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La VOCE ANNO  XIII     N°  8

con la scorta della fanteria della marina e dall'aviazione  yankee.
Incapace di rassegnarsi all'indipendenza e all'esercizio dei diritti  sovrani di Cuba, il governo di questo paese adottò la decisione d'invadere il nostro territorio. La URSS non ebbe assolutamente nulla a che vedere con il trionfo della Rivoluzione Cubana. Questa non assunse il carattere socialista per l'appoggio della URSS, ma fu al contrario: l'appoggio della URSS si produsse per il carattere socialista della Rivoluzione  Cubana. Ed è per questo che quando la URSS sparisce, e nonostante questo, Cuba ha continuato ad essere socialista. Per qualche via la URSS seppe che Kennedy avrebbe cercato di utilizzare con Cuba lo stesso metodo che aveva applicato con l'Ungheria. Questo indusse agli errori che Jruschov commise in relazione alla Crisi d'Ottobre, che ebbi la necessità di criticare. Ma  non solo sbagliava  Jruschov, si sbagliava anche Kennedy. Cuba non aveva nulla a ch eveder con la storia dell'Ungheria, nè la URSS ebbe nulla a che vedere con la Rivoluzione in Cuba.
Questa fu frutto unicamente ed esclusivamente della lotta del nostro popolo. Jruschov fece solo il gesto solidale d'inviare armi a Cuba, quando era  minacciata dall'invasione mercenaria che organizzarono, addestrarono , armarono  e trasportarono gli Stati Uniti. Senza le armi inviate a Cuba, il nostro popolo avrebbe sconfitto le forze mercenarie come aveva sconfitto l'esercito di Batista, catturando tutto l'arsenale militare che possedeva: 100.000 armi. Se l'invasione diretta degli Stati Uniti contro Cuba fosse avvenuta, il nostro popolo avrebbe lottato sino ad oggi contro il loro soldati, che sicuramente avrebbero dovuto lottare anche contro   milioni di latinoamericani. Gli Stati Uniti avrebbero commesso il maggiore errore di tutta la loro storia e forse la URSS esisterebbe ancora. Alcune ore prima dell'invasione, dopo il vile attacco alle nostre basi con aerei  degli Stati Uniti che portavano insegne cubane, fu dichiarato  il carattere socialista della Rivoluzione. Il popolo cubano lottò per il socialismo in quella battaglia che passò alla storia come la prima vittoria contro l'imperialismo in America. Passarono dieci presidenti degli Stati Uniti, e sta passando l'undicesimo, e la Rivoluzione Socialista si mantiene in piedi. Sono passati  tutti i governi che furono complici dei crimini degli Stati Uniti  contro Cuba, e la  nostra Rivoluzione  si mantiene in piedi. È scomparsa  la URSS, e la Rivoluzione continua ad andare avanti.
Non lo ha fatto con il permesso degli Stati Uniti, ma sottoposta ad un Blocco  crudele e spietato; con azioni  terroristiche che hanno ucciso o ferito migliaia di persone, i cui autori oggi godono una totale impunità; combattenti  antiterroristi cubani sono condannati all'ergastolo; una detta  Legge "de Ajuste Cubano" concede l'ingresso, la residenza e il lavoro negli Stati  Uniti. Cuba è l'unico paese del mondo ai cui cittadini  si applica questo privilegio, che si nega a quelli  di Haiti, dopo il terremoto che ha ucciso più di  300,000 persone, e al resto dei cittadini dell'eemisfero, che l'impero perseguita  ed espelle. Senza dubbio, la Rivoluzione Cubana è sempre in piedi. Cuba è l'unico paese del pianeta che non possono  visitare i  cittadini statunitensi; ma Cuba esiste ed è sempre in piedi, a solo 90 miglia dagli Stati Uniti, sferrando la sua eroica lotta. No rivoluzionari cubani abbiamo commesso  errori, e continueremo a farne, ma non  commetteremo mai l'errore d' essere dei traditori. Non abbiamo scelto l'illegalità, la menzogna, la demagogia, l'inganno del  popolo, la simulazione, l'ipocrisia, l'opportunismo, il ricatto, l' assenza totale di etica, gli abusi di potere, includendo il crimine e le torture ripugnanti, che con ovvia, anche se dubbiose meritevoli eccezioni, hanno caratterizzato la condotta dei presidenti degli Stati Uniti. In questo momento l'umanità sta affrontando problemi seri e senza precedenti.
La cosa peggiore è che gran parte delle soluzioni dipenderanno dai paesi più  ricchi e sviluppati, che giungeranno ad una situazione che  realmente non sono in condizione  d'affrontare senza che crolli il mondo che hanno cercato di modellare a favore dei loro interessi  egoistici, e che inevitabilmente conducono al disastro.  Non parlo di guerre, i cui rischi e le cui conseguenze sono già state avvertiti da persone saggie e brillanti, molte di loro sono americani.
Mi riferisco alla crisi degli alimenti provocata da fatti economici e cambiamenti climatici che sembrano di essere irreversibili a causa dell'azione dell'uomo, che però ad ogni modo la mente umana deve affrontare in fretta. Per molti anni, che in realtà fu tempo perso, si parlai sull'argomento. Però il più grande emettitore di gas inquinanti del mondo gli Stati Uniti, si rifiutava sistematicamente a tenere presente l'opinione mondiale.  Facendo a un lato il protocollo e le altre sciocchezze usuali negli uomini di Stato delle società consumiste, che nel raggiungere il potere sentono l'influenza dei mass media, la verità è che non hanno dato retta. Un uomo alcolizzato, i cui problemi si conoscevano, senza riferirli, ha imposto la sua linea alla comunità internazionale.  I problemi sono diventati più grandi all'improvviso a causa di fenomeni che si ripetono in tutti i continenti: calori, incendi nei boschi, perdite di terreni coltivati in Russia, con numerose vittime; cambiamento climatico in Cina, piogge intense e siccità; perdite progressiva delle riserve di acqua nell'Himalaya, che minacciano L'India, Pakistan e altri paesi; piogge forti in Australia, che allagarono quasi un milione di chilometri quadri; ondate di freddo insolite e fuori stagione in Europa, che hanno danneggiato molto l'agricoltura; siccità in Canada; ondate inusuali di freddo in questo paese ma anche negli Stati Uniti; piogge senza precedenti in Colombia, che hanno colpito milioni di ettari coltivabili; precipitazioni mai viste in Venezuela; catastrofi dovute a queste piogge intense nelle  grandi città di Brasile e siccità nel Sud. Praticamente non esiste una regione al mondo in cui fatti non siano stati verificati.
Le produzioni di frumento, soia, mais, riso, e tanti altri cereali e legumi, che costituiscono gli alimenti base del mondo - la cui popolazione è oggi, secondo i calcoli di circa 6 900 milioni di abitanti, una cifra molto vicina a quella inedita di 7 miliardi, dove più di un miliardo soffre di fame e denutrizione - e sono vittime dei cambiamenti climatici, creando un grandissimo problema nel mondo. Quando le riserve non sono state ricuperate del tutto, o solo in parte,  per alcuni settori c'è una grande minaccia che già sta creando problemi e disestabilizzazione in molti paesi. Più di 80 paesi, tutti fanno parte del Terzo Mondo, con le loro situazioni reali, già

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