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Questo  terrificante strumento di morte è  proprietà di un potere criminale  ubicato negli USA che si oppone possa divenire anche possesso di paesi minori,  a meno che non si tratti di Israele che è il suo satellite prediletto. Già, la pretesa di imporre divieti e sanzioni  è una  infame ingiustizia in quanto ogni paese deve avere il diritto all' autodifesa. Se c'è un paese in questo pianeta al quale dovrebbe essere vietato il possesso della bomba atomica, questi sono proprio gli Stati Uniti che ne hanno fatto uso "gratuito" a guerra finita massacrando decine di migliaia di persone innocenti e lasciandone ammalate  qualche milione. Il pensiero che il nostro paese sia "suddito" di quel criminale governo, ci indigna e ci offende.
Ma, in Italia, ci sono bombe atomiche? Certo che sì, ma non di nostra proprietà e di nostrana manifattura, sono degli Stati Uniti.

Secondo uno studio  di fonte americana dell' anno 2005  il dossier "
Us nuclear Weapons in Europe" pubblicato dal Natural  Resource  Defence Council , In Italia sarebbero  conservate 90 bombe  d' aereo di tipo  B-61 "a caduta libera"  con testa nucleare  50 nella base  "americana" di Aviano  (Pordenone), il resto a Ghedi  (Brescia).

L' ultima volta che un governo italiano  ha dato informazioni in Parlamento  fu quando l' allora Ministro della Difesa Arturo Parisi  disse che l' Italia confermava  la sua adesione alle strategie  di guerra nucleare dell' Alleanza atlantica, strategie cinquantennali, e in tale quadro non poteva e nemmeno voleva  "agire a scapito della sicurezza di questo dispositivo e della riservatezza che sarebbe indispensabile mantenere in questa materia. Tra l' Italia e gli Stati Uniti esisterebbe  un accordo segreto per la difesa nucleare, rinnovato dopo il 2001 il cui nome in codice sarebbe
"Stone Axe". ossia Ascia di Pietra. Questo ignobile accordo prevede che il governo italiano debba dare il suo assenso qualora gli americani volessero fare uso delle atomiche, ospiti in Italia, fino dalla metà degli anni 50 nelle basi militari sotto il loro controllo.

La questione fu all' epoca discussa ai massimi livelli: il Ministro della Difesa Taviani (democristiano) diede il via libera alla ambasciatrice USA Claire Booth Luce, Nel 1956 il segretario di stato John Foster Dulles scriveva al collega alla Difesa Charles Wilson " Quando questo dispiegamento sarà terminato  il Dipartimento di Stato propone di autorizzare l' ambasciatrice <Luce, se lo ritiene necessario in base alla sua conversazione con Taviani, a informare il generale Mancinelli, capo di Stato maggiore, in merito alla generale ubicazione dei siti".

Le atomiche in quella fase furono collocate  in diversi arsenali tra cui appunto Aviano, Ghedi, Vicenza, Rimini, Livorno, Longarone, Sigonella, Bagnoli. Altro armamento nucleare era ospite alla Maddalena in Sardegna, dove si trovavano i sottomarini  della Marina statunitense e forse anche a Gaeta,

In quegli anni l' Europa pullulava di bombe atomiche americane: se ne contavano 7000 in Europa delle quali 2750 solo in Germania e altrettante era stabilito dovessero essere collocate in Italia. Si ignora quante fossero al di là della Cortina di ferro.

Tutto questo alle spalle del nostro popolo che avrebbe avuto il diritto all' autodeterminazione dopo aver sconfitto con la Resistenza la guerra imperialista di Hitler e del fascismo italiano e nipponico.

Questa fu la democrazia cristiana, questo fu la rinuncia del Partito comunista ad adempiere agli impegni di difesa del popolo lavoratore anche attraverso la denuncia dei vili accordi.

La china dal Partito comunista ha portato il nostro paese nel baratro della corruzione e della miseria morale e culturale.  Speriamo che ogni paese possa costruirsi una bomba atomica per mettere fine alle guerre e alla sopraffazione americana.

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