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La VOCE ANNO XXI N°2

ottobre 2018

PAGINA 2         - 18

Segue da Pag.17: FIDEL CASTRO, UNA VITA DI LOTTE PER LA GIUSTIZIA SOCIALE

economico del crollo della comunità socialista europea.
Inoltre, promosse lo sforzo tenace dei cubani per superare le gravi difficoltà derivanti da questi fattori, la loro resistenza durante il cosiddetto Período Especial e la ripresa economica del paese.
Ha anche guidato la lotta dell’isola per la liberazione dei cinque antiterroristi cubani condannati a lunghe pene negli Stati Uniti e per il ritorno in patria dal bambino Elián González, rapito nello stesso paese settentrionale.
Ne corso degli anni promosse e diresse le battaglie del popolo cubano per il consolidamento del processo rivoluzionario,il suo percorso verso il socialismo, l’unità delle forze rivoluzionarie e di tutto il paese, le trasformazioni economiche e sociali del paese, lo sviluppo dell’educazione, della salute, dello sport, della cultura e della scienza, la difesa, il confronto alle aggressioni esterne, la conduzione di un’attiva politica estera di principi, e le azioni di solidarietà con i popoli che lottano per l’indipendenza e il progresso.
Il suo lascito include la difesa del multilateralismo, dell’integrazione latinoamericana e caraibica, di un mondo libero dalle armi nucleari, dell’ecosistema e della pace, posizioni che promosse in diversi forum internazionali, tra cui le Nazioni Unite.
È morto a La Habana, il 25 novembre 2016.
Fonte: Sito web Fidel Soldado de las Ideas e archivi di Prensa Latina.

Traduzione: Redazione di El Moncada/Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

http://www.prensa-latina.cu/index.php?o=rn&id=202391&SEO=fidel-castro-una-vida-de-luchas-por-la-justicia-social

Presiede Raul Castro atto per l’anniversario del Congresso Contadino in Armi

Santiago di Cuba, 21 set (Prensa Latina) Il primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC), Raul Castro, ha presieduto oggi l’atto nazionale per il 60ºanniversario del Congresso Contadino in Armi.


L’attività si è svolta a Soledad de Mayarì, nel Secondo Fronte, territorio che il 21 ottobre 1958 ha accolto la riunione contadina, che ha esaminato profondamente le atrocità che soffriva allora il paese.

Raul Castro, che era il capo del II Fronte Frank Pais dell’Esercito Ribelle, che lottava sulle montagne orientali contro la dittatura, ha diretto lo storico congresso, che ha abbordato la miseria e l’abbandono regnante nei campi cubani ed ha fortificato l’alleanza operaia-contadina.

Il secondo segretario del PCC, Josè Ramon Machado Ventura, ha accompagnato il generale di Esercito nell’atto, che ha riunito anche le autorità locali e protagonisti del congresso di 60 anni fa.

Concludendo l’incontro, Raul Castro ha visitato la casa-museo Congresso Contadino in Armi e la scuola elementare Osvaldo Carvajal Colas.

Ig/wmr

Presidentessa del Consiglio Mondiale della Pace denuncia il bloqueo contro Cuba

L’Avana, 21 set (Prensa Latina) La presidentessa del Consiglio Mondiale della Pace, Maria Do Socorro, ha condannato oggi il bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto da quasi 60 anni dagli Stati Uniti contro Cuba.

Do Socorro ha spiegato a Prensa Latina l’importanza di denunciare in tutte le tribune questo genocidio che si mantiene in piena applicazione a dispetto del rifiuto quasi unanime della comunità internazionale.

“Cuba non ha commesso nessun crimine né ha invaso nessuna nazione, al contrario, ha offerto sempre il suo appoggio e solidarietà agli altri paesi, in ambiti come quelli dell’educazione e della salute”, ha aggiunto in seguito.

Inoltre, ha precisato che il popolo cubano deve essere indennizzato per i danni causati dagli Stati Uniti con la loro politica genocida, che costituisce un crimine contro l’umanità e contro lo sviluppo di una completa pace in America Latina.

La lottatrice ed attivista brasiliana ha assicurato che il bloqueo, per il suo carattere extraterritoriale, è il principale ostacolo che colpisce le relazioni di Cuba con vari altri paesi.

“Ora si avvicina la votazione alle Nazioni Unite, il 31 ottobre, per questo motivo abbiamo emesso la nostra posizione solidale, ed esigiamo anche la devoluzione all’isola del territorio illegalmente occupato dalla base navale di Guantanamo”, ha aggiunto.

Inoltre, ha ricordato che nonostante le misure del governo nordamericano contro Cuba, l’isola conta con l’appoggio della maggioranza dei paesi membri dell’ONU, che hanno votato nell’Assemblea Generale per la fine del bloqueo in 26 occasioni consecutive, dal 1992.

Do Socorro ha partecipato in questa capitale nel II Seminario “Realtà e Sfide del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace”, forum nel quale ha fatto un appello per trasformare la regione in una vera zona libera da guerre e conflitti, come hanno accordato nel 2014 i Capi di Stato e Governo, che hanno assistito a L’Avana al II Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici.

Ig/rra

Maduro reitera compromesso del Venezuela nel Giorno Internazionale della Pace

Caracas, 21 set (Prensa Latina) Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha risaltato oggi che il popolo del Venezuela supera le sue difficoltà in maniera pacifica, a proposito della commemorazione del Giorno Internazionale della Pace, stabilito dall’ONU nel 1981.

Attraverso il suo account nella rete sociale Twitter, il capo di Stato ha confermato che la pace è l’unica via per ottenere l’emancipazione.

“Il popolo eroico del Venezuela ha saputo superare le sue difficoltà in forma pacifica. In questo Giorno Internazionale, ratifichiamo che è l’unica strada per ottenere la libertà vera. Con la Pace tutto è possibile”, ha scritto il mandatario.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito questa giornata dal 1981, ed il 21 ottobre 2001, l’organismo ha deciso all’unanimità di designare questa data come giorno anche dedicato alla non violenza ed al cessate il fuoco.

Questa ricorrenza promuove una giornata per fortificare gli ideali di pace, dentro le nazioni. “Una società pacifica è quella dove la giustizia e l’uguaglianza sono a portata di tutti”, segnala l’ente intergovernativo nel suo portale web.

Ig/ebr

Governo saharawi presenta denuncia contro azienda francese

Algeri, 20 set (Prensa Latina) Il governo della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) ha presentato una denuncia presso la giustizia francese contro l’azienda Chancerelle per pescare in forma illegale in acque saharawi, ha informato oggi una pubblicazione regionale.


La denuncia contro l’azienda francese che sfrutta la marca della fabbrica di conserve Connetable, è stata diretta al pubblico ministero della Repubblica Francese del Tribunale di Prima Istanza di Parigi, sulla base che queste risorse della pesca sono patrimonio nazionale, ha aggiunto Sahara Press Service.

La denuncia, sottoscritta dal Fronte Polisario, braccio politico ed armato della nazione, allega che Chancerelle ha annunciato un investimento di quattro milioni di euro per la costruzione di una nuova fabbrica ad El Aaiún, la capitale della RASD, occupata dal Marocco.

La fabbrica di conserve Connetable, ubicata in Francia, vende sardine del Marocco pescate in forma illegale in acque saharawi, in quantità che rappresentano più della metà della sua attività, secondo il rappresentante a Parigi del Fronte Polisario, Ubbi Bouchraya.

La denuncia della RASD, presentata dall’avvocato Gilles Devers, argomenta la “partecipazione in questo crimine della colonizzazione, punibile nei termini dell’articolo 461-26 del Codice Penale, di offese di discriminazione economica ed inganno in quanto all’origine del prodotto, perché questo si menziona sulla scatola come di provenienza marocchina”.

“Questo sfruttamento delle risorse naturali saharawi è una flagrante violazione delle sentenze del Tribunale di Giustizia dell’Unione Europea del 2016 e del 2018, secondo le quali Marocco e Sahara Occidentale sono due territori distinti e separati”, ha concluso il rappresentante del Fronte Polisario.

Ig/apb

Migliaia di siriani partecipano alla maratona per la pace

Damasco, 21 set (Prensa Latina) In occasione del Giorno Mondiale per la Pace, migliaia di siriani hanno percorso oggi le principali piazze della capitale e delle città di Latakia, Tartus, Aleppo, Homs, Hama e Sweida.

La maratona “Siria per la Pace” si realizza in forma parallela nelle località menzionate ed a Damasco finirà in una celebrazione culturale di folla nella Piazza degli Omeyas, simbolo di questa nazione del Levante.

Insieme al popolo in generale, partecipano alla manifestazione intellettuali, artisti, sportivi, dirigenti e membri di organizzazioni sociali, giovanili e politiche.

La maratona è organizzata dalla Federazione Sportiva Nazionale e dall’azienda di comunicazioni Syriatel, tra le altre.

Ig/pgh

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