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La VOCE ANNO XXIII N°9

febbraio 2021

PAGINA G         - 39

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segue da pag.38: le proteste a montecitorio, le mancanze del governo draghi, e l’arroganza della arcelor mittal. poter riaprire in tempi ragionevoli tutte le attività sia economiche che culturali, comprese le attività scolastiche. nel frattempo ci sarebbe voluta una campagna efficiente di sovvenzioni verso i cittadini più colpiti ed indifesi, come lavoratori autonomi, lavoratori precari o in nero, disoccupati, pensionati soli ed in difficoltà economiche, donne sole, senza lavoro, e prive di mezzi, ecc. ed un rilancio massiccio della sanità pubblica colpita negli anni scorsi da tagli ingiustificati. per questo ci sarebbero voluti anche i fondi europei, strombazzati ai quattro venti, che però non arrivano nonostante il passato bancario di draghi ed il cui utilizzo è in buona parte già programmato, non per la salute, ma per spese militari ed altre spese criticabili. senza voler fare una classifica dei più bravi, ricordiamo che la cina è sostanzialmente uscita dalla pandemia, salvo qualche piccola coda, da un lato imponendo quarantene durissime alle zone infette, dall’altro con un sistema capillare di rifornimenti di generi di prima necessità alle famiglie, e poi con una vaccinazione massiccia con vaccini di produzione cinese. e’ stato detto che ciò è stato possibile perché la cina sarebbe una dittatura, ma allora citiamo, in un’ottica di “par condicio”, anche alcuni paesi capitalisti, come la corea del sud, o il regno unito. in quest’ultimo paese, dopo un’iniziale incertezza del premier conservatore johnson che voleva lasciare tutto aperto in attesa di una fantomatica “immunità di gregge”, poi si è passati ad un lockdown rigoroso, sostenuto però da una campagna di vaccinazioni efficiente e massiccia, che ha già interessato oltre il 60% della popolazione, e che ha permesso una riapertura quasi totale dopo pasqua. in italia e nei principali paesi della ue si sono avuti invece comportamenti contraddittori di chiusure e riaperture ondeggianti, ma soprattutto un quasi totale fallimento finora della campagna di vaccinazione che ha stento raggiunto il 10%. mancano le dosi necessarie dei vaccini e si moltiplicano voci contraddittorie sul vaccino più diffuso: astrazeneca, che una volta viene considerato in parte pericoloso per i più anziani, poi per i più giovani, poi sospeso, poi rilanciato in una situazione che appare confusionale. la popolarità di draghi e dei partiti di governo cala (tranne 5 stelle che sfrutta la perdurante popolarità di conte, che non è stato certamente il peggiore dei nostri primi ministri e qualcosa ha fatto o tentato di fare). cresce invece la popolarità del partito della meloni, all’opposizione. i governatori di campania e veneto, de luca e zaia (uno del pd ed uno della lega, quindi senza divisioni ideologiche) premono per l’acquisto del vaccino russo sputnik come hanno fatto s. marino e vari paesi europei (ungheria, slovacchia, repubblica ceca, serbia, ecc.) i primi tre rompendo anche la disciplina imposta dalla ue. le proteste sono quindi in parte giustificate, anche se sono da condannare le evidenti strumentalizzazioni di gruppi demagogici di marca fascista. sono da condannare anche le strumentalizzazioni da parte di gruppetti radicali o ex radicali di estrema sinistra, che invece di auspicare provvedimenti concreti, alimentano invece l’assurda retorica no vax, contraria alle vaccinazioni, e continuano a straparlare di presunti complotti mondiali che avrebbero innescato e sostenuto la pandemia. per concludere, segnaliamo, invece, un diverso tipo di giusta contestazione che è stata duramente repressa. non si può tacere sul caso scandaloso di un impiegato dell’acciaieria arcelor mittal licenziato in tronco per aver mandato un messaggio di approvazione e di solidarietà verso la fiction con protagonista sabrina ferilli “svegliati amore mio”, in cui si parla della lotta contro un’acciaieria inquinante. evidentemente nel nostro paese i capitalisti comandano sempre e sono sempre più arroganti: tutta la nostra solidarietà all’impiegato licenziato. roma 10 aprile 2021 vincenzo brandi.
caso navalny: la farsa continua. continua la grottesca vicenda del personaggio navalny, spacciato come massimo oppositore interno della politica del governo russo e sostenitore della democrazia. ma chi è realmente navalny e cosa conta in russia? navalny è in realtà un piccolo pregiudicato già condannato in passato per truffa ai danni di una società francese insieme al fratello e poi rimasto a piede libero (a differenza del fratello) in quanto condannato con la condizionale. la sua figura ricorda quella del ridicolo “autonominatosi presidente del venezuela” guaidò, che ebbe il suo momento di gloria, quando serviva, ma che adesso nessuno ricorda più. infatti, dopo la condanna per crimini comuni, navalny si è riciclato come capo di una piccola formazione razzista e xenofoba di estrema destra, paragonabile alle nostre casa pound o ordine nuovo. persino amnesty international, organizzazione “umanitaria” ampiamente finanziata dagli usa, e che si è sempre sistematicamente schierata contro la russia, la cina ed i loro alleati, è stata costretta a prendere le distanze ed ha condannato navalny per le sue idee razziste. i mass media occidentali continuano a gonfiare la figura di navalny, presentandolo come il leader di una vasta opposizione. risulta invece dai dati elettorali oggettivi che in russia il massimo partito di opposizione è il partito comunista, che ha un bacino elettorale di circa il 15%. questo partito – pur difendendo la posizione internazionale della russia – si batte all’interno per una maggiore giustizia sociale ed un rafforzamento del settore pubblico. se invece il partitino guidato da navalny si presentasse alle elezioni in russia non prenderebbe – secondo i sondaggi - nemmeno l’1%. le ultime vicende che hanno coinvolto il personaggio navalny somigliano più ad una farsa che ad un dramma. il “grande oppositore”, sentitosi male durante un viaggio in aereo, fu curato in un ospedale russo, dove fu trovato in discrete condizioni, per cui fu emessa una prognosi positiva e rassicurante. navalny, sostenuto dalla moglie, chiese di continuare ad essere curato in germania, cosa che gli venne prontamente concessa. qui i medici tedeschi dichiararono che era stato “avvelenato”, ma, quando il governo russo ha richiesto copia delle analisi del sangue, queste sono state rifiutate e mai esibite. dopo pochi giorni navalny stava benissimo. e’ tornato in russia dove è stato poi arrestato per aver organizzato una manifestazione non autorizzata e non essersi presentato alla polizia per il normale controllo dovuto a chi è in libertà vigilata. se veramente i servizi segreti russi lo avessero avvelenato, bisognerebbe dire che sono dei veri incapaci ed anche degli ingenui per avergli permesso di andare subito in germania dove il presunto “avvelenamento” sarebbe stato subito “scoperto”. ora è in atto l’ultimo atto della farsa con l’interessato appoggio di tutti i mass media occidentali che suonano la grancassa e soffiano sul fuoco. navalny ha iniziato uno sciopero della fame e sarebbe in pericolo di vita. speriamo che il nostro oppositore non esageri nelle sue sceneggiate fatte ad uso e consumo dei media occidentali e resti perfettamente vivo. altrimenti rischia addirittura di diventare un martire, cosa che in occidente farebbe forse molto più comodo. roma, 20 aprile 2021, vincenzo brandi. beppe grillo: la caduta. il maschilismo non muore mai. le isteriche dichiarazioni di beppe grillo in difesa del figlio, accusato di stupro di gruppo ai danni di una studentessa diciannovenne, insieme a tre amici, segnano una netta caduta di intelligenza, decenza e stile da parte di un personaggio che pure in passato era riuscito a portare una ventata di rinnovamento nella morta agorà della politica italiana con le sue esternazioni. ..segue ./.
Segue da Pag.38: LE PROTESTE A MONTECITORIO, LE MANCANZE DEL GOVERNO DRAGHI, E L’ARROGANZA DELLA ARCELOR MITTAL

poter riaprire in tempi ragionevoli tutte le attività sia economiche che culturali, comprese le attività scolastiche. Nel frattempo ci sarebbe voluta una campagna efficiente di sovvenzioni verso i cittadini più colpiti ed indifesi, come lavoratori autonomi, lavoratori precari o in nero, disoccupati, pensionati soli ed in difficoltà economiche, donne sole, senza lavoro, e prive di mezzi, ecc. ed un rilancio massiccio della sanità pubblica colpita negli anni scorsi da tagli ingiustificati. Per questo ci sarebbero voluti anche i fondi europei, strombazzati ai quattro venti, che però non arrivano nonostante il passato bancario di Draghi ed il cui utilizzo è in buona parte già programmato, non per la salute, ma per spese militari ed altre spese criticabili.

Senza voler fare una classifica dei più bravi, ricordiamo che la Cina è sostanzialmente uscita dalla pandemia, salvo qualche piccola coda, da un lato imponendo quarantene durissime alle zone infette, dall’altro con un sistema capillare di rifornimenti di generi di prima necessità alle famiglie, e poi con una vaccinazione massiccia con vaccini di produzione cinese. E’ stato detto che ciò è stato possibile perché la Cina sarebbe una dittatura, ma allora citiamo, in un’ottica di “par condicio”, anche alcuni paesi capitalisti, come la Corea del Sud, o il Regno Unito. In quest’ultimo paese, dopo un’iniziale incertezza del premier conservatore Johnson che voleva lasciare tutto aperto in attesa di una fantomatica “immunità di gregge”, poi si è passati ad un lockdown rigoroso, sostenuto però da una campagna di vaccinazioni efficiente e massiccia, che ha già interessato oltre il 60% della popolazione, e che ha permesso una riapertura quasi totale dopo Pasqua.

In Italia e nei principali paesi della UE si sono avuti invece comportamenti contraddittori di chiusure e riaperture ondeggianti, ma soprattutto un quasi totale fallimento finora della campagna di vaccinazione che ha stento raggiunto il 10%. Mancano le dosi necessarie dei vaccini e si moltiplicano voci contraddittorie sul vaccino più diffuso: Astrazeneca, che una volta viene considerato in parte pericoloso per i più anziani, poi per i più giovani, poi sospeso, poi rilanciato in una situazione che appare confusionale. La popolarità di Draghi e dei partiti di Governo cala (tranne 5 Stelle che sfrutta la perdurante popolarità di Conte, che non è stato certamente il peggiore dei nostri Primi Ministri e qualcosa ha fatto o tentato di fare). Cresce invece la popolarità del partito della Meloni, all’opposizione. I governatori di Campania e Veneto, De Luca e Zaia (uno del PD ed uno della Lega, quindi senza divisioni ideologiche) premono per l’acquisto del vaccino russo Sputnik come hanno fatto S. Marino e vari paesi europei (Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Serbia, ecc.) i primi tre rompendo anche la disciplina imposta dalla UE.

Le proteste sono quindi in parte giustificate, anche se sono da condannare le evidenti strumentalizzazioni di gruppi demagogici di marca fascista. Sono da condannare anche le strumentalizzazioni da parte di gruppetti radicali o ex radicali di estrema sinistra, che invece di auspicare provvedimenti concreti, alimentano invece l’assurda retorica No Vax, contraria alle vaccinazioni, e continuano a straparlare di presunti complotti mondiali che avrebbero innescato e sostenuto la pandemia.

Per concludere, segnaliamo, invece, un diverso tipo di giusta contestazione che è stata duramente repressa. Non si può tacere sul caso scandaloso di un impiegato dell’acciaieria Arcelor Mittal licenziato in tronco per aver mandato un messaggio di approvazione e di solidarietà verso la fiction con protagonista Sabrina Ferilli “Svegliati amore mio”, in cui si parla della lotta contro un’acciaieria inquinante. Evidentemente nel nostro paese i capitalisti comandano sempre e sono sempre più arroganti: tutta la nostra solidarietà all’impiegato licenziato.

Roma 10 aprile 2021 Vincenzo Brandi


CASO NAVALNY: LA FARSA CONTINUA

Continua la grottesca vicenda del personaggio Navalny, spacciato come massimo oppositore interno della politica del Governo Russo e sostenitore della democrazia.

Ma chi è realmente Navalny e cosa conta in Russia? Navalny è in realtà un piccolo pregiudicato già condannato in passato per truffa ai danni di una società francese insieme al fratello e poi rimasto a piede libero (a differenza del fratello) in quanto condannato con la condizionale. La sua figura ricorda quella del ridicolo “autonominatosi presidente del Venezuela” Guaidò, che ebbe il suo momento di gloria, quando serviva, ma che adesso nessuno ricorda più.

Infatti, dopo la condanna per crimini comuni, Navalny si è riciclato come capo di una piccola formazione razzista e xenofoba di estrema destra, paragonabile alle nostre Casa Pound o Ordine Nuovo. Persino Amnesty International, organizzazione “umanitaria” ampiamente finanziata dagli USA, e che si è sempre sistematicamente schierata contro la Russia, la Cina ed i loro alleati, è stata costretta a prendere le distanze ed ha condannato Navalny per le sue idee razziste.

I mass media occidentali continuano a gonfiare la figura di Navalny, presentandolo come il leader di una vasta opposizione. Risulta invece dai dati elettorali oggettivi che in Russia il massimo partito di opposizione è il Partito Comunista, che ha un bacino elettorale di circa il 15%. Questo partito – pur difendendo la posizione internazionale della Russia – si batte all’interno per una maggiore giustizia sociale ed un rafforzamento del settore pubblico. Se invece il partitino guidato da Navalny si presentasse alle elezioni in Russia non prenderebbe – secondo i sondaggi - nemmeno l’1%.

Le ultime vicende che hanno coinvolto il personaggio Navalny somigliano più ad una farsa che ad un dramma. Il “grande oppositore”, sentitosi male durante un viaggio in aereo, fu curato in un ospedale russo, dove fu trovato in discrete condizioni, per cui fu emessa una prognosi positiva e rassicurante. Navalny, sostenuto dalla moglie, chiese di continuare ad essere curato in Germania, cosa che gli venne prontamente concessa. Qui i medici tedeschi dichiararono che era stato “avvelenato”, ma, quando il Governo russo ha richiesto copia delle analisi del sangue, queste sono state rifiutate e mai esibite. Dopo pochi giorni Navalny stava benissimo. E’ tornato in Russia dove è stato poi arrestato per aver organizzato una manifestazione non autorizzata e non essersi presentato alla polizia per il normale controllo dovuto a chi è in libertà vigilata. Se veramente i servizi segreti russi lo avessero avvelenato, bisognerebbe dire che sono dei veri incapaci ed anche degli ingenui per avergli permesso di andare subito in Germania dove il presunto “avvelenamento” sarebbe stato subito “scoperto”.

Ora è in atto l’ultimo atto della farsa con l’interessato appoggio di tutti i mass media occidentali che suonano la grancassa e soffiano sul fuoco. Navalny ha iniziato uno sciopero della fame e sarebbe in pericolo di vita. Speriamo che il nostro oppositore non esageri nelle sue sceneggiate fatte ad uso e consumo dei media occidentali e resti perfettamente vivo. Altrimenti rischia addirittura di diventare un martire, cosa che in Occidente farebbe forse molto più comodo.

Roma, 20 aprile 2021, Vincenzo Brandi



BEPPE GRILLO: LA CADUTA. IL MASCHILISMO NON MUORE MAI.

Le isteriche dichiarazioni di Beppe Grillo in difesa del figlio, accusato di stupro di gruppo ai danni di una studentessa diciannovenne, insieme a tre amici, segnano una netta caduta di intelligenza, decenza e stile da parte di un personaggio che pure in passato era riuscito a portare una ventata di rinnovamento nella morta agorà della politica italiana con le sue esternazioni.

..segue ./.

  P R E C E D E N T E   

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