LA VOCE   COREA   CUBA   JUGOSLAVIA   PALESTINA  SCIENZA 

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 1603

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  


GIÙ

SU


La VOCE ANNO XVIII N°7

marzo 2016

PAGINA 1         - 21


Le nostre F.A.Q.

(DOMANDE FREQUENTI)

Glossario su confine orientale, “foibe” ed “esodo”, Giorno del Ricordo e dintorni…




  • 10 FEBBRAIO 1947

Giorno in cui fu sottoscritto il Trattato di Pace con cui l’Italia regolò i suoi conti e concluse le vertenze aperte con la Seconda Guerra Mondiale, specialmente riguardo alla Jugoslavia ed ai confini orientali. In quanto tale, ogni anno il 10 Febbraio dovrebbe essere un anniversario di festa; viceversa, lo Stato italiano lo ha reso per legge una data per tutte le recriminazioni (vedi: GIORNO DEL RICORDO).

  • ANVGD

La Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia -ANVGD- si è caratterizzata nei decenni come una delle realtà associative degli “esuli” istriano-dalmati più apertamente irredentiste. Sorta dal raggruppamento di numerosi comitati locali operanti già prima del 1947, sin dalla sua nascita ha dichiarato superata la discriminante antifascista. Coerentemente a ciò ha annoverato tra i suoi presidenti personaggi come Libero Sauro (dal 1954 al 1963), comandante dopo l’8 settembre ’43 del Reggimento Istria della Milizia difesa Territoriale (l’equivalente della Guardia Nazionale Repubblicana della RSI), formazione di volontari al servizio dei nazisti nella Zona d’operazioni Litorale Adriatico, e Maurizio Mandel (nel 1955-56), medico, presunto criminale di guerra in Jugoslavia; e tra i suoi dirigenti Bruno Coceani, prefetto di Trieste di nomina nazista, Arturo De Maineri, segretario del Partito fascista repubblicano a Fiume durante l’occupazione nazista, e altri simili personaggi. Riccardo Zanella, ex Presidente dello Stato Libero di Fiume, la definì un “covo di fascisti, di squadristi, di collaboratori dei tedeschi, di picchiatori, di oppressori e di calunniatori di professione degli antifascisti” (Lettera di Riccardo Zanella al Presidente del Consiglio dei Ministri del 22.10.1947. Archivio Centrale dello Stato, Fondo Presidenza del Consiglio dei Ministri – Gabinetto, fasc. 1.6.1/25049/38). Lo Statuto associativo, fino al 2012, riportava testualmente: “II – SCOPI E FUNZIONI ; Art .2 L’Associazione (…) si propone di (…) compiere ogni legittima azione che possa agevolare il ritorno delle Terre Italiane della Venezia Giulia, del Carnaro e della Dalmazia in seno alla Madrepatria, concorrendo sul piano nazionale al processo di revisione del Trattato di Pace per quanto riguarda l’assetto politico di tali terre“. Oggi la ANVGD è la principale organizzazione dell’arcipelago degli “esuli” e svolge un ruolo egemone nelle iniziative connesse al Giorno del Ricordo, direttamente o nell’ambito della FederEsuli. Per approfondimenti si veda p. es. la pagina dedicata sul sito di CNJ-onlus.

  • BASOVIZZA, FOIBA DI

Principale esempio di falsificazione–esagerazione delle ricostruzioni storiche in merito a presunte violenze indiscriminate che sarebbero state commesse dai partigiani jugoslavi. In merito si leggano le smentite dei neozelandesi e la analisi di Claudia Cernigoi.

  • CAMPI DI CONCENTRAMENTO ITALIANI

Il numero complessivo dei campi d’internamento distribuiti lungo l’intero territorio nazionale (…) raggiunse la cifra di 200 nel solo Regno d’Italia. (D. Conti: L’occupazione italiana dei Balcani, p.54).
Il numero dei prigionieri nei campi, nell’autunno 1942 ammontava a 89488. In base a documentazione incompleta, 149638 cittadini jugoslavi sono passati per i campi. (…) Solo per la Slovenia abbiamo una evidenza pressoché esatta: 67230 persone, di cui 50559 uomini, 2698 uomini anziani e 4282 bambini. Poiché la popolazione della parte di Slovenia sotto occupazione italiana ammontava a circa 360000 individui, questo significa che circa il 18% della popolazione fu imprigionata. (dal capitolo 6 del libro REPORT ON ITALIAN CRIMES AGAINST YUGOSLAVIA AND ITS PEOPLES).
Una vera e propria strage di civili si ebbe nel campo di Arbe/Rab, a causa delle condizioni disumane di internamento. Per ulteriori informazioni e dati sui vari campi si vedano i siti www.campifascisti.it e http://www.cnj.it/documentazione/campiconcinita.htm

  • CLN di Trieste

Prevale nella pubblicistica un intento di vittimizzazione del Comitato di Liberazione Nazionale -CLN- di Trieste, che sarebbe stato emarginato e perseguitato dagli antifascisti comunisti e sloveni. In realtà il CLN di Trieste, a causa delle sue posizioni nazionaliste italiane, si pose in contrasto frontale con le direttive del CLN Alta Italia (CLN-AI, l’organismo supremo della Resistenza in Italia) che ordinavano la collaborazione degli antifascisti italiani con le formazioni partigiane jugoslave nelle aree del confine orientale: cfr. sul nostro sito l’articolo LUCI ED OMBRE DEL CLN DI TRIESTE e tutti gli articoli con lo stesso tag.

  • COSSETTO, NORMA

Figlia di Giuseppe, possidente istriano, segretario del fascio a S. Domenica di Visinada, capomanipolo MVSN, già squadrista sciarpa Littorio, ed attivista lei stessa dei GUF. Le testimonianze sulla morte sono piene di incongruenze sulle modalità della esecuzione e lo stato in cui fu ritrovato il cadavere. Al suo nome venne poi intitolata, nel seguito della guerra, una Brigata nera femminile operante presso Trieste. Norma Cossetto è oggi universalmente trattata da “martire dell’italianità” e praticamente in ogni località italiana esiste un elemento di toponomastica o addirittura un monumento che la celebra. Ovviamente, è stata anche insignita dell’onorificenza prevista dalla Legge 92/2004 (vedi: GIORNO DEL RICORDO). Sul tema si veda il dossier pubblicato su questo sito.

  • CRIMINALI DI GUERRA ITALIANI

La gran parte dei responsabili dei CRIMINI DI GUERRA ITALIANI (vedi) sono rimasti impuniti, sono passati indenni attraverso le vicende della II Guerra Mondiale e sono stati persino riciclati nel Dopoguerra in funzioni utili alla continuità dello Stato e alle strategie della NATO. Su questo tema raccomandiamo ad esempio la lettura dell’omonimo libro di Davide Conti.

  • CRIMINI DI GUERRA ITALIANI

L’esercito dell’Italia fascista aggredì ed occupò ampi territori della Jugoslavia a partire dal 6 aprile 1941. Nel corso della guerra, soldati regolari e Camicie nere si

  P R E C E D E N T E   

    S U C C E S S I V A  

Stampa pagina

 Stampa inserto 

LA VOCE 1603

 LA VOCE  COREA  CUBA  JUGOSLAVIA  PALESTINA  SCIENZA 

Visite complessive:
Copyright - Tutti gli articoli possono essere liberamente riprodotti con obbligo di citazione della fonte.