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La VOCE  ANNO XII  N°  3

NOVEMBRE   2009

PAGINA II

Appello internazionale riguardante
il 23 agosto
Lotta risoluta contro l'anticomunismo
in tutte le sue espressioni!


Noi, dirigenti, militanti, amici e simpatizzanti dei Partiti comunisti  e dei lavoratori eletti nei parlamenti, nelle amministrazioni locali, nelle direzioni  dei sindacati e delle organizzazioni di massa denunciamo il tentativo  di equiparare il nazismo con il comunismo, attraverso il tentativo di  proclamare il 23 agosto quale "giornata della memoria delle loro  vittime".

Questo sforzo di falsificare la storia gode del sostegno delle forze  politiche che servono il capitale. Nel corso degli ultimi anni si è  già manifestato in vari modi, anche attraverso risoluzioni di  organismi transnazionali e di istituzioni parlamentari.

Dopo aver inizialmente rinominato il 9 maggio [1945] da "giorno della  vittoria dei popoli" in "Giornata dell'Europa", per cancellare  l'immagine della Bandiera Rossa che svetta sul Reichstag, perseguono  ora il tentativo di equiparare le vittime con i carnefici, riferendosi  al giorno in cui è stato siglato il patto di non aggressione Molotov- Ribbentrop [23 agosto 1939].

- Mirano così a nascondere il carattere di classe imperialista del  nazi-fascismo;- Negano che la vittoria dei popoli porti il sigillo indelebile  dell'Unione Sovietica, dell'Armata Rossa e dei movimenti partigiani,  in cui i comunisti erano ovunque in prima linea;- Tentano con questi sforzi di riabilitare l'imperialismo, che aveva  generato il fascismo e che oggi, 20 anni dopo la controrivoluzione,  continua incontrollato il massacro in tutto il mondo;- Ambiscono in questo modo a colpire politicamente e ideologicamente  tutti coloro che continuano a lottare contro lo sfruttamento e  l'ingiustizia di classe, che resistono al barbaro attacco controdiritti democratici, sociali e del lavoro, scatenato nel contesto di  crisi economica globale del capitalismo.

Operai, contadini, donne, giovani.   Pensionati, reduci e combattenti della lotta antifascista. Mobilitiamoci energicamente contro il revisionismo e la falsificazione  della storia; Rispondiamo risolutamente e contrastiamo qualsiasi tentativo di  celebrazione anti-comunista nella data del 23 agosto; Diffondiamo la verità storica;Difendiamo la lotta contro l'imperialismo, per un'altra società, senza  guerre, disoccupazione, povertà e sfruttamento. Per il socialismo.


Nebbie della memoria

Il campo di sterminio fascista di Kampor sull'isola di Rab Isola di Arbe (Rab) Croazia. Valentin aveva un anno, Franciska aveva  due anni, Cvetko cinque e si può continuare perché sulla lunga lastra  d'acciaio i nomi di uomini, donne, vecchi, madri e bambini sono quasi  15.000.

Non so se quindicimila fa più effetto scritto in numeri o in  lettere, oppure se nulla cambia sul fatto che nessun essere umano può  o deve essere parte di sterminio e di "bonifica etnica", come la  chiamò nel 1943 il generale Roatta, che prendeva ordini direttamente  da Mussolini e comandò il campo di sterminio fascista di Kampor  sull'isola di Arbe o Rab, nell'attuale Croazia.

Un inferno in paradiso perso nelle nebbie della memoria. Tutto italiano. C'è un odore intenso di pini sull'isola di Rab, ti accompagna ovunque:  lungo le vie strette della cittadina che porta lo stesso nome, salgono  dal porto alla basilica cinquecentesca, lastricate di pietra d'Istria,  la stessa di Venezia. Turisti ovunque, affollano

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