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La VOCE  ANNO  XIV  N° 3

dicembre   2011

PAGINA 3


L'8 dicembre, Mons. Valeri, arcivescovo di Brindisi e Ostumi, spiegava nella sua pastorale: «L'Italia non domandava che un po' di spazio per i suoi figli, aumentati meravigliosamente da formare una grande Nazione di oltre 45 milioni di abitanti, e lo domandava a un popolo cinque volte meno numeroso del nostro e che detiene, non si sa perché e con quale diritto, un'estensione di territorio quattro volte più grande dell'Italia senza che sappia sfruttare i tesori di cui lo ha arricchito la Provvidenza a vantaggio dell'uomo.

Per molti anni si pazientò, sopportando aggressioni e soprusi, e quando, non potendone più, ricorremmo al diritto delle armi, fummo giudicati aggressori».

Nel solco di questa tradizione, don Vincenzo Caiazzo - che ha la sua parrocchia sulla portaerei Garibaldi, dove celebra la messa nell'hangar dei caccia che bombardano la Libia - assicura che «l'Italia sta proteggendo i diritti umani e dei popoli, per questo siamo in mezzo al mare»

(Oggi, 29 giugno 2011). «I valori militari - spiega -vanno a braccetto con i valori cristiani».

Povero Cristo.

PREMIO NOBEL
PER LA PACE
A TRE DONNE
DELL' AFRICA

Il giorno 7 ottobre 2011 il premio Nobel per la Pace è stato giustamente e anche simbolicamente assegnato  alla Presidente liberiana  Ellen Johnson Sirleaf . all' attivista liberiana Leymah Gbowee e all' attivista yemenita Tawakkul Kerman, con la motovazione relativa al ruolo  che hanno svolto nel far avanzare la democrazia dei loro paesi.

" Da  otto mesi  Karman guida le proteste contro il regime" scrive lo Yemen Times.

" Con il suo esempio  ha aperto nuove strade  alle yemenite" .

Il 10 ottobre  a Ta' izz quaranta donne sono rimaste ferite quando la polizia ha disperso la manifestazione  a favore di Karman.

Non ha suscitato altrettanto entusiasmo  l' attribuzione del premio  a Sirleaf  a causa della concomitanza con le presidenziali liberiane dell' 11 ottobre  in cui la presidente uscente rischia di perdere.

"Sirleaf è molto più amata  in occidente che nel suo paese. L' assegnazione del Nobel  avrà sicuramente un effetto sulle elezioni" scrive il Liberian Journal-

Il 10 ottobre è stato anche assegnato il premio Mo Ibrahim per il buon governo.
Il vincitore l' ex presidente di Capo Verde , Pedro Pires , che quest' anno ha lasciato l' incarico dopo due mandati.

Nota redazionale:  ci rallegriamo che un riconoscimento internazionale vada al continente Africa costantemente defraudato da altri continenti  famelici e guerrafondai, e soprattutto  che il premio in oggetto  vada a tre donne, pur coscienti come siamo  che la vera liberazione della donna avverrà con la fine del capitalismo imperialista che poggia sul maschilismo seguendo la regola ingiusta e immorale della difesa della proprietà privata.

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