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Pur preso dalle sue manovre di macelleria sociale, il governo Berlusconi-Bossi-Scilipoti ha trovato il tempo per respingere la legge contro l'omofobia, che dava l'orticaria a Giovanardi, e far approvare il ddl sul testamento biologico, in base a cui dovremo morire nei tempi e nei modi stabiliti da  Dio tramite il suo medico di fiducia, cioè la Chiesa. Il governo si è inoltre preoccupato di non mettere le mani nelle tasche di Ratzinger & soci; e di  stabilire che anche per sapere  quando lavorare o fare festa ci si deve regolare sul calendario del Vaticano, eliminando tutte le festività laiche e conservando solo quelle religiose (per quelle locali dei santi patroni si sta "trattando"…).



Da una fiaba all'altra


Sono le ultime elemosine fatte dal duo distonico Tremonti-Berlusconi con i nostri soldi. Piccole regalie, rispetto alla baraonda di sovvenzioni, contributi alle private, tagli dell'ICI, coinvolgimento in cricche affari appalti & altre ladronerie piovuti sulla Chiesa in diciassette anni di berlusconismo.

Piccole cose, rispetto ai soldi dati ai docenti di religione nominati dalle curie per insegnare la loro religione sempre a spese nostre; o rispetto all'arrogante esposizione del crocifisso, privato amuleto cattolico, in ogni spazio pubblico.

Briciole, che non bastano certo a saziare il Vaticano e la CEI, anche se ricche di valore simbolico, come la soppressione delle festività laiche: uno stimolo a dimenticare gli eventi reali della storia (la nascita della repubblica, la liberazione dal nazifascismo, le lotte dei lavoratori), da sempre sgraditi al Caimano e alla sua corte; e ad abbandonarsi alla dimensione fantastica e mitologica nutrita finora dal famigerato «meno tasse per tutti» e adesso - che questa favola è finita - da un vecchio libro di fiabe improbabili e feroci raccontate (si dice) da Jhavé in persona.

Il Bagnasco imbiancato


Ma ci vuol altro. Per questo gli alti prelati, dopo aver retto il sacco al mafioso di Arcore e al razzista di Gemonio, si stanno adesso affannando a trovare nuove sponde.

Bertone sta tentando con ripetuti incontri bipartisan di dar vita a una replica fuori tempo della DC; la CEI vagheggia invece un forte gruppo di parlamentari cattolici sparpagliati in vari partiti ma uniti sui principi non negoziabili, cioè pronti a votare come un sol uomo leggi e privilegi richiesti dalla Chiesa.

La formula poco conta. L'importante, come ha ripetuto il 10 agosto Bagnasco, è che i cristiani continuino a occupare la scena politica e sociale, perché «essi hanno l'onere e l'onore e di ricordare a tutti chi è l'uomo, quali sono i suoi principi costitutivi, la necessità

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