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SEMINARIO SUL MATERIALISMO DIALETTICO

1. INTRODUZIONE AL MATERIALISMO DIALETTICO CON OMAGGIO A MIRIAM PELLEGRINI FERRI, FONDATRICE DEL G.A.MA.DI. (GRUPPO ATEI MATERIALISTI DIALETTICI)- RELATORE VINCENZO BRANDI, INGEGNERE CHIMICO, SAGGISTA, GIÀ RICERCATORE DELL'ENEA, PRESIDENTE G.A.MA.DI..


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DOMANDE E RISPOSTE

La mia domanda dunque è: a quali esigenze pratiche corrispondeva la nascita del materialismo dialettico, ovverosia, come e perché se ne è avvertita la necessità? Jean-Claude MartiniRitengo che l'esigenza di Engels fosse quella di dotare il proletariato e le organizzazioni che lo rappresentavano di una filosofia propria indipendente dalle ideologie borghesi. Il materialismo dialettico è infatti una filosofia che abbraccia tutto l'esistente (i fenomeni naturali e storico-sociali, la storia della natura e dell'umanità, la scienza, ecc.). Engels si servì della dialettica hegeliana, cercando di adattarla ad una visione materialista e non idealista. Questa filosofia - a mio parere (ma altri compagni possono avere un parere diverso) - non è legata direttamente alla lotta politica e di classe, ma prefigura il cambiamento non solo della natura, ma anche della società e della struttura economica sotto l'azione di forze in conflitto; e quindi è "rivoluzionaria" sotto questo aspetto. Engels intervenne anche nel dibattito scientifico dell'800 schierandosi per una fisica nuova che superasse gli schemi rigidi del vecchio (e glorioso) meccanicismo di Galilei, Newton, Cartesio, degli scienziati illuministi del '700 e degli scienziati del primo 800. In quegli anni, infatti, stava nascendo la nuova fisica con Faraday, Maxwell (e successivamente con Einstein). Comunque, l'opera mirabile di Engels va sempre esaminata criticamente senza farla diventare un dogma o una sorta di catechismo, nel qual caso diverrebbe sterile, saluti comunisti a tutti, Vincenzo Brandi
Nella tua esposizione, giustamente, dici che il Materialismo Dialettico, ma il metodo del Materialismo Dialettico può essere un metodo efficace per preparare una rivoluzione?" Roberto GessiIl materialismo dialettico è una filosofia di base che prefigura il cambiamento sociale e politico, oltre che della natura e della scienza, ma non è un prontuario per la rivoluzione. Per la rivoluzione bisogna poi scendere sul terreno dell'azione pratica tenendo conto della teoria (che è appunto la dialettica materialista, con le sue derivazioni, come il leninismo, il maoismo, il Juchè, ecc.). Ci risentiamo per approfondire, un abbraccio, Vincenzo Brandi.
Perfetto Enzo, è proprio quello che volevo intendere, ossia che se ci fosse qualche compagno che ci chiedesse consigli per fare la rivoluzione dovremmo dirgli di analizzare la situazione politica, economica e sociale utilizzando il metodo materialista dialettico, con le sue derivazioni, leninismo ecc ecc., proprio perché non c'è miglior metodo scientifico per capire e ogni azione è vana se non si capiscono bene le situazioni, come sono e come si evolvono, anche se Engels non l'ha certo scritto allo scopo, però non si può dire neanche che fosse contrario alle rivoluzioni.
Possiamo quindi commentare, mantenendo un linguaggio scientifico, che il materialismo dialettico è un metodo necessario ma non sufficiente per fare una rivoluzione, in quanto come metodo di indagine e di valutazione dell'evolversi delle situazioni è insuperato, e quindi aiuta a capire, ma che ad esempio se non applicato da un leader carismatico che sia all'altezza della situazione non si può realizzare il successo di nessuna rivoluzione? Roberto Gessi.
Sono d'accordo con te. Vincenzo Brandi