All’Ambasciata della Repubblica Popolare Democratica di Corea a Roma.


Nella ricorrenza della morte del compagno Kim Jong Il, presidente della RPD di Corea, ho voluto dedicargli un disegno, in omaggio al popolo coreano, che vive con cordoglio questa ricorrenza.
Come chiunque al mondo militi effettivamente nel campo antimperialista, anche io sono grato al popolo coreano per la fiera e composta resistenza all’abuso e alla prepotenza del Capitale internazionale, delle armi statunitensi e dei suoi alleati.
Un lungo cammino di sacrifici ha segnato il cammino del popolo di Corea.
Prevaricazioni inaudite e minacce permanenti non sono riuscite a piegare l’ottimismo, lo spirito di autonomia e di resistenza di questo piccolo grande popolo.
Non so quanti al mondo avrebbero saputo fare fronte, senza sbandare e perdere sé stessi, ai livelli di violenza cui è stata sottoposta la gente della Corea ad opera dell’Impero del Giappone prima e dagli occidentali poi.
Non so quanti popoli avrebbero saputo far da sé e resistere al lunghissimo strangolamento economico, che è seguito ai tentativi falliti di distruggere militarmente la RPDC.
Se il prodotto di una storia così difficile è la lucidità, la serietà e la fierezza cui assisto da parte coreana, non posso che attribuirne i meriti al Partito, al suo gruppo dirigente e alla guida dei suoi leader, oltre che al carattere eccezionale del popolo coreano stesso.
Non sono un esegeta del Juche ma so che il presidente Kim Jong Il ha fortemente contribuito al lavoro di approfondimento ideologico del percorso tracciato dal fondatore della Repubblica Kim Il Sung.
Per questa ragione il ricordo del compagno Kim Jong Il è vivo e sempre attuale nella RPDC.
Mi unisco quindi al popolo coreano nel cordoglio e nel ricordo.

Bozzetti di Riccardo Fortuna

Viva il socialismo, viva il diritto all’autodetermanzione dei popoli.

Riccardo Fortuna