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La VOCE  ANNO  XIII  N° 7

MARZO    2011

PAGINA 3

Proponiamo un articolo di Antonio Padellaro del 13/1/2011 su Il Fatto Quotidiano

CONTRO LE CANAGLIE

Nell' Italia che ammira i furfanti di successo la parola indignazione può avere un suono ridicolo. Non la ribellione a quanto offende la dignità propria e degli altri. Benché una maschera  moraleggiante e ipocrita con cui dissimulare frustrazioni  e invidia per chi ha saputo meritarsi denaro e potere, non importa come.

Diciamo la verità: qui da noi  tra una simpatica canaglia  e uno sdegnato galantuomo non c'è partita. Non tutto è perduto, però. Forse anche Stephan Hessel  quando ha dato alle stampe   in Francia il suo breve pamphlet pensava ad una cerchia ristretta  di lettori.
Un prevedibile insuccesso per vari motivi. L' età dell' autore innanzitutto: 93 anni.
Si sa la vecchiaia non è mai attraente, e poi cosa avrà mai  di interessante da raccontarci  l' arzillo nonnino?

Ecco le prime righe:

"Ricordare le radici  del mio impegno politico  negli anni della Resistenza" . Oddio la Resistenza, massimo rispetto per carità, ma stiamo parlando di un secolo fa.

E come si intitola questo polveroso mattone? 
Indignez vous!

Mamma mia, chi sa che noia. Ebbene: oltre 500 mila copie vendute in pochi mesi. Le librerie prese d' assalto, Le prime pagine  sui principali giornali e grandi dibattiti in TV. Insomma Hessel superstar.

Merito di concetti come questo:

"Dobbiamo vegliare tutti insieme affinché la nostra società resti una società di cui andare fieri. Non la società dei
sans papier delle espulsioni, dei sospetti nei confronti degli immigrati , non la società che rimette in discussione le pensioni, le conquiste sociali, non la società nella quale gli organi di  informazione sono in mano ai ricchi, tutte cose che avremmo rifiutato se fossimo stati gli autentici eredi del Consiglio Nazionale della Resistenza".

Naturale che siano stati soprattutto i giovani francesi ad indignarsi  proprio come Stephan Hessel Se non ci fosse stato il suo libro  non avrebbero mai saputo  che alla base della democrazia  conquistata con il sangue di tanti c' erano i principi  e i valori ispirati a una organizzazione nazionale dell' economia sottratta al potere della grandi banche.
Stephan e i suoi compagni avevano combattuto contro il nazismo . Ma anche per un futuro che garantisse una stampa realmente indipendente e un' istruzione di qualità  per tutti i bambini francesi senza discriminazione alcuna.

E  allora cominciamo a indignarci  anche noi. Contro l' arroganza delle canaglie al potere . Contro la pavidità di certi oppositori  sempre pronti a piegare la schiena davanti alla legge del più forte.
Può aiutarci questo piccolo libro  di un anziano signore rimasto fedele ai suoi ideali di gioventù.

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