Stampa paginaStampa insertoGiovanna 22 AGOSTO 2016 11:03 Sono una sua allieva, era e rimane il mio mentore e la mia enorme fonte di ispirazione. Un uomo eccezionale, amava condividere il suo sapere, amava insegnare. Sempre disponibile e sempre pronto a fare battutine. Lascia un vuoto incolmabile, una persona unica che mi ha dato tanto senza neanche accorgersene. Arrivederci prof, farò tesoro dei tuoi insegnamenti e, nel mio piccolo, proverò a renderti onore. Mancherai a tutti noi Luca 22 AGOSTO 2016 22:23 Non sono stato suo allievo, anche se lo conobbi ancora ricercatore ad Anatomia Comaparata a Roma. Ma quello che mi colpì da subito fu limpegno civile, sociale e lelevato senso civico che da sempre lo hanno contraddistinto. Era si valentissimo scienziato; ma ha sempre vissuto questo aspetto come un vero servizio verso gli altri, verso i quali era profondamente disponibile: studenti, amici, colleghi o semplici conoscenti. Con linnata capacità di affronatre con un sorriso i confronti più accesi. Caro Mauro mi mancherannao quelle belle chiacchierate di scienza e ancor di più quelle di politica. Fraterni saluti compagno Prof. Valerio Sbordoni 23 AGOSTO 2016 8:47 Lo conoscevo da anni come collega, quando ero alla Sapienza, ma è solo negli ultimi anni che ho avuto occasione di frequentare Mauro un pò più spesso sia come partner in un progetto di ricerca PRIN sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, sia perchè da lui coinvolto in seminari a corredo delle sue lezioni. Ho sempre accolto con piacere i suoi inviti perchè lho sempre stimato come una persona di grandissima coerenza, in grado di coniugare con passione e competenza i suoi interessi scientifici e la didattica, a lui particolarmente cara, con un altrettanto appassionato impegno sociale e politico. Ciao Mauro, e un commosso abbraccio alla famiglia. Valerio Sbordoni Marco Rizzoni 23 AGOSTO 2016 17:57 Ho conosciuto "Maurone" (così lo chiamavamo) nei primi anni 70, quando, da bravi m-l, discettavamo se il vero comunismo fosse quello di Mao o di Enver Hoxa; poi una breve, intensa stagione di collaborazione scientifica, in cui studiammo una fascia ibrida tra i topi romani (40 cromosomi) e i topi reatini (22 cromosomi) e da cui scaturì una delle più belle pubblicazioni scientifiche della mia carriera. Il movimento del 77 ci ha trascinati nella sua grande vitalità ma anche nella terribile spirale violenza-repressione; pur da posizioni diverse (io sempre m-l, lui aperto ai movimenti) stavamo dalla stessa parte, quella della difesa strenua degli spazi democratici; ricordo in particolare quando, con la dissacrante ironia degli indiani metropolitani, intonava in onore di Giorgio Tecce il ritornello "La ricerca è unaltra cosa, cè chi si diverte e cè chi si riposa". Agli inizi degli anni 80 mi sono trasferito a Tor Vergata e i rapporti si sono allentati: ci siamo incontrati di nuovo a un congresso della SITE alla fine degli anni 90 dove ho "scoperto" il suo impegno scientifico/politico in difesa dellambiente e della pace, sempre con un grande rigore metodologico; una singolare convergenza: entrambi ci occupavamo di mutagenesi ambientale. Lo ho rivisto in occasione del congresso dellAGI del 2012, alla Sapienza, un anno dopo la mia andata in pensione anticipata per il mio rifiuto della legge Gelmini, il mio congedo dalla comunità scientifica cui sono appartenuto; anche in quelloccasione lho incontrato con piacere, con affetto e ho apprezzato il suo spirito sempre critico, sempre vivo. Un testimone di vicende personali e storiche vissute a fianco che se ne va; sento che è il congedo da un pezzo della mia vita: Maurone mi mancherà. Un abbraccio fortissimo a Francesca e a Chiara. Maurizio Quattrocchi 24 AGOSTO 2016 16:17 Lo chiamavo Carlo Marx per sottolineare il suo reale posizionamento politico. Lo conoscevo da tantissimi anni. Sono sconvolto e mi viena da piangere specie dopop aver letto gli altri pensieri su di Lui. Abbraccio Francesca, Chiara e Roberto maurizio FABRIZIO FABBRI 24 AGOSTO 2016 17:38 Ho partecipato con lui al viaggio organizzato dalla campagna un ponte per Belgrado subito dopo la fine dei bombardamenti in Serbia per documentare con Fulvio Grimaldi ed altri compagni i danni ambientali a lungo termine dei bombardamenti intelligenti di cui tanto si sentì parlare in quel conflitto. Ci |
sentimmo ancora successivamente per la critica alla relazione finale del Prof. Mandelli sullimpatto degli ordigni contenenti U238 usati in Kossovo che assolveva con bassi trucchetti di statistica il Ministero della Difesa che aveva commissionato lo studio. Una persona colta e preparata ma soprattutto generosa, umile ed impegnata a fare da contraltare scientifico dei dogma che ci riserva spesso la scienza irregimentata. Una triste perdita per tutti noi. Paolo M. 26 AGOSTO 2016 19:53 grazie Mauro! per la tua militanza sincera e coerente nella Scienza, nel Solidale e nella politica. bravo! ci hai insegnato molto, anche a livello di vita vissuta,e complimenti per avere educato alla solidarietà i due figli di primo e secondo letto, sconfiggendo la loro deprecabile non naturale, ma sarebbe meglio dire, biblica e coranica tendenza a interagire negativamente come i figli di Giacobbe capeggiati dal maggiore contro Giuseppe, dotato di doni profetici capacita di interpretare i sogni. Tu non credevi a queste storie. Invece hai creduto alla naturale e spontanea tendenza associativa dei giovani, visibile in ogni branco. Avevi ragione tu, al diavolo Geova e i suoi insegnamenti sbagliati. Bene, e bene hai fatto, anzi avete, tu e le due mamme e il risultato educativo lo dimostra.Possano ora quelli che hai lasciato sviluppare in amicizia le proprie qualità, dimostrarsi degni di te e seguendo il tuo insegnamento, ottenere il massimo successo nella vita e nellarte, cosi chiamando per tutti le rispettive carriere e professioni. Un forte abbraccio a Francesca, Bruno e Chiara. Non abbiate esitazioni a utilizzarmi come amico di famiglia, cugino e zio. Enzo Marchetti 26 AGOSTO 2016 20:54 Ci siamo visti unultima volta a un convegno di Dipartimento svoltosi a Ponzano Romano pochi anni or sono. "Fare la ricerca è una bellacosa: cè chi si diverte, cè chi si riposa. Ciao Mauro S 29 AGOSTO 2016 22:15 Ho avuto il piacere di conoscerlo grazie al mio ragazzo, suo studente. Mi dispiace molto, condoglianze. ![]() Miriam e Spartaco hanno conosciuto Mauro il Primo Maggio, stavano facendo un intervento, il G.A.MA.DI. era nato da poco, e Mauro si avvicinò a loro dicendo che era molto daccordo su quanto avevano detto. Chiese di aderire al G.A.MA.DI e nacque una bellissima amicizia con questuomo Maurone che ricordava Karl Marx con il suo folto barbone. Il padre era Siciliano e lui amava questa terra e vi si recava spesso per le vacanze, come è successo anche questanno in cui la sua terra lha accolto nel proprio seno. Non dimenticava di portare i prodotti della Sicilia ai propri amici e aveva un carattere modesto nonostante la sua grande cultura e intelligenza. Ha sempre partecipato alle riunioni del G.A.MA.DI., nonostante i numerosi impegni allUniversità Sapienza di Roma e le pubblicazioni. Allultima riunione si è offerto di riaccompagnarmi in stazione e durante il tragitto gli avevo fatto qualche domanda sugli inquinamenti provocati dalla nostra civiltà: sapeva spiegare la sua materia con tale semplicità e profondità da riuscire subito comprensibile anche a persone inesperte come me. Resterà sempre nel mio cuore, come so che era nel cuore di Spartaco e resterà sempre anche nel cuore di Miriam Roberto Gessi. |