  7

   MARZO   2010

PAGINA 2

tanto meno attuare la denuclearizzazione. Senza dirimere una questione essenziale e fondamentale come la guerra e la pace non è possibile sfuggire alle frustrazioni e ai fallimenti attuali.
 Il trattato di pace, in quanto tale, si sarebbe già dovuto concludere in virtù della sua intrinseca necessità a prescindere dalla questione del nucleare. Si sarebbe dovuto stabilire un regime di pace duratura nella penisola coreana molto tempo fa. La questione del nucleare non sarebbe emersa.
 Ora che il concetto della conclusione del trattato di pace è menzionato nella Dichiarazione congiunta del 19 settembre, è anche utile variare l'ordine di intervento, come evidenziato dalla pratica e trarre le giuste lezioni dal fallimento dei colloqui a sei.
 La conclusione del trattato di pace aiuterà a risolvere i rapporti ostili tra RPDC e Stati Uniti e a promuovere positivamente la denuclearizzazione della penisola coreana in tempo rapido.
 Il ministero degli Esteri della RPDC, ricevuta autorizzazione, cortesemente propone alle parti dell'Accordo di armistizio un rapido avvio dei negoziati per la sua sostituzione con il trattato di pace, in questo anno che segna la scadenza dei 60 anni dallo scoppio della guerra di Corea.
 I summenzionati colloqui possono essere avviati anche in un forum separato, come stabilito nella Dichiarazione congiunta del 19 settembre, o nel quadro dei colloqui a sei per la
denuclearizzazione della Penisola coreana, come i negoziati RPDC-USA attualmente in corso vista la loro natura e significato.
 L'eliminazione della barriera di discriminazione e diffidenza rappresentata delle sanzioni, potrebbe presto portare all'apertura dei colloqui a sei.

 Se le parti dell'Accordo di armistizio aspirano in modo sincero alla pace, alla sicurezza e alla denuclearizzazione della penisola, non dovrebbero più privilegiare i loro interessi ma prendere una decisione coraggiosa per affrontare senza indugio tale questione fondamentale.

 
NdT
[1
] Accordo del 1994 in sintesi (da www.repubblica.it/online/esteri/corea/scheda/scheda.html)
1. Usa e Corea del Nord si dicono d'accordo a che un consorzio occidentale sostituisca i reattori nord coreani ad acqua pesante alimentati a grafite con reattori ad acqua leggera da terminare entro il 2003. I primi sono considerati potenzialmente più pericolosi degli altri per quel che riguarda la fabbricazione di bombe atomiche.
2. Washington accetta di fornire 500 mila tonnellate all'anno di carburante a Pyongyang per consentire alla Corea del Nord di avere elettricità fino alla costruzione degli impianti.
3. Il paese asiatico accetta di congelare e smantellare ulteriormente i suoi reattori
4       Le due parti decidono di aprire un ufficio di collocamento nelle due capitali
5       Washington assicura di non usare l' arma atomica contro Pyongyang e quest' ultima promette di adottare misure per fare della penisola una zona denuclearizzata
6       La Corea del Nord promette che resterà firmataria del trattato di non proliferazione nucleare
7       Pyongyang accetta infine le ispezioni dell' Aiea dopo aver fatto progressi sostanziali nella costruzione dei nuovi reattori ad acqua leggera. ma prima della consegna del loro cuore nucleare.

(2) Dichiarazione congiunta delle 6 nazioni (Cina, Giappone, Corea del Nord, Corea del Sud, Russia, e Stati Uniti) sulla rinuncia della Corea del Nord al proseguimento del suo programma di armamenti nucleari (19 settembre 2005)

(3) La Corea del Nord e gli Stati Uniti  devono ancora firmare un trattato di pace che sancisca formalmente la fine della guerra del 1950 - 53

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