L'Associazione di Amicizia e Solidarietà Italia-RPDC e la sezione italiana della Korean Friendship Association salutano con orgoglio e gioia la nuova svolta nelle relazioni inter-coreane, potutasi realizzare grazie al Discorso di capodanno dello stimato Dirigente Supremo, compagno Kim Jong Un. Si tratta di una mossa in controtendenza rispetto alla tendenza alla guerra alimentata dall'imperialismo, e principalmente dagli Stati Uniti. La storica Dichiarazione di Panmunjom, che si inserisce sullo stesso percorso aperto dalle Dichiarazioni Congiunte del 15 giugno 2000 e del 4 ottobre 2007, è un'ulteriore passo verso l'indipendenza e la riunificazione pacifica della penisola coreana attraverso la realizzazione della grande unità nazionale, condizione principale per la fondazione della Repubblica Federale Democratica di Koryo proposta più di 35 anni fa dal Presidente Kim Il Sung, sole della nazione coreana.
Ci auguriamo che il popolo coreano nostro fratello superi con spirito di collaborazione patriottica, sulla base del principio “Tra di noi connazionali” professato dal Presidente Kim Jong Il, ogni ostacolo e ogni contraddizione generati da 70 anni di divisione nazionale, e respinga le manovre dell'imperialismo americano volte a incunearsi tra il nord e il sud per mantenere la Corea divisa per sempre e fabbricare “due Coree”. Come ha giustamente detto il grande dirigente, compagno Kim Jong Il: «La Corea è come un organismo che può sopravvivere soltanto quando integro, e non può sopravvivere quando troncato in due».
1° Maggio 2018
Secondo incotro tra Kim Jong Un e Mun Jae In
KCNA, Pyongyang, 27 maggio 2018
Lo storico quarto incontro e colloqui nord-sud si sono svolti a Thongil House nella zona nord di Panmunjom il 26 maggio, Juche 107 (2018). Kim Jong Un, Presidente del Partito dei Lavoratori della Corea, Presidente della Commissione per gli Affari Statali della RPDC e Comandante supremo dell’Esercito Popolare coreano, giungeva alla casa Thongil Hous per incontrarsi e tenere colloqui col presidente Moon Jae In della Corea del sud. Panmunjom, terra storica già sotto i riflettori globali come simbolo di pace, da cui iniziare una nuova relazione nord-sud e aprire una nuova era di riconciliazione e unità, assisteva all’incontro significativo tra i leader del nord e del sud, ancora una volta dopo 29 giorni. Il rispettato leader supremo Kim Jong Un salutava calorosamente il presidente Mun Jae In e scambiandosi saluti arrivava alla Casa Thongil dopo aver attraversato la linea di demarcazione a Panmunjom. I due massimi dirigenti erano così contenti del nuovo incontro storico nel luogo storico dopo un mese, che si abbracciavano.
Prima del colloquio, il presidente Mun Jae In sottoscriveva il libro dei visitatori della Thongil House in memoria della visita nella zona nord, recitando: “Pace e prosperità sulla penisola coreana, insieme al Presidente Kim Jong Un della Repubblica Popolare Democratica di Corea. 2018.5.26, Presidente della Repubblica di Corea Mun Jae In”.
Kim Jong Un e Moon Jae In, con le mani saldamente strette, si facevano scattare una foto ricordo per commemorare lo storico quarta vertice nord-sud. Kim Jong Un strinse le mani ai personaggi del sud che accompagnavano Mun Jae In, condividendo il piacere di incontrarli. Poi, c’erano stati i colloqui tra Kim Jong Un e Moon Jae In. Dal lato nord vi erano Kim Yong Chol, Vicepresidente del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori della Corea, e dal lato sud So Hun, direttore del National Intelligence Service. Durante i colloqui si sono avuti scambi di opinioni approfonditi per affrontare le questioni che vanno risolte per attuare rapidamente la Dichiarazione di Panmunjom concordata al terzo vertice nord-sud, realizzare la denuclearizzazione della penisola coreana e raggiungere pace, stabilità e prosperità regionali, e le questioni che nord e sud si affrontano, e mantenere con successo il vertice Corea-USA.
Kim Jong Un e Mun Jae In condividevano l’opinione che le parti dovrebbero fidarsi e prendersi cura esercitando sforzi congiunti per assicurarsi che la dichiarazione Panmunjom, che riflette il desiderio unanime di tutti i coreani, sia attuata presto. I massimi leader del nord e del sud decidevano di tenere i colloqui di alto livello nord-sud il 1° giugno e di accelerare i colloqui su vari campi, anche militari e con la Croce Rossa. Condividevano l’opinione che si sarebbero incontrati spesso in futuro per rendere il dialogo attivo e unendo conoscenze e sforzi, esprimendo la posizione di compiere sforzi congiunti per la denuclearizzazione della penisola coreana.
Kim Jong Un ringraziava Mun Jae In per gli sforzi compiuti per il vertice RPDC-USA in programma per il 12 giugno ed espresse la volontà dei colloqui tra RPDC e Stati Uniti. Kim Jong Un aveva detto a Mun Jae In di collaborare positivamente, come sempre, per migliorare le relazioni tra RPDC e Stati Uniti e stabilire un meccanismo per la pace permanente e duratura. Raggiunsero consenso soddisfacente sugli argomenti discussi durante i colloqui. I massimi leader del nord e del sud ascoltavano apertamente le rispettive opinioni sulle questioni cruciali in sospeso senza formalità e con dialogo sincero. L’incontro offriva un’altra occasione storica per aprire un nuovo capitolo nello sviluppo delle relazioni nord-sud.
Il quarto vertice nord-sud tenutosi a Panmunjom, registrato nella storia come simbolo di riconciliazione e unità nazionale, pace e prosperità, darà ai coreani nuova speranza e vitalità.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – AuroraSito
Chissà cosa avrebbe potuto fare Kim Jong Un
se fosse stato un genio…
(di Andrea Marsiletti)
by KJU 27 maggio 2018
Non so se il summit tra Kim Jong Un e Trump si farà il 12 giugno a Singapore.
So solo che prima o poi si farà.
Oggi la Corea del Nord fa parte ufficialmente e a tutti gli effetti nell’elite delle potenze militari nucleari insieme a USA, Russia, Cina, Regno Unito, Francia, India, Pakistan e Israele.
Kim Jong Un è diventato un interlocutore internazionale imprescindibile e Trump è costretto a sedersi al tavolo con lui. Questo prevedono la teoria e la pratica della “pace nucleare”, ovvero la “mutua distruzione assicurata” che si ottiene quando due Paesi dispongono entrambi di armi nucleari.
Mai nella storia un Paese nucleare è stato attaccato.
La bomba nucleare impone la pace, perchè l’alternativa sarebbe sì la distruzione del nemico ma pure la propria, se non quella del resto del mondo. La condizione è che il Paese destinatario dell’offensiva militare disponga della cosiddetta “capacità di secondo colpo”, cioè della possibilità di reagire e arrecare altrettanto danno a fronte di un attacco preventivo a sorpresa che mirasse a distruggere immediatamente i suoi sistemi di lancio, gli aeroporti con bombardieri nucleari, i porti e i depositi di armi nucleari.
Ma con quei missili nucleari nordcoreani trasportati da mezzi mobili che hanno sorvolato il Giappone potevano arrivare fino agli Stati Uniti, la Corea del Nord ha dimostrato di essere capace di secondo colpo, ma direi anche di terzo, quarto, quinto….
Trump lo ha capito bene, e ha iniziato subito a negoziare. Bisogna dargli atto di avere dimostrato, fino ad ora, più pragmatismo e più umiltà di qualunque altro suo predecessore. Anche più intelligenza nella comprensione e nel tacito riconoscimento dell’abilità di Kim Jong Un.
Ieri il presidente sudcoreano Moon ha dichiarato che la Corea del Nord è pronta alla “denuclearizzazione completa”. Non credo che sulla base di promesse di non aggressione di uomini politici americani che tra qualche anno non saranno più in carica, Kim Jong Un smantellerà il suo arsenale atomico, alla cui realizzazione negli ultimi decenni ha dedicato ingentissime risorse, così come previsto dalla politica del Songun che ha posto l’esercito in posizione prioritaria nell’allocazione dei finanziamenti statali.
Kim Jong Un potrà ridurre qualcosa ma manterrà il proprio deterrente nucleare per assicurarsi la pace, non certo per promuovere guerre.
Al più distruggerà qualche sito per i test nucleari… perchè di essi non ha più bisogno, non essendoci più necessità di testare alcunchè.
Ma la Corea del Nord non ha vinto solo la battaglia militare ma anche diplomatica. E’ passata dall’essere il “Paese eremita” e “canaglia”, solo contro tutto il mondo, a quello che ha portato dalla sua parte prima la Cina, poi la Russia, l’Iran e infine la Corea del Sud. E, chissà, magari presto anche gli Stati Uniti.
Un successo politico che ha dell’incredibile, forse senza precedenti per efficacia e rapidità nella storia recente della politica internazionale.
E per fortuna che Kim Jong Un era accreditato da tutti i media del mondo come un pazzo. Fosse un genio cosa sarebbe stato capace di fare?
Kim Jong Un ispeziona la nuova area vacanze sul mare:
“Il Popolo deve godere del più alto livello di qualità della vita”
by KJU 27 maggio 2018
Accompagnato dai vertici del Partito e dai tecnici competenti, Kim Jong Un ha ispezionato il cantiere dell’area turistica costiera di Wonsan-Kalma, i cui lavori stanno procedendo molto velocemente.
Il Maresciallo ha lodato gli operai per il loro impegno, raccomandandosi di attenersi ai rigorosi requisiti progettuali e di utilizzare sempre i migliori materiali.
“Vogliamo costruire questa meravigliosa area turistica affinchè il nostro Popolo goda del più alto livello di qualità della vita” ha dichiarato Kim Jong Un, raccomandandosi che il cantiere sia terminato per il Giorno del Sole dell’anno prossimo (ovvero per il 15 aprile, data di nascita del Presidente Kim Il Sung), così da celebrare ancora più degnamente questo importantissimo anniversario.
Tenuto il quarto Summit Nord-Sud. Kim Jong Un incontra e tiene colloqui col Presidente Mun Jae In
Pyongyang, 27 maggio (KCNA) — Lo storico quarto summit nord-sud ha avuto luogo alla Casa della Pace nella parte nord di Panmunjom il 26 maggio Juche 107 (2018) all’improvviso.
Kim Jong Un, segretario del Partito del Lavoro di Corea, presidente della Commissione Affari di Stato della RPDC e comandante supremo dell’Esercito Popolare di Corea, è arrivato alla Casa della Pace per incontrare e dialogare col Presidente della Corea del Sud Mun Jae In.
Panmunjom, la storica terra giunta una volta sotto i riflettori del mondo come simbolo di pace per un nuovo inizio delle relazioni nord-sud e l’apertura di una nuova era di riconciliazione ed unità, è stata testimone del significativo incontro tra i dirigenti massimi del nord e del sud ancora una volta dopo 29 giorni.
Le guardie d’onore dell’Esercito Popolare di Corea si sono allineate alla Casa della Pace, luogo dei colloqui, per ricevere il Presidente Mun Jae In.
Lo stimato Dirigente Supremo Kim Jong Un ha calorosamente accolto il Presidente Mun Jae In e ha scambiato saluti con quest’ultimo, arrivato alla Casa della Pace dopo aver attraversato la linea di demarcazione a Panmunjom.
I due dirigenti massimi erano molto contenti di tenere uno storico incontro ancora una volta in questo storico luogo a distanza di un mese, e si sono calorosamente stretti la mano.
Prima dei colloqui, il Presidente Mun Jae In ha scritto un commento nel libro degli ospiti alla Casa della Pace come ricordo della sua visita nell’area nord, che così recita: “Pace e prosperità della penisola coreana, insieme al Presidente della Repubblica Popolare Democratica di Corea Kim Jong Un. 26-5-2018, il Presidente della Repubblica di Corea Mun Jae In”.
Kim Jong Un e Mun Jae In, stringendosi fermamente la mano, si sono fatti scattare una foto a ricordo dello storico quarto summit nord-sud.
Kim Jong Un ha stretto la mano a tutte le personalità del sud che accompagnavano Mun Jae In, una per una, condividendo con loro il piacere dell’incontro.
Quindi sono iniziati i colloqui tra Kim Jong Un e Mun Jae In.
Presente per il nord era Kim Yong Chol, vicesegretario del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea, e per il sud vi era So Hun, direttore del Servizio Nazionale d’Intelligence.
Ai colloqui si sono avuti profondi scambi di opinioni per affrontare i problemi da risolversi per dare rapido seguito alla Dichiarazione di Panmunjom firmata al terzo summit nord-sud e per realizzare la denuclearizzazione della penisola coreana e raggiungere la pace regionale, stabilità e prosperità; i problemi cui si trovano di fronte il nord e il sud; e la questione relativa allo svolgimento con successo del summit RPDC-USA.
Kim Jong Un e Mun Jae In hanno concordato che le due parti dovranno aver fiducia e prendersi cura l’una dell’altra ed esercitare sforzi congiunti per assicurarsi che la Dichiarazione di Panmunjom, che riflette il desiderio unanime di tutti i coreani, sia attuata al più presto.
I dirigenti massimi del nord e del sud hanno concordato di tenere i colloqui ad alto livello tra il nord e il sud il 1° giugno e di accelerare ulteriormente il dialogo nei vari campi tra cui quello tra le autorità militari e le Croci Rosse.
Essi hanno condiviso l’idea di incontrarsi frequentemente in futuro per rendere più attivo il dialogo e unire giudizio e impegno, esprimendo la loro posizione di compiere sforzi comuni per la denuclearizzazione della penisola coreana.
Kim Jong Un ha ringraziato Mun Jae In per il grande impegno da egli profuso per il summit RPDC-USA in programma per il 12 giugno, e ha espresso la sua ferma volontà per gli storici colloqui RPDC-USA.
Kim Jong Un ha detto a Mun Jae In di cooperare positivamente l’un con l’altro come sempre per migliorare le relazioni RPDC-USA e mettere in moto un meccanismo per una pace permanente e durevole.
Essi hanno raggiunto un consenso soddisfacente nelle questioni discusse ai colloqui.
Kim Jong Un ha calorosamente abbracciato Mun Jae In scambiandosi saluti di commiato, con la promessa di incontrarsi nuovamente un giorno.
I dirigenti massimi del nord e del sud hanno ascoltato a cuore aperto l’uno le opinioni dell’altro sulle questioni cruciali rimaste in sospeso, senza formalità, e hanno avuto un dialogo schietto. L’incontro offre un’altra occasione storica per aprire un nuovo capitolo nello sviluppo delle relazioni nord-sud.
Il quarto summit nord-sud tenutosi a Panmunjom, entrato nella storia come un simbolo di riconciliazione ed unità nazionali, di pace e prosperità, darà a tutti i coreani nuove speranze e vitalità.
Kim Jong-un e Moon Jae-in si sono incontrati ancora per discutere del summit USA-Corea del Nord
by KJU 26 maggio 2018
I due leader coreani, Kim Jong-un e Moon Jae-in, si sono incontrati nuovamente al villaggio di confine per discutere del vertice tra Stati Uniti e Corea del Nord, che era stato annullato da Trump. Lo riferisce l’agenzia Yonhap.
I due leader si sono incontrati nel pomeriggio, per la seconda volta dopo il summit intercoreano del 27 aprile, al villaggio di confine di Panmunjom tra le 15:00 e le 17:00 locali (8:00-10:00 in Italia). “I due leader hanno scambiato le loro opinioni con franchezza per applicare la Dichiarazione di Panmunjom e avere un summit Usa-Corea del Nord di successo”, ha affermato il capo della comunicazione di Moon, Yoon Young-chan said. “In base all’accordo raggiunto dalle due parti, Moon annuncerà i risultati del meeting alle 10:00 di domani (3:00 in Italia)”, ha aggiunto Yoon.
Kim Jong Un ispeziona la nuova linea ferroviaria Koam – Tapchon: “Non c’è nulla che il Popolo coreano non possa fare”
by KJU 26 maggio 2018
Il maresciallo Kim Jong Un ha ispezionato il completamento della linea ferroviaria Koam -Tapchon che collega alcuni villaggi di pescatori. L’opera sarà funzionale allo sviluppo della pesca agevolando il trasporto delle merci.
“Kim Jong Un ha dichiarato che l’infrastruttura appare come un edificio monumentale nell’era del Partito dei Lavoratori” scrive l’agenzia di stampa nordcoreana KCNA. “Il Maresciallo ha aggiunto che la linea ferroviaria sembra un’opera d’arte e che il Partito ha risolto un altro problema. Del resto non c’è alcuna cosa che il Popolo coreano non possa fare nella sua avanzata verso lo sviluppo e l’autosufficienza.”
La Corea del Nord: “Il nostro impegno per la pace non cambia. Diamo ulteriore tempo agli USA”
by KJU 25 maggio 2018
Nella giornata di oggi Kim Kye Gwan, il primo vice Ministro degli affari esteri della Corea del Nord, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito all’annullamento da parte di Trump del summit con Kim Jong Un (LEGGI): “Questo storico vertice è in cima all’agenda politica della Corea del Nord e degli Stati Uniti. I preparativi erano in una fase avanzata e i miglioramenti dei rapporti tra USA e Corea del Nord stanno suscitando apprezzamenti unanimi in patria e in tutto il mondo.
Improvvisamente, però, il Presidente Trump ha cancellato il vertice, a causa della dichiarazione a suo dire ostile del vice Ministro degli Esteri della Corea del Nord Choe Son Hui. Quest’ultimo, in realtà, altro non ha fatto che reagire alle parole sfrenate e unilaterali degli americani (LEGGI).
I rapporti di ostilità tra USA e Corea del Nord hanno lontane radici storiche. C’è l’urgente necessità di un loro miglioramento.
Abbiamo apprezzato gli sforzi di Trump che ha assunto decisioni che nessun altro presidente degli Stati Uniti aveva mai osato prendere. Non ci aspettavamo che cancellasse il summit, e di questo ci rammarichiamo non comprendendone le ragioni. Può essere che non ne avesse la volontà o che non fosse fiducioso sull’esito.
Da parte nostra il vertice costituirebbe un significativo punto di partenza per la pace e la sicurezza nella regione e nel mondo.
L’annullamento del summit e l’avere optato per un nuovo percorso ci fa riflettere, sebbene il nostro obiettivo di fare tutto quanto è possibile per la pace rimane immutato. Pertanto offriamo ulteriore tempo agli Stati Uniti. Un incontro non avrebbe risolto tutti i problemi ma è bene anche risolverne uno alla volta per fare dei passi in avanti, anzichè indietro.
Invitiamo gli Stati Uniti a una riflessione. Ribadiamo ancora una volta agli USA che abbiamo intenzione di sederci davanti a loro in qualsiasi momento.”
Kim Jong Un ispeziona la Ferrovia Koam-Tapchon completata
kfaitalia / 1 giorno ago
Pyongyang, 25 maggio (KCNA) — Kim Jong Un, segretario del Partito del Lavoro di Corea, presidente della Commissione Affari di Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea e comandante supremo dell’Esercito Popolare di Corea, ha ispezionato la Ferrovia Koam-Tapchon completata.
Anni fa, egli sviluppò un piano per la costruzione su grande scala di un villaggio per la pesca nelle aree di Koam, Tapchon e Chonapho che favorisse lo sviluppo dell’industria ittica e indicò i compiti per la costruzione di una moderna Ferrovia Koam-Tapchon in un processo graduale.
Operai, scienziati e tecnici hanno costruito con successo un ponte attraverso il mare agitato della Baia Sokjon quale costruzione monumentale dell’era del Partito del Lavoro, aprendo così un nuovo cammino senza precedenti nella storia delle costruzioni ferroviarie della RPDC.
Osservando la ferrovia che attraversa il mare agitato, egli ha espresso grande soddisfazione al riguardo, affermando compiaciuto che è davvero meravigliosa e che sembrava di vedere un’opera d’arte, e che un altro problema che preoccupava il Partito è stato risolto.
Notando che il completamento della ferrovia che collega Koam alla penisola di Songjon ha aperto un largo cammino alla rapida velocizzazione della costruzione del villaggio di pesca di Tapchon come pianificato dal Partito e al trasporto adeguato dei pesci catturati nel villaggio, egli ha altamente elogiato gli operai, gli scienziati e i tecnici per aver portato a termine con successo un progetto difficile ed enorme tramite i loro soli sforzi.
Apprezzando la meravigliosa progettazione del ponte ferroviario marittimo nella Baia Sokjon e il completamento qualitativo della costruzione, egli ha ripetutamente espresso soddisfazione al riguardo, affermando che più li guardava, più piacere sentiva e più maestosi questi apparivano. Ha aggiunto che un’altra preziosa costruzione è stata eretta sulla costa orientale del paese.
Sottolineando che per il popolo coreano che avanza sulla forza dell’autosufficienza e dello sviluppo autonomo, della scienza e della tecnologia non esiste l’impossibile e che esso fa qualsiasi cosa si prefigga di fare, egli ha evidenziato la necessità di creare e sviluppare ogni cosa a modo nostro contando sui nostri sforzi, sulla nostra tecnologia e sulle nostre risorse anche in futuro.
Il completamento della Ferrovia Koam-Tapchon sta sensibilmente innalzando l’ardore rivoluzionario e operaio del popolo coreano che dinamicamente accelera la grande marcia per la costruzione economica conformemente alle decisioni prese alla 3^ Sessione Plenaria del 7° Comitato Centrale del PLC, ha detto, aggiungendo che ciò ha convinto ancora una volta il popolo della forza e della potenza basate sul Juche del nostro Stato, il quale sta compiendo un risoluto balzo in avanti sulla salda base di un’economia autosufficiente.
Apprezzando altamente i meriti degli operai e degli ufficiali che hanno completato con successo la Ferrovia Koam-Tapchon attraverso un’eroica lotta, egli li ha ringraziati a nome del Comitato Centrale del PLC.
È stato accompagnato da Kim Yong Su e Jo Yong Won, alti funzionari del Comitato Centrale del PLC.
Salta l’incontro tra Trump e Kim Jong Un
by KJU 24 maggio 2018
Il vertice tra Donald Trump e il leader coreano Kim Jong-un, previsto a Singapore il prossimo 12 giugno, è saltato. Trump ha scritto al leader nordcoreano Kim Jong-Un per annunciargli la cancellazione del vertice. “Apprezziamo il suo tempo, la pazienza e lo sforzo nelle recenti trattative relative al summit, in calendario il 12 giugno. Siamo stati informati che l’incontro è stato richiesto dalla Corea del Nord, ma questo per noi è irrilevante. Tristemente, sulla base dell’aperta ostilità mostrata nelle ultime dichiarazioni (LEGGI), ritengo sia inappropriato in questo momento tenere l’incontro”, afferma Trump, sottolineando che il “summit di Singapore non si terrà”.
“Il mondo e la Corea del Nord in particolare hanno perso una grande opportunità per una pace duratura. Questa occasione persa è un momento davvero triste per la storia”: lo scrive Donald Trump nella lettera a Kim Jong-un auspicando comunque un giorno di incontrare il leader nordcoreano. “Sento che tra me e lei è stato costruito un bel dialogo e alla fine è il dialogo che conta. E non vedo l’ora un giorno di incontrarla”, afferma Trump, tornando a ringraziare Kim per la recente liberazione dei prigionieri americani.
La Corea del Nord aveva smantellato oggi il suo sito di test nucleari. (ansa)
La Corea del Nord ha smantellato il suo sito di test nucleari
by KJU 24 maggio 2018
Come annunciato da settimane da Pyongyang (leggi), la Corea del Nord ha smantellato oggi il suo sito di test nucleari.
Lo riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap.
“Gli americani confessino le loro responsabilità nel massacro di Kwangju in Corea del Sud”
by KJU 21 maggio 2018
L’agenzia di stampa nordcoreana KCNA riferisce che il 18 maggio il quotidiano della Corea del Sud “La voce del Popolo” ha pubblicato un editoriale dal titolo “Gli Stati Uniti devono confessare le loro responsabilità nel massacro di Kwangju”.
Nell’articolo è scritto gli Stati Uniti sarebbero coinvolti nel massacro di Kwangju perché controllavano l’esercito della Corea del Sud attraverso quello americano. A questo punto gli americani devono ammettere le loro responsabilità, anche se in ritardo.
Il massacro di Gwangju fu un movimento di rivolta popolare scoppiato il 18 maggio 1980 nel centro di Gwangju in Corea del Sud. Durante i moti, i cittadini di Gwangju, il bastione dell’opposizione democratica, si sollevarono contro la dittatura di Chun Doo-hwan.
Dopo 10 giorni l’esercito represse la rivolta in un bagno di sangue, con un bilancio di circa 1000-2000 vittime.
La dittatura di Chun Doo-hwan si era instaurata a seguito di un colpo di stato avvenuto il 12 dicembre 1979, il secondo nel giro di un anno.
(nella foto: il monumento dedicato alle vittime del massacro di Kwangju)
Pyongyang è stata tirata a lucido per il 70° anniversario della Repubblica popolare
by KJU 20 maggio 2018
E’ terminata con risultati eccellenti la campagna di mobilitazione generale di primavera per la gestione del territorio della capitale Pyongyang.
I cittadini hanno lavorato con l’ardente patriottismo per far risplendere la città in occasione del 70° anniversario di fondazione della Repubblica popolare di Corea.
Funzionari, lavoratori, giovani e studenti hanno piantato milioni di alberi, migliorato strade asfaltate per centinaia di chilometri, ristrutturato migliaia di abitazioni e abbellito parchi.
Sono stati ammodernati i siti di trattamento delle acque reflue industriali e realizzati progetti per aumentare la raccolta delle polveri.
Sulla base degli ultimi risultati raggiunti in primavera, la città di Pyongyang ha fissato ulteriore obiettivi più avanzati nella gestione del territorio.
La Corea del Nord a Trump: “Certe dichiarazioni americane sono ripugnanti. Non ci interessa il loro sostegno alla nostra economia”
by KJU 18 maggio 2018
Kim Kye Gwan, vice Ministro degli affari esteri della Corea del Nord, ha reso pubblica la seguente dichiarazione stampa: “Il Presidente Kim Jong Un ha annunciato la decisione strategica di porre fine alle tormentate relazioni tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. A questi fine ha incontrato per due volte il segretario di stato americano Pompeo e compiuto passi molto importanti nella direzione della pace e della stabilità nella penisola coreana e nel mondo.
In risposta alle nobili intenzioni del Maresciallo Kim Jong Un, il presidente Trump ha dichiarato di voler superare l’ostilità storica tra la Corea popolare e gli Stati Uniti. Pertanto ho apprezzato la decisione di organizzare il vertice tra Corea del Nord e USA che sarebbe molto significativo per la distensione e la pace.
Ma prima di questo vertice alcune dichiarazioni sfrenate e provocatorie sono state incautamente formulate dagli Stati Uniti. Ciò mi ha deluso, perchè profondamente ingiuste: funzionari di alto livello della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato, tra cui Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, hanno fatto riferimento alla cosiddetta modalità libica di abbandono nucleare, di “denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile”, di “smantellamento totale di armi nucleari, missili, armi biochimiche “, ecc. Il senso delle loro parole è questo: “Prima dovete rinunciare alle armi nucleari, poi vedremo come compensare ciò.”
Questo non è dialogo ma un tentativo terribilmente sinistro di imporre al nostro Stato pieno di dignità il destino della Libia o dell’Iraq che sono stati cancellati per aver ceduto alle grandi potenze.
Non riesco a trattenere la mia indignazione per un tale comportamento degli Stati Uniti, e mi sorgono dubbi sulla loro sincerità nel voler migliorare i rapporti con noi.
Tutto il mondo sa troppo bene che il nostro Paese non è né la Libia né l’Iraq che sono stati vittima di un destino miserabile. È assurdo osare confrontare la Corea del Nord, che è a tutti gli effetti uno Stato nucleare, con la Libia, che era uno Stato nella fase iniziale dello sviluppo nucleare. Non nascondiamo, pertanto, il nostro sentimento di ripugnanza nei confronti di Bolton. Posizioni come le sue minano il dialogo.
Abbiamo già dichiarato la nostra intenzione di denuclearizzare la penisola coreana e che la condizione preliminare perchè ciò avvenga è porre fine alla politica ostile contro di noi e alle minacce nucleari e al ricatto degli Stati Uniti. Ma ora, gli Stati Uniti stanno erroneamente valutando la magnanimità e le iniziative generose della Corea del Nord come segni di debolezza e cercano di accreditarle all’opinione pubblica come il risultato delle loro sanzioni e della loro pressione. Gli Stati Uniti stanno strombazzando come se stessero offrendo compensi economici e benefici nel caso in cui abbandonassimo la bomba atomica. Noi non abbiamo mai avuto alcuna aspettativa nel supporto degli Stati Uniti alla costruzione della nostra economica e non sigleremo alcun accordo in futuro. È ridicolo constatare che l’amministrazione Trump, sebbene asserisca il contrario, prosegue nella politica obsoleta contro la Corea del Nord dei suoi predecessori… ma in una fase in cui il nostro Paese dispone di armi nucleari.
Se Trump seguirà le orme dei suoi predecessori, sarà ricordato come un Presidente più fallimentare dei suoi predecessori, lontano dalla sua ambizione di ottenere un successo senza precedenti.
Se l’amministrazione americana si approccia al vertice Corea del Nord-USA con sincerità riceverà da noi una risposta adeguata.
Viceversa, se gli Stati Uniti vogliono spingerci in un angolo per forzare il nostro abbandono nucleare unilaterale, non saremo più interessati a tale dialogo e non possiamo che riconsiderare la nostra decisione di partecipare al vertice con loro.”
Kim Jong Un: "Il comando del Partito deve essere monolitico e difeso dalla disciplina delle forze armate rivoluzionarie"
by KJU 18 maggio 2018
Si è svolta oggi la prima riunione allargata della 7° Commissione militare centrale del Partito dei lavoratori della Corea, presieduta dal Leader Supremo Kim Jong Un.
Hanno partecipato alti comandanti di servizi militari.
Sono state discusse una serie di misure organizzative per rafforzare ulteriormente l’esercito rivoluzionario del Partito, sia sul fronte militare che politico, migliorare l’addestramento delle truppe e quindi la difesa del Paese.
Kim Jong Un ha posto l’obiettivo di un sistema monolitico di comando del Partito attraverso le forze armate rivoluzionarie che devono essere soggette alla disciplina militare rivoluzionaria. L’esercito deve perseguire le finalità sacre del Partito, a partire dalla costruzione del Socialismo.
Lo slogan è “prendiamo in carico sia la difesa nazionale che la costruzione socialista“.
Kim Jong Un guida la I Sessione Allargata della VII Commissione Militare Centrale del PLC
kfaitalia / 1 settimana ago
Pyongyang, 18 maggio (KCNA) — La I Sessione Allargata della VII Commissione Militare Centrale del Partito del Lavoro di Corea (PLC) si è svolta.
Lo stimato Dirigente Supremo Kim Jong Un ha guidato la sessione allargata.
Vi hanno preso parte i membri della Commissione Militare Centrale del PLC, ufficiali comandanti di servizi a livello militare e di corpo, funzionari degli organi delle forze armate e del Comitato Centrale del PLC.
La sessione ha discusso e deliberato su una serie di misure organizzative per rafforzare ulteriormente l’esercito rivoluzionario del Partito militarmente e politicamente e migliorare il lavoro generale per difendere il paese, come richiesto dalla rivoluzione in sviluppo e sulla base dell’analisi complessiva dell’attuale stato dell’Esercito Popolare.
Essa ha anche trattato dei problemi organizzativi relativi al sollevamento e alla nomina di alcuni membri della Commissione Militare Centrale del PLC e al sollevamento o trasferimento di vecchi funzionari degli organi delle forze armate e alla nomina di funzionari nuovi.
Alla sessione il Dirigente Supremo ha analizzato ed esaminato l’implementazione dei compiti militari e politici dell’Esercito Popolare dopo il VII Congresso del Partito e ha indicato l’orientamento principale e i mezzi per l’edificazione dell’esercito e le attività militari, tra cui le questioni dell’instaurazione più profonda del sistema di comando monolitico del Partito all’interno delle forze armate rivoluzionarie, dell’instaurazione della disciplina militare rivoluzionaria, dell’adesione coerente alla politica del Partito sulla realizzazione di un miglioramento radicale nell’addestramento militare, spingendo in avanti la rivoluzione ideologica e ponendo l’esercito su una base moderna, e del miglioramento della vita militare.
Egli ha sottolineato che l’intero esercito dovrebbe salvaguardare fermamente e garantire in modo affidabile la lotta di tutto il popolo per attuare le decisioni del III Plenum del VII Comitato Centrale del PLC con le baionette impareggiabili.
Notando con sommo apprezzamento che l’Esercito del Popolo ha compiuto il suo dovere quale avanguardia e forza trainante della rivoluzione su ogni fronte principale dell’edificazione economica socialista sotto lo slogan «Incarichiamoci della difesa nazionale e dell’edificazione socialista», ha espresso l’aspettativa e la fiducia che esso manterrà sempre il suo carattere e la sua natura rivoluzionari di esercito del Partito e del leader e compierà anche in futuro la sacra missione e il dovere che si è assunto dinanzi al paese e al popolo.
Kim Jong Un incontra il Segretario di Stato USA
Pyongyang, 10 maggio (KCNA) — Kim Jong Un, Segretario del Partito del Lavoro di Corea e presidente della Commissione Affari di Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea, ha incontrato mercoledì Mike Pompeo, Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, in visita nella RPDC.
Lo stimato Dirigente Supremo Kim Jong Un ha calorosamente salutato Mike Pompeo e si è sinceramente congratulato con lui per la sua recente nomina a Segretario di Stato.
Ha dato il benvenuto alla visita del Segretario di Stato USA nella RPDC e si è fatto scattare alcune foto con lui.
Mike Pompeo ha ringraziato Kim Jong Un per aver dedicato del tempo all’incontro con lui, affermando di essere venuto nella RPDC per consegnare personalmente il messaggio verbale del presidente degli USA e preparare il summit RPDC-USA, quindi ha riportato a Kim Jong Un il messaggio verbale di Donald Trump, presidente degli USA.
Dopo aver ascoltato il messaggio verbale, Kim Jong Un ha espresso i suoi ringraziamenti, apprezzando altamente che il presidente degli USA abbia mostrato un profondo interesse nel risolvere la questione attraverso il dialogo.
Ha confrontato con Mike Pompeo valutazioni e vedute sulla situazione acuta della penisola coreana, che è ora una questione pressante per il mondo intero, e la posizione e le opinioni delle dirigenze supreme della RPDC e degli USA a proposito del loro summit.
Ha detto che il summit RPDC-USA prossimo venturo sarà uno storico incontro per il primo eccellente passo verso la promozione di uno sviluppo positivo della situazione nella penisola coreana e la costruzione di un buon futuro.
All’incontro si è sviluppata una profonda discussione sulle questioni pratiche dello svolgimento del summit RPDC-USA, le procedure e i metodi.
Kim Jong Un ha raggiunto un consenso soddisfacente sui problemi discussi col Segretario di Stato USA.
Ha accettato la richiesta ufficiale del presidente americano per il rilascio di alcuni americani detenuti nella RPDC per attività ostili contro il paese, e ha dato ordine di garantir loro un’amnistia per il rimpatrio in qualità di presidente della Commissione Affari di Stato della RPDC.
Ha dato un’alta valutazione dei colloqui con Mike Pompeo, che hanno prodotto risultati soddisfacenti.
Mike Pompeo ha ringraziato Kim Jong Un, dicendo di essergli grato di cuore per la cordiale ospitalità accordatagli durante la sua visita a Pyongyang e per i colloqui assai proficui nei quali si è raggiunto il pieno accordo, e ha mostrato la sua risoluzione e la sua volontà di adoperarsi in qualità di Segretario di Stato USA affinché il summit RPDC-USA riscuota successo.
Lo stimato Dirigente Supremo si è congedato da Mike Pompeo e lo ha salutato, con la promessa di incontrarsi ancora.
Fonte: DPRK Today
La denuncia del Partito dei Lavoratori della Corea del Nord: “Spie americane stanno tentando di destabilizzare dall’interno il nostro sistema ideologico e sociale”
by KJU 11 maggio 2018
“Gli Stati Uniti hanno drasticamente aumentato i fondi finalizzati allo spionaggio contro la Corea del Nord e stanno intensificando l’avvelenamento ideologico e culturale del nostro Paese sopratutto attraverso l’immissione di informazioni online e radio”.
Lo ha scritto oggi il Rodong Sinmun, il giornale ufficiale del Comitato centrale del Partito del lavoro di Corea . “Di recente il Senato americano ha approvato all’unanimità l’aumento dei fondi per potenziare l’intelligence, lo spionaggio e l’introduzione di propaganda ostile in Corea del Nord. È stato formalizzato l’utilizzo di tutti i media elettronici e le tecnologie informatiche tra cui schede USB, telefoni cellulari e Internet wireless per l’intossicazione ideologica e culturale della nostra Repubblica popolare, per diffondere la degenerata cultura borghese, musica e film corrotti provenienti dagli Stati Uniti e da altri Paesi capitalisti.
Il loro obiettivo è quello di eliminare l’ideologia e il sistema sociale della Corea del Nord.
Ma non ci riusciranno: il loro non è altro che il sogno di sciocchi ignari della storia e della realtà.“
AllAmbasciata Coreana in Roma
Prego vivamente di far giungere al Presidente Kim Jong Un lespressione dei nostri più sinceri complimenti nelloccasione di questa importante ricorrenza del 9 maggio, primo anniversario della elezione del Compagno Kim Jong Un a Presidente del Partito del Lavoro di Corea, ma vogliamo moltiplicare almeno per mille i nostri complimenti e i nostri ringraziamenti per i grandi risultati ottenuti nella protezione del proprio Paese, nel grande contributo alla pace mondiale e nella riunificazione della Corea, con passi tanto importanti che ora che sono fatti risulta chiaro a tutti che indietro non si torna.
Di tutto cuore.
Roberto Gessi, direttore La VOCE, organo di diffusione del G.A.MA.DI.
“Rimboschiremo le nostre foreste secondo le direttive del Maresciallo Kim Jong Un”
by KJU 9 maggio 2018
Sono stati piantati numerosissimi alberi all’interno della campagna nazionale per l’ambiente in corso in Corea del Nord.
La stazione forestale di Anju City, nella provincia di South Phyongan, ad esempio, ha consolidato le proprie tecniche di coltura dei vivai sulla base delle condizioni atmosferiche regionali e produce una grande quantità di alberi che pianta sulle montagne, anche con l’aiuto dei militari. Ha realizzato un moderno sistema di irrigazione a risparmio d’acqua e di produzione di humus e sementi, coinvolgendo l’asilo nido.
I dipendenti sono attivi nel rimboschimento dell’area e nella prevenzione di incendi e malattie delle specie.
Il dirigente Pak Sok afferma: “Con una profonda comprensione dell’importanza del nostro dovere, lavoriamo con spirito patriottico per rendere le montagne dorate e fitte di boschi, guidati dalle direttive che il leader supremo Kim Jong Un ci ha esplicitato suo discorso di Capodanno.“
La Corea del Nord: “I sudcoreani dell’estrema destra sono feccia umana e meritano una punizione per alto tradimento, senza pietà”
by KJU 7 maggio 2018
L’Agenzia di stampa nordcoreana KCNA prende posizione contro “il gruppo conservatore dell’estrema destra sudcoreana che calunnia la Dichiarazione sottoscritta al vertice del Panmunjom perchè, a loro avviso, sarebbe un ‘comunicato scritto sulle parole, solo una festa delle parole’. Il tutto per ridurre il significato e il successo dell’incontro tra i leader coreani. Chiedono inoltre al Parlamento di intervenire sulla dichiarazione perchè ‘è incoerente’, ‘è un atto ingannevole’, ‘è intollerabile’.”
Il giornale del Governo della Corea del Nord, Minju Joson, definisce queste parole dell’estrema destra come ‘un tradimento che va contro l’aspirazione della nazione che vuole la pace, la prosperità e la riunificazione della penisola coreana. È una disgrazia che ci sia ancora questa feccia umana nella nazione coreana in un momento in cui tutti i coreani dovrebbero sforzarsi di portare avanti la storica dichiarazione di Panmunjom. Nè il miglioramento delle relazioni intercoreane né la pace e la prosperità possono essere raggiunti con le posizioni della destra, che include il Partito della Corea liberale, immersa fino al midollo di ripugnanza nei confronti dei connazionali e abituata a prolungare i suoi giorni attraverso lo scontro con il nord. Questo gruppo di traditori dovrebbe essere spazzato via senza pietà. I conservatori di estrema destra, incluso l’LKP, meritano una punizione per alto tradimento.“
Kim Jong Un e Mun Jae In firmano la Dichiarazione di Panmunjom
Kim Jong Un si è fatto scattare una significativa foto-ricordo con Mun Jae In e lo ha abbracciato per congratularsi della nascita della storica Dichiarazione di Panmunjom che riflette il desiderio e l’esigenza unanimi della nazione coreana.
Per il nord, hanno presenziato alla cerimonia della firma Ri Su Yong e Kim Yong Chol, vicesegretari del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea; Kim Yo Jong, prima vicedirettrice dipartimentale del CC del PLC; Ri Son Gwon, presidente del Comitato per la Riunificazione Pacifica del Paese; e Jo Yong Won, vicedirettore dipartimentale del CC del PLC. Per il sud hanno presenziato Im Jong Sok, capo del personale presidenziale di Chongwadae; Jong Ui Yong, capo dell’Ufficio della Sicurezza di Stato di Chongwadae; So Hun, direttore del Servizio d’Intelligence; Jo Myong Gyun, ministro per l’Unificazione; Song Yong Mu, ministro della Difesa; Kang Kyong Hwa, ministro degli affari esteri; e Yun Yong Chan, segretario in capo delle pubbliche relazioni della Segreteria di Chongwadae.
Alla fine della cerimonia, i dirigenti massimi del nord e del sud hanno rilasciato dichiarazioni circa la Dichiarazione di Panmunjom.
Le foto ufficiali dell’incontro storico delle due Coree
(nella foto a tavola: a destra Ri Sol Ju, moglie di Kim Jong Un, e Kim Jong Suk, moglie di Moon Jae In, a cena)
Coree, al via lincontro tra Kim e Moon: la stretta di mano è in entrambi i paesi
Stretta di mano storica a Panmunjom tra Kim Jong Un e il presidente della Corea del Sud
Incontro storico a Panmunjom tra il leader della Corea del Nord Kim Jong Un e il Presidente della Corea del Sud Moon Jae-in.
La stretta di mano storica tra Kim Jong-un e Moon Jae-in è maturata alle 9:30 (le 2:30 in Italia) a cavallo della linea di demarcazione del villaggio di Panmunjom, primo gesto degli auspici che il terzo summit intercoreano possa dare vita a una “nuova storia dei rapporti” tra i due Paesi divisi al 38/mo parallelo all’insegna di una pace stabile e duratura cementata dalla auspicata (dal Sud) denuclearizzazione.
Kim ha raggiunto il confine avendo al fianco i collaboratori chiave. Indossando il tradizionale abito scuro in stile Mao, ha camminato verso lo stretto corridoio che separa i due edifici dei meeting, noti come T2 e T3, nella Joint Security Area (Jsa). Moon lo ha atteso sorridente sul cordolo di cemento che segnala il confine: i due hanno posato per i flash dei fotografi a immortalare l’evento. Kim, primo leader della famiglia al potere da circa 70 anni a calpestare il territorio sudcoreano, ha a sorpresa sollecitato Moon a riattraversare il confine, cosa fatta tenendosi per mano.
Pochi secondi dopo, i due sono tornati al Sud incamminandosi sul tappeto rosso, dietro la guardia presidenziale sudcoreana in costume tradizionale. Alla Peace House, luogo scelto per i negoziati, si è tenuta la cerimonia di benvenuto e i due leader hanno passato in rassegna il picchetto d’onore e presentato le rispettive delegazioni.
“Una nuova storia adesso, a un punto di partenza della storia di una nuova era di pace”, recita l’intero messaggio scritto da Kim sul libro degli ospiti. Poco dopo ha avuto inizio la prima tornata di colloqui del summit, partiti alle 10:15 locali (3:15 in Italia) e in anticipo di 15 minuti sulla scaletta concordata dopo lunghe negoziazioni e diversi sopralluoghi.
Kim ha auspicato colloqui “franchi” sulle questioni della penisola, “non sprecando tempo e occasione” offerti per ottenere “buoni risultati, avendo alla sua sinistra la sorella Kim Yo-jong, intenta a prendere appunti e in un ruolo sempre più strategico. Moon, da parte sua, ha ricordato che “il mondo guarda a Panmunjom”, diventato “simbolo di pace, non di divisione” grazie alla visita di Kim.
Il primo round di colloqui si è concluso alla Peace House di Panmunjom dopo circa due ore. I due leader, nel programma consegnato dall’Ufficio presidenziale di Seul, avranno pranzi separati. Kim ha attraversato il confine per tornare al Nord e nel pomeriggio sarà al Sud per altri eventi finalizzati a rafforzare la fiducia reciproca, tra cui una passeggiata. A seguire nuovi colloqui, la firma della dichiarazione congiunta e la cena finale offerta da Moon. (ANSA)
Si è conclusa la prima giornata di dialoghi tra Kim Jong-un e Moon Jae-in.
Dichiarazione di Panmunjom per la pace, la prosperità e la riunificazione della penisola coreana
Pubblichiamo di seguito il testo completo, tradotto in italiano, della Dichiarazione di Panmunjom firmata il 27 aprile scorso dal compagno Kim Jong Un e dal presidente sudcoreano Mun Jae In (testo originale in inglese qui). Ringraziamo Matteo Boscarelli per la traduzione.
In occasione del 18° anniversario della Dichiarazione Congiunta Nord-Sud del 2000.
Durante questo epocale periodo di trasformazione storica nella Penisola Coreana che riflette la costante aspirazione del popolo coreano alla pace, alla prosperità e all’unificazione, il Presidente Moon Jae-in della Repubblica di Corea e il Presidente della Commissione per gli Affari Statali della Repubblica Democratica Popolare di Corea Kim Jong Un hanno tenuto un incontro del Vertice Intercoreano presso la “Casa della Pace” a Panmunjom il 27 aprile 2018.
I due leader hanno dichiarato solennemente, davanti agli 80 milioni di Coreani e al mondo intero, che non ci sarà mai più guerra nella Penisola Coreana e inizia così una nuova era di pace.
I due leader, presso il sito storico di Panmunjom, condividendo il fermo impegno di porre rapidamente fine alle restanti reliquie della Guerra Fredda, della divisione e dello scontro di lunga durata e per affrontare con coraggio una nuova era di riconciliazione nazionale, pace e prosperità e migliorare e coltivare le relazioni intercoreane in modo attivo hanno dichiarato quanto segue:
1. La Corea del Sud e la Corea del Nord riuniranno le relazioni di sangue della popolazione e porteranno avanti il futuro comune di prosperità e unificazione guidati dai coreani, facilitando un avanzamento completo e innovativo nelle relazioni intercoreane. Il desiderio prevalente di tutta la nazione è coltivare e migliorare le relazioni intercoreane ed è anche la chiamata dei tempi che non può essere rimandata.
①La Corea del Sud e del Nord hanno affermato il principio di determinare il destino della nazione Coreana secondo la propria volontà e hanno convenuto di portare avanti il momento di spartiacque al fine di perseguire il miglioramento delle relazioni inter-Coreane, dando piena attuazione a tutti gli accordi e alle dichiarazioni adottati finora tra le due parti. .
②La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno convenuto di mantenere il dialogo e i negoziati in vari settori, compreso quelli di alto livello, e di adottare le misure attive necessarie per l’attuazione degli accordi raggiunti al vertice.
③La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno convenuto di istituire un ufficio congiunto di collegamento con i rappresentanti residenti di entrambe le parti nella regione di Kaesong, al fine di facilitare la consultazione tra le autorità nonché di agevolare gli scambi e la cooperazione tra le persone.
④Corea del Sud e Corea del Nord hanno convenuto di incoraggiare una più attiva cooperazione, gli scambi, le visite e i contatti a tutti i livelli al fine di rinnovare lo spirito di riconciliazione nazionale e dell’unità. Tra Sud e Nord, le due parti incoraggeranno l’atmosfera di amicizia e cooperazione organizzando attivamente vari eventi congiunti in occasione delle date che hanno un significato speciale per la Corea del Sud e del Nord, come il 15 giugno, in cui partecipanti di tutti i livelli, compresi i governi centrali e locali, i parlamenti, i partiti politici e le organizzazioni civili. Sul fronte internazionale, le due parti hanno accettato di dimostrare la loro saggezza collettiva, i loro talenti e l a propria solidarietà partecipando congiuntamente a eventi sportivi internazionali come i Giochi asiatici del 2018.
⑤La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno deciso di sforzarsi di risolvere rapidamente le questioni umanitarie causate dalla divisione della nazione e di convocare la Riunione della Croce Rossa Inter-Coreana per discutere e risolvere varie questioni, tra cui il ricongiungimento delle famiglie separate. In questo modo, Corea del Sud e Corea del Nord hanno accettato di procedere con programmi di ricongiungimento per le famiglie separate in occasione della Giornata della Liberazione Nazionale del 15 agosto di quest’anno.
⑥La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno convenuto di attuare attivamente i progetti precedentemente concordati nella dichiarazione del 4 ottobre 2007, al fine di promuovere una crescita economica equilibrata e la prosperità comune della nazione. Come primo passo, le due parti hanno convenuto di adottare misure pratiche per il collegamento e la modernizzazione delle ferrovie e delle strade lungo il corridoio di trasporto orientale e tra Seoul e Sinuiju al fine del loro utilizzo.
La Corea del Sud e la Corea del Nord compiranno sforzi congiunti per alleviare le acute tensioni militari ed eliminare il pericolo di guerre nella Penisola Coreana. Alleviare la tensione militare ed eliminare il pericolo di una guerra è una sfida molto significativa, direttamente collegata al destino del popolo coreano ed anche un compito vitale per garantire loro una vita pacifica e stabile .
①La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno accettato di cessare completamente tutti gli atti ostili l’uno contro l’altro in tutti i campi, inclusi terra, aria e mare, che sono la fonte di tensione e conflitto militare. In questo spirito, le due parti hanno convenuto di trasformare la zona demilitarizzata in una zona di pace in senso genuino, cessando dal 1 ° maggio di quest’anno tutti gli atti ostili e eliminando gli strumenti finora utilizzati, tra cui la trasmissione attraverso altoparlanti e la distribuzione di volantini nelle aree lungo la linea di demarcazione militare.
②La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno concordato di elaborare un piano pratico per trasformare le aree intorno al Confine Settentrionale del Mar dell’Ovest e, in una zona di pace marittima al fine di prevenire accidentali scontri militari e garantire attività di pesca sicure.
③La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno accettato di adottare varie misure militari per garantire la cooperazione, gli scambi, le visite e contatti attivi. Le due parti hanno convenuto di tenere frequenti incontri tra le autorità militari, compresa la riunione tra i rispettivi Ministri della Difesa, per discutere e risolvere immediatamente le questioni militari che presenti. A questo proposito, le due parti hanno convenuto di convocare i primi colloqui militari tra il personale militare con il grado di Generale a maggio.
3. La Corea del Sud e del Nord collaboreranno attivamente per istituire un regime di pace permanente e stabile nella Penisola Coreana. Porre fine all’attuale stato innaturale dell’armistizio e istituire un solido regime di pace nella Penisola Coreana è una missione storica che non può essere rimandata ulteriormente.
①La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno ribadito l’accordo di non aggressione che preclude l’uso della forza di qualsiasi forma l’uno contro l’altro e hanno manifestato la volontà di attenersi strettamente al presente accordo.
②La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno accettato di portare avanti il disarmo in maniera graduale, poiché le tensioni militari si sono attenuate e si sono compiuti progressi sostanziali nella costruzione della fiducia militare.
③Durante quest’anno che segna il 65 ° anniversario dell’Armistizio, Corea del Sud e Corea del Nord hanno convenuto di perseguire attivamente riunioni trilaterali che coinvolgono le due Coree e gli Stati Uniti, o incontri quadrilaterali che coinvolgono le due Coree, gli Stati Uniti e la Cina al fine di dichiarare la fine della guerra, trasformando l’armistizio in un trattato di pace e stabilendo un regime di pace permanente e solido.
④La Corea del Sud e la Corea del Nord hanno confermato l’obiettivo comune di realizzare, attraverso la completa denuclearizzazione, una penisola coreana priva di nucleare. La Corea del Sud e la Corea del Nord condividono l’idea che le misure avviate dalla Corea del Nord siano molto significative e cruciali per la denuclearizzazione della penisola coreana e hanno convenuto di compiere i rispettivi ruoli e responsabilità a tale riguardo. Corea del Sud e Corea del Nord hanno convenuto di cercare attivamente il sostegno e la cooperazione della comunità internazionale per la denuclearizzazione della Penisola Coreana.
I due leader hanno concordato, attraverso incontri regolari e conversazioni telefoniche dirette, di tenere discussioni frequenti e sincere su questioni vitali per la nazione, rafforzare la fiducia reciproca e sforzarsi congiuntamente di rafforzare lo slancio positivo verso il progresso continuo delle relazioni intercoreane per la pace, prosperità e unificazione della penisola coreana.
In questo contesto, il presidente Moon Jae-in ha accettato di visitare Pyongyang questo autunno.
27 Aprile 2018
Firmato in Panmunjom
Moon Jae-in – Presidente della Repubblica di Corea
Kim Jong Un – Presidente della Commissione Affari di Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea